La tenda rossa.

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Ti fischiano le orecchie eh? domando scusa..
Porgo tutte le mie scuse se non riesci a svolgere un'attività, in preda a quel rumoroso fischiettio nelle tue orecchie.
Colpa mia! Però non biasimarmi, pensa a me..
Che ormai ho smesso di fare qualsiasi cosa senza sentirmi osservata da te.
Sul muretto di Marechiaro ti lascio un posto, preferibilmente a destra come piace a te ogni volta che mi dici che è il tuo "profilo migliore"!
E nel tragitto verso casa.. gesticolo mentre penso, ignorando il fatto che nessuno possa ascoltarmi, nemmeno tu.
Quando mi arrabbio e vado fuori di me, immagino che mi guardi e ti schieri contro i miei comportamenti, come a rimproverarmi.
E allora.. subito mi calmo come se me lo stessi chiedendo tu.
A volte leggo i miei libri o le mille pagine che ti scrivo di nascosto, ad alta voce, con un vocione convinto, come se te li stessi raccontando e, ogni tanto ti cerco tra le righe, soffocando l'impulso di sottolineare le frasi che mi parlano di te! Quando guardo un bel film senza di te, mi piacerebbe parlartene indagando sui tuoi gusti! Se ti piacciono i drammi o le commedie, ma so che tu impassisci per i supereroi. Io lo sai, nemmeno a dirlo, preferisco i primi.
Perciò scusa, scusami tanto se ti fischiano le orecchie, sono io che non ho ancora imparato a estirpare la tua mancanza ogni volta che non ci sei. Sono io che non ho ancora elaborato, forse, la vita che ci aspetta. Scusa, colpa mia.. ma ogni tanto, anche a me fischiano le orecchie, non è che sei tu che mi lasci un posto?

Erano passati due mesi da quando avevo ufficialmente iniziato a fare parte di questa famiglia, da quando ogni cosa nella mia vita era cambiata.
Due settimane fa Ciro aveva compiuto i suoi 18 anni che forse nemmeno avrebbe voluto compiere, c'era stata un enorme festa e cantanti neomelodici di ogni tipo.. una vera festa napoletana intendo.
Molte cose erano adesso sulle sue spalle e ogni giorno notando in lui una crescita e soprattutto un cambiamento enorme persino nei suoi movimenti. Ricordo che la settimana dopo del suo compleanno era tornato a casa quasi impaurito, quasi come se si sentisse in colpa di qualcosa, e l'avevo visto tremare come un qualcosa di inspiegabile.. mi aveva detto che suo fratello Pietro gli aveva dato una pistola e gli urlava di sparare ad un ragazzo della loro età più o meno per diversi motivi.
Ma che non era riuscito a farlo, e quindi l'aveva fatto Pietro avanti ai suoi occhi; e spesso di notte restava sveglio perché sentiva nelle orecchie le urla del ragazzo implorarli di non farlo.
E spesso dovevo lottare anche col suo essere assente, aveva ormai preso il posto del padre mentre Salvatore era partito per non so dove, lasciando ogni cosa nelle mani di un ragazzo di 18 anni, per puro volere.

Ci mancava da casa almeno 10 giorni, era in giro e nemmeno sapevo dove, spesso non tornava neanche la notte, e con i suoi amici andava in giro a fare chissà cosa, e spesso se ne andava anche nei locali, come quella sera, che decisi di uscire con Sonia e Rosa, e non l'avevo neanche avvisato. Tra meno di 15 giorni sarebbe ricominciato il mio ultimo anno di scuola, e dopo avrei fatto ciò che volevo assolutamente fare anche se Ciro sapeva benissimo le mie intenzioni e non le condivideva.

« Rosa ma sei sicura che è qui che vengono? »
« Qui ci vengono tutte le persone che fanno parte di qualche famiglia mafiosa.. ragazze »
Sentì Sonia e Rosa parlare e sospirai appena sistemandomi il vestitino rosso che indossavo a bretelle. Mi guardai attorno e un uomo abbastanza alto muscoloso e grande ci fermò.
« E voi tre? Documento! »
Rosa lo guardò subito in molo modo e gli diede il proprio documento, infatti il buttafuori appena notò il cognome annuì subito.
« Mi raccomando.. »
Rosa annuì e la seguimmo.

C'era gente di ogni tipo, tra cui ragazze che ballavano attorno ad un palo su un palco che c'era li, altro che discoteca, sembrava un bordello.. restai a guardarmi attorno facendo una smorfia quando qualcuno sudato sbattè contro la mia spalla e feci una faccia disgustata.
« Ragazze se ci allontaniamo alle 3 tutte furi okay? »
Urlò Rosa per farsi sentire a causa della musica come se non era nuovo tutto ciò per lei. Anch'io ero già andata a ballare, ma non in questo tipo di discoteche.
E senza nemmeno pensarci due volte tutti e tre ci perdemmo di vista, infatti camminai facendo attenzione a dove mettevo i piedi e notai un tavolo con parecchi ragazzi che facevano le loro solite battutine da maschilisti.

Sospirai appena prendendo un drink quando mi avvicinai al bancone e mi appoggiai allo sgabello guardando nel mio bicchiere.
Avevo così mille domande per me, ma ancora senza una valida risposta , se c'era qualcosa che avevo capito era che la mia vita era un punto interrogativo.
Mi tirai su guardando il barman e urlai per farmi sentire "Dove sono le camere privè?"
Lo guardai allungarsi e dirmi all'orecchio: " la vedi quella tenda rossa? Fatti il giro, dietro! "
Annuì subito ringraziandolo e se Ciro non era nei paraggi doveva essere per forza li, era quello che mi aveva detto Rosa prima di entrare, ma mi aveva anche detto di non andarci nemmeno morta.

Mi avvicinai alla tenda rossa finendo il drink poggiandolo sul un tavolino e feci il giro come mi aveva indicato il ragazzo al bancone.
« Ma c cazz stai ricenn Edo? »
« Ciro, nun a Putimm lascia accussì.. »
Ecco, era lì.. ma prima che potessi parlare lì sentì e mi fermai vicino alla porta socchiusa.
C'era Ciro , Edoardo e due ragazze: una ragazza che aveva il vestitino nero stava abbracciando Edoardo e l'altra seduta sul pavimento con le spalle al muro e i capelli scombinati, il trucco sbavato e fissava i tre impaurita.
« Non.. non dirò niente ve lo giuro.. »
« Chi me lo garantisce? »
« Ciro ti giuro su mia madre.. »
« Non giurare, tengo le palle piene di questi giuramenti. »
Lo guardai sedersi di fronte a lei su una sedia mentre Edo e la ragazza rimasero dietro Ciro mentre quest'ultimo afferrò la canna che potevo percepire l'odore e fumarla.

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