nel modo in cui brillano le stelle

Capitolo 2

Fisso la mia sigaretta che si consuma fra le mie dita come ipnotizzato, questa è la terza in due ore.

"Sarebbe anche ora che smettessi di fumarti quella merda" mia sorella amanda mi fissa, io la ignoro.
Non sopporto il suo modo di fare da saputella.
"Si ma poi dovresti subiti più crisi di nervi di quante già non ne ho sorellina" lei mi manda a fanculo e mia madre dietro di lei inarca un soppracciglio
"se non smetti con quella roba altro che crisi di nervi ti ci vuole un trapianto di polmoni" la solita esagerata.
Detto da lei fa molto ridere.
Ignoro anche lei, delle loro opinioni non me ne frega un cazzo.

Tra meno di due ore ho la partita e sono la persona meno tranquilla su questa terra e pensare che oggi giocherò con quel bastardo mi da una soddisfazione impagabile.
Pensare che potrei batterlo e vedere la sua faccia di merda sconfitta mi da un senso di adrenalina.
Prendo il borsone che era davanti ai miei piedi e mi dirigo a scuola.

Mezz'ora dopo sono davanti a scuola da ormai dieci minuti e quei rincoglioniti dei miei migliori amici non sono ancora arrivati,decido di chiamare Mag al telefono.

"Ei drew, so che sono in ritardo ma ho perso la canotta col tuo nome e non ci vengo senza quella" potrebbe sembrare un segno di affetto ma in realtà è solo una stupida tradizione che quei due si sono inventati.
"Beh sbrigati perché c'è liam che è appena arrivato manchi solo te"
"calma calma, drew sto arrivando"
"ti aspetto dentro"riattacco .
Dó una pacca sulla spalla di liam, fisso quel coglione di Logan e le mostro il mio sorriso di sfida.
Ce la faccio devo solo restare calmo e non fare cazzate, mi ripeto questa frase dentro di me come un mantra.
La sua faccia di merda mi innervosisce e il suo scopo è quello, devo solo pensare a batterlo.

Metto la fascetta rossa attorno al mio braccio, entro in campo insieme agli altri compagni di squadra e mi guardo intorno fisso tutti con noncuranza.
La partita comincia mi metto a metà campo e passo la palla.

"Nick, palla"
corro più vicino al canestro e dopo essermi fatto passare la palla, tiro e faccio canestro.
Le persone esultano e io ghigno, la squadra mi corre incontro e mi abbraccia.
La partita è continuata, siamo al secondo tempo due a uno per noi, non canto vittoria ma sono comunque appagato di aver vinto il primo tempo.
Rimango concentrato e lancio al canestro, un punto per noi.

Prima di toccare il pavimento vengo spinto da quel pezzo di merda di Logan che mi fa atterrare male e storgere una caviglia.
Seduto per terra lo mando a fanculo urlando.
"Pezzo di merda, ti ammazzo"
"calma non ho fatto apposta Jones"
"se tu non hai fatto apposta io non ho una caviglia slogata coglione"
"calma Andrew"
arriva il coach in campo lo fisso, dire che sono incazzato è un eufemismo.

"Porca puttana, portategli del ghiaccio" urla il coach.
Mi siedo in panchina con il ghiaccio sulla caviglia, fa un male cane ma non lo ammetteró mai.

Guardo la partita assorto nei miei pensieri, sono incazzato ma non perché perderemo l'altra squadra è un branco di rincoglioniti che giocano sporco, noi siamo in vantaggio e la mia squadra è forte anche senza di me.

Torno in spogliatoio zoppicando, la partita è andata bene abbiamo vinto ma mi tira in ogni caso il culo per quello che è successo ho una voglia matta di spaccare la faccia a Logan.
Mi trattengo quando penso che se faccio una cazzata delle mie il coach non ci pensa due volte a cacciarmi.

Esco dallo spogliatoio e mi avvicino al coach che mi guarda cercando di interpretare il mio umore.

"Siamo fottuti senza di te, quindi vedi di rimetterti presto"
"è una slogatura non sono morto mi rimetto presto non preoccuparti"
vado in macchina con mia madre e mia sorella am.
"Mag e Liam ?"chiedo
"ci raggiungono in ospedale"
"cosa? non ho bisogno di andare in ospedale"
"non fare il coglione non sai nemmeno camminare" risponde mia sorella
"fanculo am"
"smettetela di litigare voi due, Drew adesso andiamo in ospedale e tu non fiati"
"come ti pare" rispondo scazzato.