Sento qualcosa squillare,apro gli occhi, mi guardo attorno e noto che è il mio telefono, ho una ventina di chiamate perse da parte di Liam,cazzo."Liam, che succede Amanda sta bene?"
"si drew amanda sta bene ma è preoccupata è tardi e non sei tornato a casa per andare a scuola muovi il culo e preparati ti aspettiamo qua davanti"
"mh si si certo" metto giù.
Puzzo di alcool e ho bisogno di una doccia,guado dietro l'auto e noto il borsone da basket, sicuramente dentro ci sarà qualcosa, lo apro e noto dei pantaloni della tuta con il mio numero e una felpa della squadra, tolgo la maglia e mi vesto, per la puzza di alcool non faccio nulla perché sono già in ritardo. Accendo l'auto e vado verso scuola dove mi aspettano i miei amici.
Scendo dall'auto con degli occhiali da sole e mi guardo attorno, ho gli occhi di tutti puntati addosso, sono abituato a tutto questo quindi me ne frego e vado verso i miei amici.
"Giorno"si girano come se avessero visto un fantasma, mi volto verso am, ha gli occhi rossi
" stai bene?scusa se non c'ero ma non sarei stato d'aiuto"lei mi guarda e mi sorride, sono sempre stato con lei se stava male ma so che ieri sera non sarei stato d'aiuto e l'avrei fatta piangere ancora di più
" hai mangiato? "le prendo la mano e la porto al bar
" una brioche alla crema e un cappuccino " dopo poco l'ordinazione arriva e mentre i ragazzi ordinano la loro colazione io guardo mia sorella." Ho parlato con la mamma"la fisso "ha detto che se tu non lo vuoi in casa non è lui che deve andarsene ma tu" la guardo, non sono sorpreso di tutto questo, guardo Amanda.
"Che pensi di fare?"
"me ne andrei volentieri da quella casa ma ci sei tu, potresti sempre stare dalla nonna o da qualcuno mentre io farò qualcosa so che non vuoi lasciare tua madre da sola quindi mi occuperò io di lei" lei mi guarda "sai che vivrai tutto quello che è successo quattro anni fa?"
"e tu sai che non ti lascio da sola? piuttosto lo rivivo " le sorrido,vorrei davvero levarmi dai coglioni e andarmene cercando di non vivere più quella merda ma mia sorella è una parte di me e non la lascio sola a costo di rivivere tutto ciò come un cazzo di dejavu." Quando viene? " sospira
" stasera, la mamma ha detto che è stato troppo buono con te e che probabilmente non ti permetterà di trattarlo ancora così "
" facciamo un patto am? " lei mi guarda
"dipende"
" vai a stare da Mag o dalla nonna per un pó, la mamma non sarebbe sola e tu saresti al sicuro senza casini né niente "lei mi guarda indecisa
" tu saresti lì a vivere tutta quella merda da solo "
"se accetti però non puoi avvicinarti a casa e non puoi chiedere quello che succede a me, non dovrai essere coinvolta" lei mi guarda, so che vuole accettare e io spero lo faccia, non voglio che lei riveda il passato quando era finalmente felice
"dove andrò a stare?"
"non lo so potresti chiedere a Mag o alla nonna anche se lei poi vorrebbe che tu stessi con tua madre perché sai che pensa delle mie decisioni " "chiederci cosa?" Micol si siede insieme a liam e Mag
"se non potete non è per niente un problema ma avrei bisogno che qualcuno mi ospiti per un pó a casa sua, so che è tanto ma posso ripagarvi facendo qualsiasi cosa"
"ei stai calma non devi ripagarci in nessun modo, puoi venire a stare da me per mia madre non sarà un problema infondo ti adora"
"grazie Mag" Micol si gira verso di me "e tu Andrew? dove vai? e sopprattutto perché andate via da casa?"
"fai tante domande ragazzina, non vado da nessuna parte resto in quel palazzo di merda, am va da Mag per un po perché si" rispondo al momento, non me la sento di raccontargli tutto per ovvie ragioni e perché la metterei in casini più grandi di lei.
Sospira, mi volto verso Mag le faccio l'occhiolino, lei mi sorride, adoro la mia migliore amica.
La campanella suona e io mi alzo, saluto i miei amici e entro a scuola, entro dentro letteratura, mi siedo come sempre in ultima fila, mi appoggio al banco e chiudo per un attimo gli occhi, sento qualcuno sedersi difianco a me, mi volto e noto che è la ragazzina, mi sorride,appoggio la testa sulla mano. "Tua zia era incazzata per l'ora?"
"no, stava già dormendo e stamattina ha chiesto per che ora ero tornata e ho detto che ero arrivata prima" sorrido
"che bugiarda professionista ti sto insegnando bene "
"Amanda ha detto che non sei tornato a casa, dove sei stato?"
"da nessuna parte" la prof entra in classe, Micol si zittisce e ascolta la prof che comincia a parlare, la lezione passa in fretta e l'unica cosa a cui riesco a pensare è a quel coglione in casa mia.
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nel modo in cui brillano le stelle
ChickLitCi si sofferma sempre a pensare al futuro, al domani e a cosa accadrà. A pensare a quando e a come conosceremo l'anima gemella. Cosa sarà di noi fra anni, mesi, giorni. Ci soffermiamo talmente tanto su tutto questo che non pensiamo al momento che...