Entro nell'ufficio di white, lo so che non c'è nessuno perché Daniel è a casa sua e white anche, mi siedo e accendo il computer per poi inserire i documenti, se mi scoprono sono fottuto.
Li apro e non dovrei farlo ma inizio a leggerli, scorro le stronzate che ci sono scritte all'inizio e comincio a leggere la parte più importante.
Rimango stranito dal contenuto di quei documenti e sono sicuro che white appena li leggerà avrà la mia stessa reazione.
Chiunque fa una cosa del genere è un pezzo di merda.
Chiudo il computer e mi alzo, uscendo poi dal suo ufficio, scendo dalle scale e in moto subito dopo.
*
Salgo le scale di corsa e prendo il borsone nero sotto al letto, accendo il telefono perché lo sento squillare, appaiono numerosi messaggi e chiamate di mia madre, sbuffo e la chiamo mentre salgo in auto.
"pronto?" "tesoro finalmente rispondi, volevo sapere se hai cambiato idea" "per cosa?" "per natale" "no mamma devo lavorare" "il giorno di natale?" "si, e ora sto andando, non richiamare se non hai davvero bisogno" riattacco e parto verso la palestra.
Prendo il borsone e lo metto in spalla e entro dentro sapendo che probabilmente questa sera farò un pó di soldi.
Pov Micol
Mi rigiro fra le mani quel braccialetto che mi è stato regalato mentre guardo un film con la mia famiglia, ormai è mattina e questa casa è molto allegra, mia nonna materna,mia madre e mia zia stanno cucinando mentre mio padre e i miei due nonni parlano di lavoro, amo le feste e questo mi ha anche portato a chiedere scusa a mia sorella nonostante io non avessi nessuna colpa, ma non volevo passare un brutto natale per via della nostra discussione e anche se avrei preferito che fosse lei a chiedere scusa ci sono passata sopra e l'ho fatto io.
La schermata del mio telefono si illumina e mostra l'immagine di maggie che mangia i cereali, mi sta chiamando, gli rispondo "ehi Mag, buona vigilia" "anche a te, ti ho chiamata per sapere a che ora venite" "oh, sono già arrivati tutti? iniziamo a prepararci ora e poi veniamo da te" "certo, tranquille ci vediamo dopo ti voglio bene" "te ne voglio anch'io arriviamo" riattacca, e io mi volto verso grace "andiamo a prepararci?" annuisce e saliamo le scale.
Apro la porta della doccia e il getto caldo mi scorre sulla pelle, una sensazione rilassante di fa spazio in me, chiudo gli occhi ascoltando la playlist che ho fatto partire poco prima.
Sto sotto alla doccia ancora un pó e esco subito dopo essermi lavata.
Metto l'accappatoio e esco dal bagno con il telefono in mano.
"Attenta ragazzina, guardando il telefono rischi di sbattere da qualche parte" urlo dallo spavento ma mi calmo quando mi rendo conto che è drew, mi copro con l'accappatoio e lo guardo male "per quale ragione sei qua" arrossisco e prendo i vestiti dall'armadio, corro in bagno"stai molto bene in accappatoio" "smettila" metto il vestito color carne che ho scelto con maggie, asciugo i capelli e torno in camera, lo guardo meglio, indico la sua faccia e lui alza le spalle "regalo di natale in anticipoti muovi?" osservo il suo occhio nero e sbuffo "un'attimo" prendo le scarpe nere e le metto per poi prendere il mascara e il rossetto.
Mi trucco e mi volto verso Andrew "come sto?" mi fissa e ghigna "molto bene, muovi il tuo bel culo siamo in ritardo" "dobbiamo aspettare grace" sbuffa "non avevate litigato? perché viene?" "perché è mia sorella e perché abbiamo fatto pace" "lasciami indovinare, lei non ha chiesto scusa ma sei andata tu, cazzo sei troppo buona" alza gli occhi al cielo per l'ennesima volta e esce da camera mia per poi aprire la porta di grace
"ti muovi?" "come mi sta?" "benissimo" rispondo, Andrew sbuffa, usciamo anche da camera sua e scendiamo le scale, ma Andrew si ferma di colpo e si volta verso di me "dimmi che sotto non c'è tutto l'albero genealogico" "è là vigilia che ti aspetti?" "fantastico" borbotta sarcastico,scende le scale e viene travolto dagli sguardi dei miei parenti e so che è una cosa che odia "oh andrew, non ti ho visto entrare" "lascialo perdere entra dalla finestra risponde mia zia "che ci fai qua?" "sono venuto a prenderle" "capisco, beh allora divertitevi, oh e andrew se non ti dispiace appena hai un pó di tempo vorrei parlare con te dell'altra sera" inarca un sopracciglio "di cosa dovremmo parlare? non credo ci sia nulla di cui parlare, mi scusi ma ora devo portare sua figlia e grace da Mag, arrivederci" fa per uscire ma mia nonna lo blocca "chi è questo giovanotto?" "Andrew" "Andrew? piacere io sono la nonna, come mai questi brutti lividi?" "questo giovanotto è il ragazzo di qualcuna di voi? siediti parliamo un pó "veramente noi-" "oh andiamo che fretta c'è, su dimmi chi delle due?" Andrew guarda mia nonna rose e sospira cercando di mantenere la calma "nessuna delle due signora" "oh non ci credo" "Andrew dai digli la verità" Andrew guarda male mia zia che ride, quei due hanno un rapporto tutto loro "quindi qualcuna c'è?" arrossisco quando andrew mi guarda per un istante per poi tornare con lo sguardo su mia nonna, lei si volta e mi guarda sorpresa "la piccola Micol? lo sapevo cavolo ragazzi" "no-" cerco di dire ma Andrew mi interrompe "vuole sapere una cosa?" lei annuisce "sua nipote è molto bella ma credo di non essere il suo tipo" guardo Andrew confusa "oh ma chi vuoi prendere ingiro, sei il tipo di tutte" "lo penso anche io, ma sua nipote la pensa diversamente o forse è troppo testarda per ammetterlo, comunque ora la devo portare via, arrivederci" ci salutano e noi usciamo suonando poi alla porta di Mag.
Ci apre lei con un vestito verde e ci sorride facendoci entrare.
"cazzo drew ogni volta che ti vedo sei messo peggio" alza il medio "tua madre?" "è a lavoro" "non dovevi lavorare anche tu?" Drew annuisce "ero passato a salutare" " qua devono ancora arrivare tutti" "lo so, salutali, ci vediamo" esce dalla porta e io mi volto verso Mag "che ha da fare?" "lavora" "il giorno della vigilia?" "pagano il doppio" alzo le spalle e aspetto gli altri con mia sorella e maggie.Pov andrew
Non avrei voluto andarmene, avrei voluto passare una giornata tranquilla con i miei amici senza troppi problemi e pensieri per la testa.
Non mi piacciono le feste, le odio pieno di parenti che non vedi da anni riuniti per una singola stronzata come il natale.
Forse sono cinico ma poco mi importa, è un giorno come altri che tutti si ostinano a festeggiare anche se il loro anno è andato di merda, e non lo capisco ma mi sarebbe piaciuto stare a casa di Mag e ubriacarmi con i miei amici, non perché è la vigilia ma solo perché eravamo tutti insieme senza nessun pensiero se non divertirsi.
Entro dentro il palazzo e so bene che ci sono le telecamere perciò mi alzo il cappuccio della felpa mentre salgo le scale e entro dentro quell'ufficio, so benissimo che potrei star mandando tutto a puttane e che se mi scoprono finisco in riformatorio ma quale scelta ho? farmi i cazzi miei? forse dovrei ma ho qualcosa di troppo grosso fra le mani per restare fermo a fare un cazzo.
Ci sono troppi pezzi grossi e troppi soldi e giri pericolosi in mezzo a tutta questa merda di faccenda.
Chiamando white e dicendogli dei documenti farei una stronzata, perché dare a white che fa parte di quel contratto in mano una cosa che potrebbe mandare a puttane tutto? infondo lui potrebbe rimettersi in piedi dopo nemmeno due secondi e io come tutti quelli che lavorano per lui saremmo solo dei bastardi in riformatorio, nella merda fino al collo.
E probabilmente la stronzata la faccio comunque non dando a white i documenti, perché so benissimo che se mi scopre non ci mette un cazzo a farmi fuori o a consegnarmi alla polizia.
Sa troppe cose di me e potrebbe ricattarmi con niente.
Spengo il computer e esco dall'ufficio, infilo la chiavetta nella tasca e mi guardo attorno cercando di non incontrare uno di quei Bodyguard.
Esco dalla porta subito dopo e salgo in macchina,probabilmente mi sto mettendo in una cosa più grande di me e non penso al fatto che ci rimetto ogni cosa, sto andando contro white che in questi anni mi ha fornito un modo anche se di merda per mandare avanti mia madre e mia sorella, non so se voglio davvero mandare a fanculo tutto perché white è uno stronzo pieno di soldi e pieno di informazioni su di me e forse dovrei pensarci due volte prima di andare contro di lui.
Probabilmente sto andando fuori di testa perché non c'è Daniel a farmi ragionare o perché ho un opportunità fra le mani che posso cogliere ma questa opportunità può farmi o bene, cosa improbabile con una percentuale dell'1% che funzioni e rischiando tutto quanto o può farmi male, con la percentuale del 99,9% che avvenga questo, finirei in riformatorio per un anno e contando che sono già nella merda probabilmente la situazione si agraverebbe, non potrei aiutare né mia madre né am e da dentro non potrei nemmeno sapere se quel figlio di puttana è con loro.
Ho già passato un anno non sapendo se lui era là e se le stesse toccando, un'anno senza poter fare nulla, non voglio sentirmi ancora impotente senza poter fare nulla e non voglio continuare a sentire quella sensazione di senso di colpa per non poterle aiutare.
Infilo quella chiavetta nella busta per poi appoggiarla nella scrivania di white, mandando a puttane quella che era la mia unica possibilità di uscire da tutta questa merda.
C'era poca possibilità, quasi inesistente ma c'era e io lasciando la chiavetta nelle sue mani ho fatto la scelta migliore, non quella giusta perché nessuna delle mie scelte lo è, ma quella che io ritengo migliore, perché gli ho promesso che l'avrei protetta e da là dentro non avrei potuto farlo.
Le mantengo le promesse, e tenendo quella chiavetta per me l'unica cosa che avrei rovinato era me stesso.
Non me n'è mai importato di me, ma am ha bisogno di me e io non posso fare altre cazzate perché so che l'unica che in realtà ci rimetterebbe sarebbe lei.
Percui anche se la voglia di tornare nel suo ufficio e riprendere la chiavetta è tanta salgo in auto e vado da carlo's lasciando da parte il fatto che avrei potuto finalmente fare giustizia e pensando solo al bicchiere di vodka fra le mie mani.
STAI LEGGENDO
nel modo in cui brillano le stelle
ChickLitCi si sofferma sempre a pensare al futuro, al domani e a cosa accadrà. A pensare a quando e a come conosceremo l'anima gemella. Cosa sarà di noi fra anni, mesi, giorni. Ci soffermiamo talmente tanto su tutto questo che non pensiamo al momento che...