"Drew?"
"mh"
"la mamma piange" mi alzo di scatto dal letto
"resta qua am, nasconditi sotto al letto ok?" lei annuisce.
Corro verso il salone dove trovo Michael, guado mia madre in un angolo della casa che piange
"guarda chi è arrivato, che c'è vuoi un secondo round?"
"perché non te la prendi con quelli della tua taglia bastardo" faccio segno a mia madre di andare in camera sua e lei corre, lasciandomi qua davanti a un uomo di merda.
So che gli ho detto io di andarsene ma quale madre lascia il figlio quindicenne con uno stronzo violento? lui ride, non so perché lo fa "senti senti il ragazzino hai tirato fuori le palle, ci conosciamo da anni e le palle le tiri fuori solo ora?"
si avvicina e io lo guardo con aria di sfida.
Molto probabilmente tutto questo finirà male come sempre, lui mi tira un cazzotto, penso sia routine, mi afferra per i capelli e mette la mia faccia contro la parete.
"Sai ti preferivo quando non avevi le palle" dice tirando un'altro pugno."Andrew" mi scuote qualcuno "Andrew è un incubo respira" mi manca l'aria e ho sete.
Quella sensazione di ansia misto angoscia non ha intenzione di andarsene.
Respiro affannosamente e male.
Sono tutto sudato e guardo mia sorella, è difronte a me provo a calmarmi per non farle vedere questo ma non ci riesco.
Cazzo odio tutto questo.
"Levati am"
"No" "Vattene cazzo" lei rimane lì.
Cerco di aprire la finestra per prendere un pó d'aria, e dopo un paio di minuti riesco a respirare decentemente.
Mia sorella mi raggiunge in balcone.
"Avevi detto che non ti succedeva da un pó"
"non devi credere a tutto quello che dico" mi passo una mano fra i capelli ormai impregnati di sudore, lei mi guarda preoccupata.
"Non c'è bisogno che mi guardi così sto bene"
"non stai bene" sbuffo
"se tu stessi bene non avresti incubi" "sei peggio della mia psicologa davvero vai a sbaciucchiarti con il tuo Liam sto bene"
"smettila di fare così"
"così come?"
"di chiuderti in te stesso e tenerti tutto dentro continuando a ripetere che va tutto bene quando in realtà non è così"
"sono le due meglio che vai a letto" si alza
"con me puoi parlare, io ci sono" annuisco e guardo le stelle.Probabilmente mia sorella vuole solo aiutarmi ma il problema è che non voglio aiuto, non l'ho mai voluto e sopprattutto non voglio che lo faccia lei.
Scendo dalla moto e aspetto Daniel che arriva poco dopo di me.
"Pronto?" annuisco
"andiamo" saliamo le scale e aspettiamo che la segretaria ci dia il via libera per entrare nel suo ufficio, odio venire qua e odio white ma so che se non ci fosse stato lui con questo lavoro di merda ora mia madre Amanda e io saremmo chissà dove.
Perciò me lo faccio andare bene.
Dopo pochi minuti entriamo e ci sediamo "bene, come sapete hanno quasi rischiato di beccarvi, sono cose che possono succedere ma non si deve ripetere mai più, questi sono i fogli per il prossimo lavoro, studiateli bene e non saltate passaggi, se arriva la polizia e vi beccano siete nella merda, avete due processi e non potete permettervi cazzate perciò state attenti " non diciamo niente e ci dileguiamo con quei fogli in mano, sono sicuro che non andrà a puttane niente perché sia io che Daniel siamo bravi nel nostro lavoro, il bambino è stato una cosa che non potevamo prevedere e nulla di tutto ciò ricapiterà." Mi ha appena scritto maggie, dice che sono tutti a casa sua, li raggiungiamo?"
"come ti pare"
"ci vediamo là" salgo in moto e parto verso casa di maggie.Mia madre non si fa sentire dalla sera che è andata da mia nonna, o almeno non si fa sentire da me, so che si sente tutti i giorni con Amanda e so che sta da mia nonna, probabilmente non ha voglia di tornare a casa nonostante io non sappia il perché.
Non le ho fatto un cazzo e le ho salvato il culo per la millesima volta nella mia vita eppure non gliene fotte un cazzo.
Ho fatto degli errori ma non può darmi la colpa, però forse ha ragione.
Aumento di velocità e parcheggio davanti a casa di maggie, suono al campanello, mi apre sua madre sorridendomi, non ricambio ma la saluto, so che non c'è rimasta male perché c'è abituata.
"Sono tutti di sopra" annuisco e entro in camera di maggie, mi siedo sul letto e lei mi dà un bacio sulla guancia, mi guardo intorno notando che tutti guardano dei fogli.
"Che fate?"
"studiamo, mi aiuti? domani c'è il test di matematica"
"cazzo, dammi" prendo il foglio e lo leggo un pó, alzo lo sguardo su maggie "hai un foglio?" annuisce e mi passa sia il foglio che una penna, invento una di quelle equazioni semplici e gli spiego i vari passaggi.
Circa venti minuti dopo solo Daniel è riuscito a capire qualcosa.
"Cazzo non ci vuole un genio devi solo ricordarti le regole"
"Andrew io non sono geniale quanto te" sbuffo
"domani mettiti difianco a me,mi passi il tuo test e te lo faccio io"
"ok ora però voi cercate di capire non ho tempo di stare tutta la notte qua" "andiamo genietto spiegaci i passaggi per la ventesima volta"
"quella matita ti finisce su per il culo se mi chiami ancora così" Liam alza le mani in segno di resa e ascolta la mia spiegazione.
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nel modo in cui brillano le stelle
ChickLitCi si sofferma sempre a pensare al futuro, al domani e a cosa accadrà. A pensare a quando e a come conosceremo l'anima gemella. Cosa sarà di noi fra anni, mesi, giorni. Ci soffermiamo talmente tanto su tutto questo che non pensiamo al momento che...