Credo che lei..

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« eh lo so, l'ho fatto di nuovo però basta.. »
« non sto facendo e dicendo niente, Ciro.. »
Lo guardai annuire, appena sveglio.
Erano le 17:30 del pomeriggio e lui aveva dormito tutto il tempo, non ero riuscita nemmeno a svegliarlo per farlo venire con me alla premier dell'uscita del mio libro, sapevo quanto fosse stanco anche se ero appena arrabbiata con lui, ma andava bene così.

« Ceniamo insieme stasera? »
« Abbiamo il compleanno di Rosa, Ciro.. »
« Oh cazzo, me ne ero dimenticato.. senza regalo? »
Lo guardai alzando poi lo sguardo indicando con gli occhi sul tavolo, c'era un pacchetto regalo della gioielleria infondo casa nostra, ero andata con Sonia a prenderlo dopo là premier.
« Ma quando sei andata? »
« dopo là premier.. »
« Premier..là premier oh cazzo.. scusa.. »
Lo guardai annuendo appena e poggiai le mani sul tavolo siccome ero seduta già da un bel po a bere il mio latte caldo come mio solito.
« Scusa me ne sono dimenticato.. »
« Tu dimentichi tutto quando passi le notti fuori casa, è sempre così, va bene però, non fa niente »
Lo guardai sospirare appena e annuire mentre si spostò appena facendo la faccia da serio, cosa si aspettava? apri il frigo prendendo della liquore che era in frigo e se ne verso nel bicchiere che aveva appena preso dal mobile, feci una smorfia guardandolo bere tutt'un sorso.

« Ma che cazzo ti prende? »
« Niente.. sono solo un po' stressato.. »
« Per cosa? »
Lo guardai sospirare e poi girare il viso verso il vuoto, riempirsi un'altro bicchiere e il mio sguardo quasi lo fulminò.
« Ieri sono andato in banca per posare dei soldi e in pratica ci mancano 5 mila euro dal conto di famiglia.. »
Alzai subito lo sguardo a lui.
« Mio padre non è stato, Pietro neanche e io nemmeno... ma il prelievo è stato fatto a Via Corso Malta, quello infondo casa nostra.. »
« Perché non dovrebbero dirti di aver prelevato? »
« Non lo so.. ho bisogno di te però.. »
Lo guardai alzando un sopracciglio guardandolo bere il terzo bicchiere di liquore e mi tirai subito su togliendoli la bottiglia col bicchiere dalle mani.
« devi scoprire se Rosa ha dato qualcosa a Milos.. »
« Cosa? Ma perché dubitare di tua sorella? »
« Milos ha chiesto 5 mila euro in contanti ad un nostro conoscente ma questo non glie li ha dati, quindi suppongo l'abbia fatto lei.. »
Annuì appena sospirando guardandolo mentre si appoggiava al tavolo.
« I soldi non ci mancano sicuramente ma dobbiamo pagare i ragazzi che lavorano per noi, pagare l'ultimo carico che sta arrivando e soprattutto tra 11 mesi ci sposiamo.. non voglio distruggere tutto perché qualcuno ruba ciò che è nostro.. »

Deglutì annuendo e poggiai la bottiglia in frigo con il bicchiere nel lavandino e sentì le sue braccia avvolgermi il corpo da dietro, alzai subito il viso girandolo appena a lui e lo guardai con la cosa dell'occhio restando ferma.
« Voglio che sia tutto perfetto.. »
« Ho chiesto a Chiare di disegnare e cucire il mio abito da sposa.. »
« Ma... ci sono Atelier di alto livello che.. »
« non ho bisogno di nessun abito costoso, sarà l'abito dei miei sogni e delle mani umili a ricamarlo con tutto l'amore possibile.. »
Lo guardai mentre fissava le mie labbra e poi i miei occhi, lo vidi annuire e allungare la mano sulla mia guancia scoperta dai miei capelli.
« Sono questi i piccoli dettagli che mi fanno essere fiero della donna che ho scelto al mio fianco, lo giuro.. »
Socchiusi le labbra guardandolo, ma non parlai nemmeno perché le sue labbra finirono sulle mie e alzai subito il viso ricambiando il suo bacio sentendo la sua lingua accarezzare la mia.
Sorrise, alzai subito gli occhi ai suoi e sussurrai a bassa voce:

« La prossima volta che vai al club vengo con te! »
« Non se ne parla proprio.. »
« Perché? Voglio andare a ballare anch'io qualche volte, da quando ti conosco ci sono andata una volta.. »
« Non sono luoghi per te quelli. »
« Non esiste un luogo per me okay? »
Lo guardai sbuffare e annuire appena, mi fece sorridere, scossi la testa allontanandomi appena da lui e afferrai la tazza che finì il latte e girai il viso a lui sentendolo parlare.
« se per i suoi 17 anni ha fatto una mega festa non oso immaginare che combinerà ai suoi 18 »
« Tutte le ragazze della scuola di Rosa vorrebbero essere lei, due fratelli strafighi, piena di soldi e fortunata.. anche se non sanno che lei tanto fortunata non è. »
« Che intendi? »
« Secondo te com'è crescere senza una mamma? »
Guardai Ciro alzare subito lo sguardo e diventare forse più serio quando pronunciai quel nome.
« Sicuramente per te e' difficile ma.. pensa a lei, non ha mai avuto nessuna donna qui in casa che le dicesse consigli su come fare qualsiasi cosa, infatti se non fosse per Chiara qui nessuno sarebbe in grado di accendere una lavatrice o solo lavare dei bicchieri.. so come ci si sente ad avere genitori di merda okay? Quindi tanto fortunati non siete, i soldi che avete non competeranno mai con l'amore che vi manca di entrambi. »

Lo guardai annuire appena e sedersi sullo sgabello avanti al tavolo, restai in silenzio e poi abbassare lo sguardo al tavolo.
« Quand'è stata l'ultima volta che l'hai sentita? »
« Avevo tipo.. 15 anni, adesso ne ho 21.. mi disse che era a lavoro e che sarebbe tornata presto, sono passati quasi sei anni ed io l'aspetto ancora. »
Mi sedetti affianco a lui restando ad ascoltarlo e deglutì appena poggiando la guancia sulla mano retta dal gomito sul tavolo.
« Cosa le diresti se fosse qui? »
« Del perché.. e quanto coraggio aveva avuto a lasciare i suoi bambini.. senza sapere che cosa sarebbe successo.. le chiederei sicuramente dov'è stata tutto questo tempo e forse la guarderei anche un po' con disprezzo.. ma sai quanto io sia una frana ad essere arrabbiato con le donne della mia vita.. con donne intendo te e Rosa e forse anche lei.. quindi se lei mi abbracciasse forse smetterei di essere.. Ciro Ricci e tornerei ad essere Ciro.. un ragazzino uguale agli altri »

Allungai la mano libera sulla sua e accarezzai subito le sue dita stringendole appena prima di notare il suo sorriso e feci la stessa cosa.
« E comunque anche se una parte di me pensa che lei sia in giro per il mondo un'altra parte crede fortemente che lei sia morta stesso la sera che ci ha lasciati, che forse mio nonno paterno non condividendo la cosa che lei avesse infranto il codice di donna da ignoranti come lo chiamano loro, l'abbia ammazzata.. ho cercato per tempo risposte ma dopo la morte di nonno mi sono stancato, ho capito che alla fine stavo cercando invano e dovevo smetterla.. quindi qualsiasi cosa sarà riserverò nel cuore un piccolo spazio per lei, sempre.. »

Amavo quando parlava in questo modo, sembrava tutt'altro ragazzo che conoscessi.. guardai i suoi capelli ricci scombinati e girai il viso facendo per alzarmi.
« E tu? Da quando non senti tua madre? »
« Non nominamela neanche.. »
Ecco, era così strana la vita, c'era chi come Ciro desiderava sua madre più di qualsiasi cosa al mondo e invece c'ero io che non volevo nemmeno  vederla ad un metro di distanza.

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