Capitolo 102

38 3 0
                                    

Sono passati tre giorni da quando ho visto mia sorella.
Inutile dire che nei giorni seguenti ha iniziato a chiamare perché voleva rivedermi.
E io sono uno stronzo e ho rifiutato ogni volta.
Sospiro e mi rigiro nel letto.
Mi passo una mano fra i capelli.
Mi sono risvegliato dopo l'ennesimo incubo.
Questa cosa che dopo aver fatto incubi non riesco più a dormire mi manda in bestia.
Odio tutta questa merda.
Mi siedo sul letto  ormai rassegnato che solo alle quattro del mattino non riesco a tornare a dormire.
Apro la finestra e mi accendo una sigaretta stando attento a non svegliare Micol.
A quanto pare lei non la pensa come me.
"Drew? cosa dai sveglio,torna a letto" borbotta ma io sospiro e non le rispondo.
"Ti senti bene?" vorrei dirle la verità, ovvero che è tre fottuti giorni che sogno solo quella notte.
"Sto bene, non riuscivo a prendere sonno" accende la luce del comodino e si stropiccia gli occhi mentre mi guarda.
Merda.
Lei sospira, probabilmente dal mio aspetto si intuisce che ho appena fatto un incubo.
Mi guarda "torna a dormire Micol, perfavore" lei scuote la testa.
"Davvero non c'è bisogno che stai sveglia con me."
" Ti va una cioccolata calda?" mi sorride.
E si cazzo, mi va la sua fottuta cioccolata calda.
" Se la bevo poi te ne torni a letto?" annuisce.
Scendiamo in cucina e io mi siedo mentre la guardo.
" Posso farti una domanda? non devi perforza rispondermi" deglutisco.
Le faccio un cenno di assenso mentre la guardo in attesa.
"Che cosa sogni di così brutto da farti svegliare ogni notte con la tachicardia e da farti togliere la voglia di dormire?" prendi un lungo sospiro e cerco di calmarmi.
Mi passo una mano sulla faccia e la fisso.
"Non lo vuoi sapere Micol" "e se ti dicessi di sì?" "te lo rimangeresti subito dopo" mi passa una tazza e si siede difronte a me.
"Sono sicura di volerlo sapere, ma solo se tu vuoi raccontarmelo" soffia nella tazza.
E li sento i battiti accelerare.
Fisso il muro difronte a me.
"Non si può dire che lo sogno, diciamo che lo ricordo" lei mi guarda.
"Ricordi cose brutte?" "si" "e sono sempre le stesse?" "no, in generale sono ricordi sparsi ma dello stesso periodo, solo in queste notti sto facendo lo stesso sogno" "quello in cui urli" inizio a respirare in modo irregolare.
Ma mi calmo subito.
L'immagine di lei fra le mie braccia.
Il suo sangue.
Il suo sorriso spento.
NO.
non ancora.
Basta.
Mi prendo la testa fra le mani.
Non c'è la faccio.
Non ci riesco.
Vorrei solo che qualcuno mi tirasse qualcosa in testa e mi facesse perdere la memoria.
porca troia sarei davvero la persona più contenta del mondo.
Chiudo agli occhi ma l'immagine di lei mi si ripresenta davanti.
E io non so che cazzo fare per levarmela.
Vorrei solo smettere di pensare.
Credo davvero che a questo punto qualcuno ce l'abbia con me lassù e che mi stia facendo questo per vendetta.
Sono sicuro che stia ridendo di me.
Mi tengo la testa fra le mani così tanto forte da far sbiancare le nocche.
"Drew, shh shh basta sono qua"  non la guardo negli occhi.
Non cambio posizione.
È lei continua a chiamarmi.
Ma io non le rispondo.
Si allarma e la sento chiamare maggie al telefono un centinaio di volte fino a quando non le risponde.
Vorrei davvero dirle che va tutto bene ma al momento sto cercando di levarmi dalla testa quella dannata immagine.
Mette il vivavoce.
"Non lo so stavamo parlando e.... e non lo so oddio maggie non -" "Micol calma, di cosa stavate parlando?" "di...dei suoi incubi io giuro non lo avrei fatto se sapevo che succedeva questo -" "devi stare calma mic, è solo in crisi emh prendi un bicchiere d'acqua e passamelo al telefono" "Ma non reagisce maggie io-" "tu fai come ti dico" sospira.
La voce di maggie che mi chiama la sento.
Ma continuo a vedere Samantha fra le mie braccia e non riesco a concentrarmi su di lei.
"Ehi drew, ora scolta la mia voce ok?" inizia a canticchiare le note di una canzone.
Quella canzone.
Sospiro.
"Drew, ci sei?" "non sta cambiando niente maggie" "Micol?" "si?" "è venuto fuori un nome?" "no, stavamo parlando del fatto che è da giorni che fa lo stesso incubo e-" "cazzo" lei deglutisce.
"Micol, chiamo gli altri e veniamo lì io credo-" "sono sei ore di viaggio maggie!" "si ma, credo ci sia qualcosa che non va, non fa mai gli stessi incubi, mi dispiace dover irrompere in casa tua emh prendiamo un hotel è solo per controllare che sta bene" "ommioddio maggie non devi giustificarti credo che drew ne abbia bisogno io non so cosa diavolo fare e-" "Micol tu calmati e stagli vicino, siamo lì entro domani mattina ok? cerca di portarlo a letto" "non vuole dormire maggie" lei sospira.
"tu provaci, e se non lo fa tu dormi e proviamo a farlo dormire noi quando siamo lì" sospira e riattacca.
Prendo il bicchiere che mi passa e bevo l'acqua.
"Non dovevi chiamare, sto bene" "io, non sapevo che fare -" "scusa se ti ho fatta spaventare -" "no, Drew l'importante è che ora mi stai parlando sono molto più tranquilla" sospiro.
"Sto rovinando il tuo momento a new York non sarei dovuto venire" "non stai rovinando un bel niente drew" sbuffo.
"Dai torna a letto" "vieni con me?" scuoto la testa "ti sceglierei e basta" "Andrew non mi disturbi" la ignoro.
Sakgo le scale con lei ma non entro in camera sua.
"Notte mic" "notte drew" mi sorride e io entro nella camera degli ospiti.
Mi spoglio rimanendo in boxer e mi butto sul letto.
La verità è che ho sonno e che in questi momento vorrei solo fare una tranquilla dormita.
Mi lascio trasportare e mi addormento.

nel modo in cui brillano le stelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora