Capitolo 7

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Entro in casa consapevole che tra poco dovrò subirmi le urla di mia madre, appoggio le chiavi della moto sul tavolo e urlo un "sono a casa" per poi sedermi sul divano "stai bene? ma cosa ti è saltato in mente?" "sto bene non è niente" "hai un labbro spaccato e un occhio nero non pensi che merito una spiegazione?" "no mamma, ho fatto quello che era giusto, quel coglione di Logan se lo meritava e non sono pentito per quello che ho fatto" lei resta in silenzio per un paio di minuti per poi dire "non avrei mai voluto rivedere la tua faccia piena di lividi e tu in questo momento mi fai ricordare tutto ciò" mi guarda con gli occhi lucidi per poi andare in cucina
mi alzo e vado in camera, cazzo, questo è un colpo basso, mi trema la mano mentre chiamo Liam." ho bisogno di bere tanto chiama mag ci vediamo a casa di Anderson dà una festa " mi vesto e esco di casa, le sue parole mi rimangono impresse nella mente e non se ne vanno, se la sua frase era per farmi sentire in colpa ci sta riuscendo anche troppo,accosto davanti casa di Liam e faccio salire Mag e Liam in macchina
" stai bene? il mio non fare cazzate a quanto pare non è servito" borbotta Mag "ho fatto quello che andava fatto, stasera voglio bere talmente tanto da non ricordare nemmeno il mio nome, posso dormire da te?" chiedo a mag "certo nessun problema" la ringrazio per poi parcheggiare davanti alla casa.

Sto limonando con una biondina, sono al quinto shottino.
Lascio la biondina in sala a ballare e entro in cucina per poi prendere una bottiglia di rum e iniziare a scolarmela, passo di fianco a Liam che mi guarda e mi chiede se va tutto bene, io le faccio cenno di sì con la testa e torno a ballare con ragazze a caso e con una bottiglia di rum in mano.
Scendo le scale, la biondina di prima era brava a letto ma troppo appiccicosa, entro in cucina e prendo l'ennesimo bicchiere della serata, non mi reggo in piedi, mi guardo attorno e noto mag parlare con una ragazza, ma sono troppo ubriaco per capire chi sia, barcollante mi avvicino, dó un bacio sulla guancia a Mag "disturbo? volevo chiedere le chiavi, la biondina di prima mi ha fatto annoiare, torno a casa" "sei ubriaco?" "nahhh che dici" "dico che sei ubriaco, vieni micol lo accompagnano a casa mia" il mio telefono comincia a suonare, apro la chiamata senza vedere chi è "pronto?" "Andrew, sei ubriaco? torna a casa è tardi" cazzo è mia madre, inizio a ridere senza un reale motivo " sto da mag a dormire" "passami maggie"  non sento quello che si dicono ma noto che la macchina cambia direzione "dove vai? casa tua è dall'altra parte" "tua madre ha detto di portarti a casa" "ferma l'auto" sussurro "cosa?" "mag, ferma l'auto devo vomitare" si ferma di colpo apro lo sportello e inizio a vomitare in mezzo alla siepe.
Sento due mani tenermi i capelli e accarezzarmi la schiena, mi alzo e mi aggrappo a quella che scopro essere mag, mi rimette in macchina e mi accompagna a casa.
Suoniamo il campanello di casa, ci apre mia madre Con una faccia preoccupata, ma è tutta una finta. "Entrate" mi portano sul divano e Mag si siede difianco a me.
"Restate qua a dormire, è tardi non è sicuro guidare a quest'ora" "grazie, andiamo a portare drew in camera" dice mag, mia madre annuisce.
Mi sdraio sul letto e mi tolgo i vestiti rimanendo in boxer, micol arrossisce e io ghigno "drew hai qualcosa da prestarci per stanotte?" "nel cassetto a sinistra ci dovrebbero essere delle mie maglie se vi vanno bene sennò vado a chiedere a am"
"vanno bene le tue maglie" annuisco " quel divano diventa un letto se lo aprite, potete dormire lì" dico indicandolo, loro lo aprono e poi vanno a cambiarsi in bagno. mi giro quando vedo mia sorella entrare in camera "quanto hai bevuto?" " poco, poco" rispondo " diventi meno stronzo quando sei ubriaco" "non sono stronzo" "come ti pare torno a dormire, per oggi hai fatto abbastanza meglio se dormi anche tu" annuisco, prima di andarsene  fissa il tatuaggio, la guardo  "notte am" "notte drew"

Mag e micol escono dal bagno "vanno bene le maglie? siete ancora in tempo per un pigiama di mia sorella" "tranquillo" risponde micol
mi sdraio e fisso il soffitto e dopo poco mi addormento.

Verso le tre di notte mi alzo e vado in cucina per bere, entro e noto una sagoma appoggiata al bancone "Ciao"
"ei che fai sveglia?"
"avevo sete"
annuisco per poi prendere anche io un bicchiere d'acqua "passata la sbornia?"
"sai che hai dei bei occhi?" lei mi guarda stranita per poi arrossire
" grazie anche se credo che sia l'effetto dell'alcol a parlare "
" davvero, hai dei bellissimi occhi "
" ci stai provando con me Andrew?"
"no, come hai detto tu sono sotto l'effetto dell'alcol" lei stringe il bicchiere di vetro fra le sue dita.
"Sei strano, all'inizio quando ci siamo visti nel bagno, mi sei sembrato uno dei soliti ragazzi pieni di sé che si danno arie, oltre al fatto che comunque sicuro di te c'è qualcos'altro che non so spiegare, sei diverso e io voglio conoscerti" la fisso.
Dov'è finita la ragazzina timida che arrossisce per tutto?
"mi dici questo perché sai che domani non mi ricorderò nulla?"
"può darsi" sorride, apro la porta della terrazza e mi siedo sulla sedia, micol mi segue e si siede difianco a me, provo a accendere la sigaretta.
"Sai accendere una sigaretta?"
"si, perché?" le  passo l'accendino, e lei me l'accende, Faccio un tiro per poi fissare il cielo pieno di stelle cosa che fa anche lei.
"Mio padre diceva sempre che ogni stella ha un suo significato"
"se mi dici questo perché pensi che sono ubriaco, credo che stia passando"
"ogni stella ha il suo significato proprio come ognuno di noi " continua lei, ha gli occhi lucidi, ma continua a fissare le stelle con il sorriso.
"Ho sempre pensato che guardare le stelle sia una cosa che fanno in pochi" finisco di fumare la mia sigaretta continuando a guardare le stelle insieme a lei "È tardi, andiamo a dormire" annuisce per poi seguirmi in camera mia, Mag dorme tranquilla e ogni tanto russa, è buffa mentre dorme, ghigno e le scatto una foto.
"Sei crudele" alzo le spalle per poi rimettermi a letto.

nel modo in cui brillano le stelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora