Ho passato tre giorni di merda, forse sono stato un coglione io a andare ingiro con la febbre.
Comunque ora sto bene e mi sto vestendo perché stasera ho intenzione di divertirmi a questa festa, esco da camera mia guardando maggie, le ragazze sono venute a vestirsi qua,non ho proprio idea del perché, ma guardando la ragazzina vestita in quel modo credo di aver bisogno di una doccia.
Indossa un tubino nero che aderisce al suo corpo perfetto, ha dei tacchi chilometrici che sinceramente non so come faccia a camminarci.
L'unica cosa a cui riesco a pensare è lei sotto di me nuda con quei tacchi, scuoto la testa e mi volto verso mia sorella.
"Non guardo come sei vestita perché ti rovinerei i piani, muovetevi o vi lascio a casa" mia sorella sbuffa e io vado in salotto guardando Daniel con una camicia bianca che sta cercando di fare qualcosa con quella manica, lo guardo perplesso.
"Un anno là dentro ti ha fatto dimenticare come si mette una camicia?"
"eri là dentro con me dimmi perché tu non ti sei scordato?"
"perché non sono un coglione come te" mi alzo e gli sistemo quella camicia bianca
"ti devo ricordare anche come si fa con le ragazze? stasera ho intenzione di divertirmi e non ho tanto tempo per starti dietro"
"non me ne sono scordato nonostante là eravamo solo maschi ho bisogno di scopare quindi non preoccuparti, stasera non mi vedrai a meno che non ci sbronziamo assieme come ai vecchi tempi" sorride e finalmente le ragazze escono, mi trattengo e non guardo la ragazzina, scendiamo le scale e saliamo in macchina per andare alla festa.Ho perso di vista tutti tranne Daniel appena ho messo piede in questa casa.
Dietro di me Daniel balla con una rossa mentre io ballo con l'amica che però è bionda.
Mi guardo intorno e noto un tavolo libero, la prendo per mano e la faccio stendere sopra, le metto il sale sulla pancia e il limone in bocca, bevo tutto d'un sorso e subito dopo le lecco la pancia piatta, lei si alza e con il limone in bocca si avvicina a me, lo mangio e strizzo gli occhi per il sapore.
Tolgo il limone dalle labbra e la bacio, non mi piace veramente, ok è una bella ragazza ma è troppo facile.
Ci conosciamo da ormai cinquanta minuti e lei è qua che mi bacia, si è lasciata andare subito come tutte, non ce n'è una che pensi al fatto di avere una dignità senza vestirsi da troia.
Sarò anche uno stronzo ma nessuno le ha chiesto di vestirsi così e appena io ho iniziato a ballare con lei poteva dire di no, ma non lo ha fatto e si è lasciata leccare da un perfetto sconosciuto.
Non che mi dispiaccia, voglio solo scopare e loro anche.
Inoltre è completamente sobria, e non la giudico, alla fine io sto facendo la sua stessa cosa, ho ballato con almeno quattro ragazze tra cui lei stasera.
Le ho baciate tutte e sono passato a altro, perciò non le giudico perché non sono nessuno per farlo e perché io sono uguale.
Si aggrappa alla mia vita e mentre ci baciamo saliamo le scale.
Apro la prima stanza che vediamo libera e ci buttiamo sul letto, mi slaccia la camicia e mi mette le mani nei capelli mentre io cerco la zip di questo ridicolo vestito.
Mi fermo guardando dietro la schiena e riuscendo finalmente a slacciare il suo vestito, è in intimo davanti a me.
Tiro fuori il preservativo e mentre mi toglie i pantaloni le bacio il collo senza però lasciare segni.Entro in lei mentre la bacio.
Mi spingo verso di lei ripetutamente.
Lei sorride e muove il bacino a ritmo col mio.Veniamo dopo un pó e ci fermiamo.
Cerco i boxer e butto il preservativo per poi rivestirmi .
"Ma te ne vai?"
"si"
"pensavo che restassi"
"non ti aspettare niente da me"
"non ti è piaciuto?" sbuffo
"non è quello, il sesso è sempre bello ma rimane sempre semplice e insignificante sesso" lei mi guarda "sono stata solo questo?"
"vuoi saperlo veramente?mi dispiace per te, ma non ricordo nemmeno il tuo nome, spero che nella tua vita che trovi uno migliore ma domani scordati di me lo dico per te" apro la porta della camera e scendo le scale mentre torno nel tavolo di prima.Guardo una ragazza che ci sta provando spudoratamente e visto che ho voglia di divertirmi la assecondo iniziando a ballare con lei.
Dopo mezz'ora circa non avendo più voglia di ballare la prendo per un polso e notando i miei amici seduti su delle poltrone mi avvicino facendo sedere la tipa sulle mie gambe, li guardo mentre stanno facendo uno di quei giochi ridicoli che fanno ogni volta che si annoiano.
Sbuffo e bacio la ragazza tanto perché non so che cosa fare, ci stacchiamo quando maggie urla.
"Bene adesso cominciamo, obbligo o verità?"
"questo gioco fa schifo maggie" "esatto"
"oh preferite annoiarvi su queste poltrone e guardare Andrew scomparsi la tipa sul divanetto oppure giocare a obbligo o verità?" restano tutti zitti
"come immaginavo, comincio io, Amanda obbligo o verità?"
"ho paura di entrambi fatti da te ma direi verità" maggie sbuffa.
"Che noiosa, fammi pensare" mia sorella sospira preoccupata mentre maggie fa un sorriso strano
"quando ha iniziato a piacerti Liam" alzo gli occhi al cielo non ho voglia di sentire la storia così cerco di distrarmi.
La ragazza mi guarda e quel rossetto rosso mi lascia la macchia sulle labbra, cerco di levarlo ma non riesco.
Il gioco continua e dopo mia sorella tocca a Daniel che come me ha una ragazza sulle ginocchia, lo guardo male quando mi chiama.
"Non ci gioco scordatelo"
"andiamo Andrew che cosa potrà mai succedere" lo guardo male e sbuffo "obbligo"
"bacia la ragazza che ritieni più bella che sta giocando" sbuffo e guardo la ragazzina, mi alzo in piedi e la tipa che avevo sulle ginocchia mi guarda male, la ignoro e mi avvicino alla ragazzina, mi avvicino al suo orecchio e le sussurro
"non faccio niente che tu non vuoi se non te la senti vado dalla tipa di Daniel" lei arrossisce non so per quale ragione, passo a guardarla negli occhi. "Baciami e stai zitto" sorride e la bacio, il sapore delle sue labbra mi era mancato tanto quanto il modo in cui lei morde il mio piercings al labbro.
Limoniano per un paio di minuti e cazzo questa ragazzina limona davvero bene.
Mi stacco e mi siedo sulla poltrona mentre continuo a guardarla, ha le labbra gonfie e i capelli scompigliati, ghigno quando capisco a quello che sta pensando.
Lei arrossisce e io nel frattempo ascolto Liam che cerca di bere una bottiglia di vodka.
Coglione, fino al prossimo turno.
Guardo lei con le guance arrossate per il caldo, mi volto quando maggie mi chiama
"eh?"
"obbligo o verità?" sbuffo
"obbligo"
"ma scegli sempre quello?" annuisco "le tue verità fanno schifo preferisco l'obbligo" sorride perfida
"ok allora visto che ti piace tanto l'obbligo fai sette minuti in paradiso con mic" sbuffo e guardo la ragazzina, la prendo per mano e dato che qua non c'è uno stanzino entriamo nella prima stanza libera, mi siedo sul letto e la guardo.
"sai che non sei costretta vero? posso aprire quella porta e tu puoi uscire" "come fai a aprirla? è chiusa a chiave" tiro fuori la forcina e lei sbuffa.
"Non c'è la fai"
"mettimi alla prova" alza gli occhi al cielo ma sorride, poi mi guarda.
"Ho infranto una delle tue regole, quella in cui io e te non dovevamo baciarci"
"è stato per un gioco e comunque" la guardo perplesso quando si interrompe
"e comunque?"
"e comunque potrebbe darsi che mi sia piaciuto"
"questo era ovvio ragazzina" mi avvicino a lei e sorrido quando si alza in punta di piedi baciandomi, probabilmente non è cosciente di quello che sta facendo.
"Hai bevuto?"
"no solo una coca cola"
"non farlo se non vuoi"
"se lo sto facendo lo voglio" sorrido sulle sue labbra e con le mani sulle sue gambe la faccio sedere sopra di me.
Continuamo a baciarci e mi fermo quando mi rendo conto che non posso andare oltre, non con lei, non perché io non voglia ma perché lei ha dignità. "Aspetta"
"cosa c'è?" "non-"
"non?"
"non muoverti o non riesco più a fermarmi" le indico il mio pantalone e come da routine lei arrossisce.
Ghigno e la tolgo da sopra di me, cazzo ho bisogno di una doccia "quel vestito ti sta talmente bene che hai iniziato a farmi impazzire da inizio serata" lei mi guarda "davvero?" annuisco
"grazie" le faccio appoggiare la testa sul mio petto, quella camicia nera ha il suo profumo e nonostante sia stato con altre ragazze questa sera l'unica per cui sono felice di essere stato, o almeno di aver baciato è lei.
Non nego che ogni volta che la vedo faccio pensieri che non dovrei fare su di lei e non ne capisco nemmeno il motivo ma la sto coinvolgendo troppo nella mia vita e mi ero ripromesso di non farlo.
Sentiamo bussare alla porta
"non so cosa state facendo ma se volete potete venire di là i sette minuti sono finiti" guardo la ragazzina e la sua espressione mi fa capire tutto
"Liam, torna a giocare ci sentiamo domani, se prendete la macchina vi uccido usate un taxi" mi volto verso la ragazzina
"che hai intenzione di fare?"
"mi piacerebbe staccare da tutto e non pensare a niente" mi sdraio ancora sul letto e le accarezzo i capelli, sta pensando su qualcosa anche se non so cosa.
"Se ti racconto una storia prometti che la terrai per te? "la guardo confuso
" certo" lei mi guarda e sorride
"io sono di new York" la guardo sorpreso,sapevo che non era di qua ma non mi aspettavo fosse di new York.
"Che sei venuta a fare qua"
"mia madre e mio padre sono persone d'affari e ricche, non mi hanno mai fatto mancare niente e li posso solo stimare ma fino a un certo punto.
Sono sempre restata con loro ma hanno deciso che devo stare da mia zia perché loro sono troppo occupati per occuparsi della figlia, non chiamano mai e quando lo fanno è sempre bello, so che lo fanno per me e so che è una sciocchezza ma mi manca mia madre e mio padre e certe volte avrei preferito che non pensassero al loro lavoro ma che stessimo un pó di più assieme" sospiro
"ho capito il tuo discorso mic, è normale, I tuoi non ti fanno mancare nulla ma per questo ci sono dei sacrifici, ma non vuol dire che se non ti chiamano e non sono qua con te non ti vogliono bene, tutti i genitori amano i propri figli o almeno la maggior parte e i tuoi non fanno eccezione perché nonostante siano lontani da te sono fieri di loro figlia "
sospiro
" non puoi capire "
" certo che non posso capire, tuo padre è un uomo che si fa il culo per la sua famiglia proprio come tua madre, perciò no non posso capire perché siamo totalmente diversi ragazzina " lei sospira e mi guarda
" non volevo scusa"alzo le spalle
"non mi cambia la vita tranquilla" sospiro, lei si alza e faccio così anche io, scendiamo le scale assieme e andiamo verso la macchina.
Sono sicuro che la storia non sia finita ma non parlo e guardo la strada mentre lei guarda fuori dal finestrino quasi assorta, accosto e mi volto verso la ragazzina.
"Come mai ci siamo fermati?"
"devo pisciare" lei arrossisce e si gira, e quando rientro in macchina senza partire mi guarda "perché non parti?" la guardo
"cazzo ragazzina non mi guardare così"
"così come?"
"come se volessi saltarmi addosso"
"e non è una buona idea?"
"non per te" se ne frega e scavalca il suo sedile sedendosi sopra di me "cazzo" deglutisco quando si muove "stai ferma ragazzina metti a rischio la mia sanità mentale" arrossisce quando si rende conto di quello che stava facendo, si avvicina e a poco dalle mie labbra Sussurra
"sai credo che il patto del restare lontani non sia servito"
"tu credi? " appoggio una mano sul fianco iniziando a arrotolare i lacci del vestito.
"Cazzo ragazzina fermarmi" sospiro e cerco di mantenere quel briciolo di autocontrollo che mi è rimasto.
Faccio appello a tutto me stesso per non sfilare questo vestito in macchina e scoparmela.
Ho la sua scollatura davanti agli occhi il che non mi aiuta per nulla.
Mi butto sulle sue labbra fregandomene se il giorno dopo me ne pentirò o no.
L'unica cosa che conta ora siamo io e lei in un auto,le mie mani scorrono sul suo corpo, mi fermo, non andrò oltre al bacio, appoggia la sua testa sulla mia spalla e dopo poco mi rendo conto che sta piangendo.
Mi allarmo, le faccio alzare la testa verso di me, sorrido o almeno ci provo a quella ragazza troppo pura e ingenua per me.
Gli metto i capelli dietro alle orecchie.
"Che succede?"
"n-niente solo, mi sento una bambina stupida che piange per cose inutili" la guardo perplesso
"che cazzo dici?"
"si insomma mi sto mettendo a piangere davanti a te e il motivo per cui lo faccio non è nemmeno valido" "ragazzina guardami" alza li sguardo su di me
"non mi interessa se ci sono cose peggiori al mondo non sminuire i tuoi problemi, se ti mancano è perché avete un bel rapporto e questo è una bella cosa, se vuoi piangere, fallo, non sei una bambina se piangi" le asciugo l'ennesima lacrima che bagna il suo viso, la prendo per la vita e la abbraccio nonostante io odi il contatto fisico lasciando che pianga sulla mia spalla.La ragazzina si è addormentata sopra di me e no, la situazione mi piacerebbe se non fosse che ho un erezione e che lei non mi aiuta.
Sbuffo e apro lo sportello prendendo la ragazzina in braccio, me ne fotto dell'ora e suono al campanello, è tardi e spero che non stiano dormendo, mi apre sua zia che la guarda mentre è in braccio a me
"è ubriaca?Drogata?"
"nessuno dei due, semplicemente la stavo accompagnamdo a casa e si è addormentata, spalanca la porta e mi fa entrare, lei si muove e mette una mano sul mio petto per poi borbottare qualcosa che somigliava tanto a un
" grazie drew " sua zia mi guarda e sorride
" sali pure in camera sua "annuisco e con lei in braccio salgo le scale, mi costringo a restare il più calmo possibile quando mi rendo conto che ho le mani sulle sue cosce.
"Porca puttana " sospiro e la metto nel letto, non voglio svegliarla e non voglio invadere la sua privacy mettendole qualcosa di più comodo così le lascio il vestito e la copro con le coperte subito dopo averle tolto le scarpe, scendo le scale e saluto sua zia, entro in macchina partendo verso casa mia nonostante in questo momento l'unica cosa che vorrei fare è tornare indietro e dormire con lei.
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nel modo in cui brillano le stelle
ChickLitCi si sofferma sempre a pensare al futuro, al domani e a cosa accadrà. A pensare a quando e a come conosceremo l'anima gemella. Cosa sarà di noi fra anni, mesi, giorni. Ci soffermiamo talmente tanto su tutto questo che non pensiamo al momento che...