Me lo dicono in tanti.

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Sospirai appena sentendo il mio collo stringere e poggiai le mani sul lavandino pesando forse di aver esagerato con lo champagne, mi irrigidì appena passando le mani bagnate dall'acqua sul viso fregandomi del poco trucco che indossavo e poggiai la schiena al muro freddo chiudendo gli occhi subito al contatto con la freddezza del muro che toccava la mia schiena nuda dal vestito.
Afferrai il cellulare tra le mani e cercai il numero di Emanuel un mio amico che di sicuro sarebbe venuto a prendermi, chiamai mettendo l'autoparlante  e sospirai appena.
« Cazzo rispondi, Manu.. »
Alzai il viso staccando la chiamata dopo vari tentativi e notai un ragazzo poggiato alla porta socchiusa.. non indossava la maglia e aveva la mano poggiata sulla porta, in realtà non sapevo da quanto tempo fosse lì per questo mormorai.

« Ma che fai mi spii? »
Lo guardai sorridere come uno stupido e aprire appena la porta entrando senza nemmeno chiedere.
« In realtà dovevo pisciare ma ci sei tu.. »
« A casa mia si usa bussare, non so da te.. »
« No, di solito a casa mia ognuno ha il proprio bagno quindi è sempre libero il mio.. »
Era serio? Alzai un sopracciglio cercando di capire se lo fosse davvero e si, lo era..
« Okay, sto uscendo ma.. che cazzo fai?? »
« e te l'ho detto, mi stavo pisciando sotto.. »
« ma questo non giustifica il tuo pisciare avanti a me! »
« Si okay.. »

In realtà non aveva nemmeno aspettato che uscissi, si era voltato di spalle, aveva slacciato la sua cintura e aveva iniziato a fare pipì.. ecco perché mi voltai subito di spalle, dovevo uscire dal bagno ma neanche mi muovevo a farlo.
« Vabbè è inutile che te ne vai, mo o ho fatto. »
« Sei davvero maleducato.. »
« Me lo dicono in tanti.. »
Lo guardai chiudersi là zip dei jeans scuri e sistemarsi la cintura, avvicinarsi al lavandino e lavarsi le mani dopo averle insaponate.
« Ma comunque che ci fai qui in bagno.. senza fare niente? »
«Eh? Non.. il mio amico non mi risponde e vorrei tornare a cas.. perché te lo sto dicendo? »
« Tranquilla è l'effetto che faccio a tutte.. »

Già, perché aveva un fisico della Madonna ed era davvero un gran figo.. la cosa più bella che aveva erano quei capelli ricci che forse cercava di nascondere perché da quando era entrato li aveva toccati più o meno una decina di volte.
« perché qui siete tutti uguali? Tu sei un'altro fratello di Kim o.. »
« Quale fratello di Kim.. io Ciro, Piacere. »
Guardai la sua mano e si.. qui tutti facevano le stesse cose, allungai la sua mano e la stinsi appena restando in silenzio notando la sua faccia come per dire "allora?"
« eh? »
« com t chiam? » mi chiese in napoletano
« Ah.. Coraline.. » balbettai appena anche se non era da Coraline balbettare.
« Embè vuoi tornare a casa? »
« Magari.. mio fratello sarà in qualche buco a socpare con Kim. »
« Ah ma tu sei la sorella di Cristian? »
Annuì appena guardandolo, ah quindi lo conoscevano più o meno solo perché era il ragazzo di Kimberly.
« Se vuoi ti ci porto io a casa.. sta festa mi a rotto le palle pure a me.. »
« Ma davvero? Non è che vuoi violentarmi? »
« Non e mai l'idea.. »
Lo guardai male intrecciando subito le braccia al petto prima di guardarlo ridere.
« Dai Coraline.. »

Infatti entrambi lasciammo la festa senza e sapevo perfettamente che mio fratello mi avrebbe ammazzata, ma era lui che non si era fatto più vivo. Mi guardai attorno cercando la sua auto con lo sguardo ma mi sbagliavo, mi indicò il suo scooter, un SH di color bianco.
« Credevo avessi una macchina.. »
« C'è l'ho ma mi piace di più il motorino, anche perché se mi fermano gli animali sono fottuto, non ho ancora la patente, la comprerò sicuramente. »
« Comprare? Perché qui non si studia per averla? »
« Nennè, ma qui siamo a Napoli mica a Roma.. »
Non riusci a capire, lo guardai soltanto ridere e decisi di restare in silenzio finché non mi invitò a salire con un cenno di testa, cazzo.. neanche il casco, questo ragazzo era un pazzo assicurato.

E infatti ne ebbi la confermando quando tutta Marechiaro la facemmo con più di 100 allora e con le mie braccia che forse non avevano mai abbracciato così tanto nessuno.
Non che avessi paura, anche perché era bellissimo, il vento suo viso.. ma cazzo, non ero abituata ancora per niente, e questi tre anni qui oltre casa e studio con amici e buss non facevo.

« Azz vivi qui? »
« Si perché? »
« No niente.. »
Disse guardando il cancello di casa mia, di solito qui la gente come me li chiamavano "Chiattilli" figli di papà altolocati, forse lui aveva semplicemente un appartamento in affitto.
« Uhm.. grazie per avermi accompagnata.. »
« Ma quando mai, tranquilla.. »
« ci vediamo allora.. Ciro?! »
Lo guardai annuire e sorridere restando poggiato al suo SH.
« Coraline.. »
« mh? »
« Ma ci vedremo in giro? »
« Non ne ho idea.. vado domani ho scuola..»
« a che scuola vai? »
« Giuseppe Mazzini al Vomero.. »
Lo guardai sorridere ed annuire, indietreggiai appena prima di entrare in giardino chiudere il cancello e entrare in casa sentendo il rumore del suo motorino andare via.

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