Capitolo 65

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Pensare che gli hanno puntato un coltellino alla gola e sono stato io a proteggerla mi fa stare meglio con me stesso, ho fatto una delle tante cazzate nella mia vita e la peggiore è stata dirgli di non pensarmi più perché alla fine lo ha fatto, l'altra sera con quel vestito bianco che mi ha fatto impazzire, ballava con quel coglione di Rick e avrei voluto andare da lui e tirargli un pugno dicendogli che lei non la deve toccare perché è mia, ma non lho fatto perché lei non è mai stata mia, mi sono trattenuto fumando una canna e baciando una ragazza sperando sempre di più che fosse lei,che le labbra che baciavo fossero le sue ma non lo erano.
La cosa peggiore è stata vedere che se ne andava via con lui,se non fossi stato fatto mi sarei alzato dicendogli che di quel figlio di puttana non bisogna fidarsi, so che lei non mi avrebbe ascoltato perché non lo ha mai fatto e questo è un suo lato che mi piace, si sarebbe girata facendo ondeggiare il suo caschetto moro e avrebbe sculettato verso l'auto, ma almeno l'avrei avvisata.
Questi giorni sono stati una merda più del solito almeno e mentre tiravo i pugni a quel sacco da boxe e ho ricevuto una sua chiamata ho pensato di non rispondere perché magari era una delle tante chiamate che mi ha fatto e a cui non ho risposto anche se volevo farlo,ma l'ho fatto ho risposto e per un lato ero felice che l'avesse fatto, durante questi giorni li ho letti i suoi messaggi e avrei voluto rispondere che anche a me manca e che so di essere uno stronzo ma non l'ho fatto perché voglio che lei trovi di meglio ma ci ho pensato, io non sono il meglio ma chi lo è? insomma sono tutti degli stronzi e a questo mondo non riesco a pensare a nessuno che meriti Micol, è troppo dolce per il resto del mondo e nessuno se la merita.
Sono corso da lei non appena ho sentito la sua voce preoccupata e ho guardato l'app che mi ha installato lei, ho sempre pensato fosse una stronzata e che non sarebbe servito a un cazzo ma alla fine la sua app che credevo inutile mi è servita, l'ho vista là preoccupata e ho riconosciuto Connor,ho pensato solamente al fatto che avrei voluto spaccargli la faccia solo perché aveva il coltello puntato al suo collo, ma poi ho ragionato.
L'ho guardata e poi non ho più ragionato.
Non so se era contenta di vedermi ma io lo ero e non avrei mai pensato che in vita mia mi mancasse una ragazza, sopprattutto se la ragazza era lei,quella ragazzina timida e precisina incontrata in un bagno delle ragazze.
*
Parcheggio l'auto davanti al palazzo e salgo di corsa le scale per raggiungere l'ufficio di white, appena entro il suo sguardo incazzato mi guarda e Daniel mi mima dicendomi di stare zitto
"alla buon ora" non rispondo e mi siedo affianco a Daniel "tra pochi giorni è la vigilia e tu sei uno dei pochi in servizio non ho intenzione di rispondere alle chiamate né a natale né alla vigilia consideralo come un giorno di riposo non me ne frega un cazzo se finisci nei casini non chiamarmi non ti risponderò" annuisco" se non vuole essere chiamato non dovrebbe darmi degli idioti che mi seguono da ogni parte "
" tu non ti reputi un idiota?"
" non sono un idiota perché se lo fossi avrei sbagliato i compiti che mi ha dato e non lho fatto" lui mi guarda con quel suo completo di merda
"fai come ti pare, ma non fare cazzate" mi alzo dalla sedia e esco, Daniel mi segue nel corridoio
"non voglio che tu faccia cazzate e vorrei essere con te ma è natale e-" "Daniel calmati, stai con la tua famiglia direi che abbiamo passato abbastanza tempo assieme non sentirti in colpa faccio queste cose da tempo e so farle da solo non andare in ansia e goditi le feste" "mi chiami se ci sono problemi?" "no" "coglione"
"non ti chiamo perché non ci saranno problemi e perché devi stare con la tua famiglia, ci si vede dopo le feste" gli dó una pacca sulla spalla e salgo in macchina partendo per andare verso il campetto da basket dietro casa, vedo la macchina di Liam e capisco che probabilmente è in casa con am, non lo sento da un pó, lui è preso da am e dalla scuola, è sempre stato uno che studia molto e i suoi genitori vogliono che lui vada al college, insomma è sempre stato il figlio perfetto che ogni genitore vorrebbe, ora che lui e am stanno assieme non ha tempo per stare dietro ai casini miei e di Daniel, in realtà non ha mai avuto tempo per questo ma prima trovava il modo,credo che si sia rotto i coglioni e che voglia solo una vita decente senza troppi problemi e sia io che Daniel ne abbiamo fin troppi.
Palleggio e lancio la palla, ho sempre saputo di non poter avere il futuro che sicuramente Liam avrà e non sono invidioso perché l'idea di andare al college non mi ha mai sfiorato ma non ho nemmeno la possibilità di farlo.
Io non sono uno che sta sui libri a studiare, non mi è mai piaciuto farlo e mai l'ho fatto, mi basta leggere un paio di volte e mi ricordo le cose ma la scuola non è mai stata una mia priorità e lho sempre messa in secondo piano, l'unica cosa di cui mi importa è il presente, non ho mai pensato cosa avrei fatto nel futuro.
Mi alleno per altre ore fino a quando non sento dei passi, mi giro e guardo mia sorella "che fai qua?" gli indico il pallone e lei annuisce "fa freddo qua" non rispondo e continuo a palleggiare "che ti passa per la testa?" "mh?" "sei pensieroso che succede?" "torna in casa am Liam ti aspetta" "sta dormendo non evitare la domanda" "non mi passa niente per la testa" "Daniel è a casa sua e non lo vedrai fino alla fine delle feste e tu parli solo con lui quindi muoviti o lo chiamo" "fanculo" lancio la palla facendo canestro, lei si siede sugli spalti e mi fa segno di fare come lei, sbuffo "non ho voglia di parlare" prendo una sigaretta e l'accendo "fai finta che io sia Daniel" "non farò finta che sei Daniel" " tu parla" "fanculo se parli con qualcuno mi incazzo am" alza gli occhi al cielo e mi fa cenno di continuare "non mi piace questo periodo dell'anno" lei mi guarda e nei suoi occhi l'unica cosa che vedo è pietà, aspiro il fumo "non guardarmi così, devi fare Daniel e lui ora sarebbe indifferente quindi fai l'indifferente" lei annuisce "anzi odio questo periodo dell'anno, com'è che si dice? a natale si è tutti felici o una cazzata simile" scrollo la cenere dalla sigaretta
"è che in realtà lo sono tutti, ogni cazzo di persona è felice e io non capisco come cazzo facciano, il mondo va avanti e gli anni passano senza di lei e ogni anno fa più schifo, era la sua festività preferita e ogni cazzo di volta lei rideva e era felice, non riesco a esserlo senza di lei" sospiro e mi volto verso di lei, sta piangendo, sbuffo "cazzo non sai fare Daniel" gli asciugo la lacrima e lei mi abbraccia mentre singhiozza fra le mie braccia "io amo il natale ma questo periodo è una merda anche per me, sono piena di studio e i miei voti si stanno abbassando tutti, forse non mi applico abbastanza? non lo so, mamma dice che sono brava ma i miei voti sono troppo bassi per i miei standard, tu che dici? " "che ti impegni e che i tuoi voti non sono bassi ma che se vuoi alzarlo di più dovresti prendere gli appunti di Micol o Mag e studiare con loro, dicono tutti che studiare con qualcuno aiuta" le vibra il telefono "scusa devo andare spero che verrai a natale e grazie per l'aiuto " corre via e io finisco la sigaretta, sbuffo e mi alzo "chiacchierata fantastica" lascio il pallone nel campo e salgo in macchina.
*
"sei da sola?" lei annuisce "disturbo?" "sono le due di notte ma ti perdono" "sappiamo entrambi che stavi guardando American horror story e che non dormivi" "beccata, entra dai" lei mi saluta e io mi siedo in cucina dove lei sta bevendo una delle tisane schifose che fa ogni sera "quella merda prima o poi ti ucciderà" "disse quello che fuma" alzo gli occhi al cielo "che fai qua alle due di notte?" "non riesco a dormire" "casa tua è dall'altra parte della città drew" "ho guidato un pó" alzo le spalle "o magari volevi salire nella finestra di Micol ma ti sei trattenuto" sbuffo "sei la sua migliore amica non ci parlo con te" "sono anche la tua" "fanculo volevo solo vedere se stava bene" "scommetto dieci dollari che sei salito sull'albero" "chi è lui?" lei mi guarda "sapevo che eri sull'albero, è Rick" "il coglione? ma scherziamo?" mi alzo in piedi urlando "calmati drew" "calma un cazzo quello non deve provare a toccarla" "ci sta dormendo assieme" mi ricorda "non mi aiuti cazzo" "dico solo la verità" "cazzo ora entro in casa e lo ammazzo" "è stata tua la scelta di lasciarla andare drew" ritorno a guardarla negli occhi "lo so" "che cazzo ti passava per la testa?" "non lo so, non avrei voluto farlo ma pensa a che presente di merda può avere con me, fra meno di un'anno non sono qua ci pensi? sarebbe troppo merdoso e tutto questo non doveva nemmeno cominciare" "quindi hai deciso di trattarla di merda così lei si allontanerà e andrà a baciare qualcun'altro? beh complimenti perché ci sei riuscito" "che cazzo avrei dovuto fare?" "parlargli e dirle la verità cazzo" "non è facile sarebbe andata comunque di merda" "sei troppo pessimista" "dite tutti la stessa identica cosa cazzo" "ti rendi conto che stai passando un periodo di merda e che gli unici che ti sta ascoltano siamo io e Daniel? cazzo Amanda è sempre dietro allo studio e a Liam e quando vai a parlare con lei l'unica cosa che fa è parlare di sé io ci provo a aiutarti e a metterti la testa a posto ma non sono Daniel e non ne sono capace Liam chissà che fine ha fatto non si fa sentire da settimane e probabilmente non ha nemmeno voglia di farsi sentire, Micol è triste perché tu hai troppe paranoie in testa e lhai allontanata ma se non lo avessi fatto lei ora sarebbe con te e tu saresti più felice di come sei ora e in tutto questo nessuno si è reso conto che a natale sono due anni e che tu stai di merda quindi ora metti il culo su questo divano smetti di pensare a tutte le responsabilità e i problemi e pensa per due minuti a te stesso" la guardo confuso "non me ne frega proprio un cazzo, a natale sono due anni che dovrei fare? piangermi addosso e venire da voi rompendo i coglioni per un anniversario del cazzo?" lei alza gli occhi al cielo "sappiamo tutti e due che di questo anniversario ti importa anche fin troppo,dico solo che ora devi fregartene delle conseguenze, quando mai hai pensato a cosa succedeva dopo? buttati come hai sempre fatto o lei andrà avanti seriamente e sta volta senza di te" la guardo e so che ha ragione "mi fa fastidio darti ragione"
"lo prendo come un grazie" le sorrido e mi alzo correndo fuori per poi andare nel cancellino difianco, mi arramipico sull'albero e apro la finestra, affianco a lei c'è quello stronzo, lo sveglio e Micol accanto a lui si alza di scatto, mi guarda perplessa "è arrivata l'ora che ti levi dal cazzo prendi le tue cose" lui mi guarda male ma non fa in tempo a dire qualcosa perché lo faccio uscire da camera sua sbattendo la porta in faccia, sospiro e la guardo "non incazzarti ok? sto per fare una di quelle cazzate colossali che resteranno nella storia" "sono le due passate drew" "lo so, tra poco torni a sognare unicorni e qualsiasi cosa sognate voi ragazze ma voglio solo dirti che non devi piangere, perché non lo meriti e perché sono un gran coglione incasinato che ha avuto paura e si è tirato indietro, non è da me cazzo e non è da me nemmeno fare questo discorso ma non esci dalla mia fottuta testa ed è tutto un casino e prima che mandassi tutto a puttane l'unica cosa bella che avevo nella mia vita eri tu, sono stato un gran coglione Micol e se potessi tornare indietro ci penserei due volte prima di fare quello che ho fatto, hai pianto per un coglione e mi dispiace perché non meriti questo voglio che tu sia felice ma è risaputo che io sono un egoista del cazzo percui sono qua e l'unica cosa a cui sto pensando è che sono davanti a te mezza nuda e che vorrei baciarti" mi guarda e probabilmente non si aspettava nulla di tutto questo, delle lacrime le rigano le guance "cazzo no" mi siedo affianco a lei e le prendo il viso fra le mani mentre le asciugo le lacrime "puoi tirarmi un pugno e qualsiasi cosa tu voglia tirarmi ma non piangere" un lieve sorriso increspa le sue labbra "posso davvero darti uno schiaffo?" "magari togli gli anelli" "non lo faccio veramente" "hai la possibilità di farlo" si asciuga le lacrime e si alza in piedi davanti a me "non ti perdono così facilmente" "comprensibile" "dovrai guadagnartelo" "come?" "dovrai comportarti bene" "non ho mai capito cosa la gente intenda con questa parola" gli rispondo ironico lei alza gli occhi al cielo "per iniziare dovrai andare bene a scuola e questo include fare i compiti delle vacanze, non provocherai risse e non entrerai in nessuna, non andrai a letto con altre" "altre? quindi tu si?" "non è detto che io voglia andarci con te" sorrido "andata?" "non ti prometto niente, ma ci provo" lei annuisce e si risiede sul letto "quindi ora che siamo?" domanda "non ci siamo mai definiti perché farlo ora?" lei annuisce "non ho mai fatto i compiti delle vacanze natalizie " lei mi guarda scioccata "a dire il vero sono poche le volte in cui ho fatto i compiti" lei ride "sei un caso perso andrew Jones"
Ho sempre amato raggirare il sistema come mi faceva comodo a me, non ho mai seguito le regole e quandlo mi impongono qualcosa solitamente non lo faccio o se lo faccio a modo mio, Micol mi ha detto di fare come diceva e voglio farlo ma come ho detto non ho mai fatto quello che mi dicevano di fare e i suoi occhi chiari che mi guardano mi fanno capire quanto buono c'è in lei e quanto io possa essere coglione per averla delusa "ti deluderò tante volte, sono fatto così per quanto io voglia solo che tu stia bene, Jon riesco a non fare cazzate te ne renderai conto, tirati indietro da questa merda ora prima che non ne puoi più uscire" lei mi guarda interrogativa "Drew di qualsiasi cosa tu stia Parlando non mi interessa, se dici che manderai tutto all'aria non mi interessa perché sei sempre andrew e io mi fido di te" "non dovresti" "sei stato tu a dirmi che potevo farlo" "lo puoi fare fino a un certo punto" "io mi fido" "è proprio per questo che rimarrai più delusa di prima" "da quando ti tiri indietro?" "non mi sto tirando indietro ti metto in guardia, niente più scopare con altre? ok questo però non ti assicura che io non diventi più irascibile di prima, ci sono le vie di mezzo sarò sempre uno stronzo nonostante io non scopi o faccia risse non mi puoi cambiare" "non voglio farti cambiare"
si sdraia sul letto "domani vieni qua, studiamo insieme" la guardo male "odio studiare" "non mi interessa" rido e mi alzo dal letto "buonanotte ragazzina torna a sognarmi" "non sognavo unicorni?" "ci ho ripensato è più probabile che tu sogni me" sorride e mi da la buonanotte, mentre scendo da questa finestra capisco di essere un coglione fortunato.

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