Non toccarla.

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« Non so però mi piacerebbe sapere chi tu sia dei due.. sai, Ciro quello che ho conosciuto io o Ciro che ho visto in queste due settimane.. »
« Mettiamola così.. io sono semplicemente il ragazzo che hai incontrato nei bagni di una festa, quello che quando sta con te pensa solo ed esclusivamente ad essere tranquillo e spensierato. »

Le sue labbra si muovevano in modo perfetto mentre stringeva una sigaretta tra l'indice e il medio, lo guardai sorridendo appena ancora col panino mezzo finito ma che sicuramente non avrei riuscito a finire tutto.
« Tu chi vuoi che io sia? »
« A me non importa chi tu sia.. »
Risposi alla sua domanda mentre avvicinai il mio panino alle sue labbra che lui non porse tempo a mordere.
« Non ne voglio più.. »
« Ma tu non mangi proprio? »
« Si ma.. ho un alimentazione diversa.. »
« Che intendi? »
« Eh.. in pratica mia madre ha una fissazione per le nutrizioniste e siccome faccio danza ho una "dieta" tutta mia.. »
« ma sei seria..? Per questo hai la pancia attaccata con la schiena? »
« In realtà ho palestra due volte a settimane e posso mangiare la pizza soltanto una volta al mese, e mangio di nascosto il Mc ogni settimana con Sonia.. »
Lo guardai con una faccia seria e soffiai una risata, anche se da ridere non c'era proprio, ma se lui non aveva scelta tra la mafia e morte io non avevo scampo ad essere un "chiattillo" "figlia di papà". Era cosi che si diceva no?

« Perché non puoi decidere tu della tua vita? »
« Non e' questo il punto è che.. sono cresciuta con un dottore e un avvocato e per loro la scuola è sacra, la laurea, i buoni modi, l'eleganza.. e soprattutto si aspettano che sposi un ricco sfondando ingegnere o robe così.. »
« E invece a te piace un criminale che ti porta ad un appuntamento con un panino vicino al mare, giusto? »
Chiusi le labbra cercando di non sorridere e scossi la testa guardando il mare, eravamo a Mergellina e avevamo mangiato un panino seduti lì vicino al mare.
« Hey sto aspettando una risposta.. »
« Si okay.. si mi piace il criminale.. ma che poi, non lo sei.. »
« Molto presto lo sarò.. »
Mi sorrise abbassando lo sguardo e feci la stessa cosa prima di sentirlo nuovamente parlare.
Allungai lo sguardo all'orologio che lui aveva sul braccio, 23:20, dovevo essere a casa per le 00:00.

« Vieni andiamo a prendere una granita e ti riporto a casa okay? »
Lo guardai sorridendo e lo seguì nel momento in cui mi porse la mano prima di camminare per il lungomare e arrivare al chioschetto più in là.
« Raffaele.. »
« Oh Cirù che ci fai qua? »
« na passeggiata, ci fai due granite? »
« Ma chi è sta bella uaglion? »
Lo guardai rivolgere lo sguardo a l'uomo che era pronto a fare le granite con un sorriso enorme e poi rivolgere lo sguardo a me.
« Se faccio il bravo è la mia ragazza Rafè.. »
Deglutì appena sentendolo e strinsi la sua mano sentendo un leggero calore alle mie guancia.
« E vedi di fare il bravo che è troppo bella, statt nu poc cuiet, lo so che non è da te ma statt tranquill.. »
Lo sentì ridere e prendere le granite dandone una a me e gli sorrisi come per ringraziarlo.
Dopo che salutò l'uomo ci allontanammo da lì.

« Scusami? Hai appena detto ad un uomo che sono quasi la tua ragazza? Sei serio? Ciro Ricci che si fidanza? »
« Hey guarda che non sono così male eh.. »
Sorrisi scuotendo la testa guardandolo e in realtà camminammo per un bel po perché dopo poco tornammo al suo motorino dove stava guidando da un bel po per non fare tardi nel riportarmi a casa.

Poggiai la guancia sulla sua schiena ma smisi di farlo soltanto quando sentì un clacson di un'altro motorino, mi voltai appena e sentì il corpo di Ciro irrigidirsi e dire qualcosa che non capi a causa del vento.
« stringimi Cora.. »
Mi urló per farsi sentire, deglutì facendo ciò che mi disse e in realtà non capi molto perché iniziò a guidare come un pazzo mentre il motorino dietro di noi ci inseguiva, e la verità era che quando prendemmo un viale sentì degli spari, erano armati.. sentì l'immensa paura e lo strinsi come non mai..
Non duró molto perché l'altro motorino riuscì a raggiungerci tagliando la strada a Ciro e entrambi cademmo dal motorino.

Rimasi distesa sull'asfalto sentendo il braccio bruciare e deglutì appena alzando lo sguardo al cielo blu.
« Coraline.. scappa! »
Mi urlò la voce di Ciro, ma non mi mossi, anzi..
Uno di quelli che era sul motorino si avvicinò al mio corpo facendo in modo che non mi alzassi e l'altro puntò la pistola addosso a Ciro.

« Che vuo fa? Me vuo accir'r? Ti conviene? »
« Statt zitt strunz, nun si propri pat't. »
« Infatti, sono molto peggio quindi vatten. »
« Rincell a quel coglione di tuo padre di dare almeno il 20% dei soldi che avete fatto col carico di mercoledì notte. »

Li sentì parlare ma entrambi i ragazzi avevano il casco e avevano alzato Ciro dalla maglia sbattendolo al muro, gli sanguinava un sopracciglio, potevo vedere tutta la scena mentre il ragazzo col casco al mio fianco teneva il piede sulla mia mano e deglutì sentendo un leggero dolore.

« Fai prima a dirglielo e a fargli dire di sì, se no sappiamo benissimo cosa toccarti adesso. »
Disse uno di loro rivolgendo lo sguardo a me.
« Nun t'azzardá nemmeno a tocc.. »
Gli tiró la pistola sulla bocca e deglutì subito chiudendo gli occhi per non guardare, ma nello stesso momento sentì altri due spari.
Riuscì ad aprire appena gli occhi notando che il ragazzo che aveva picchiato Ciro era disteso sull'asfalto, morto.. mentre l'altro aveva lasciato la mia mano che stava calpestando e aveva iniziato a correre lasciando anche i loro scooter li.
Ciro corse subito verso di me abbassandosi e mi tiró su.

« Stai bene..? Ti sta sanguinando il braccio.. »
« Nono.. sto bene.. »
Sussurrai guardando il suo sopracciglio e le sue labbra sanguinare e girammo entrambi lo sguardo alla sagoma infondo alla strada che si stava avvicinando e sentì le braccia di Ciro avvolgere il mio corpo.
« Cirù ma si proprij Strunz.. »
Lo sentì sospirare di sollievo quando riconobbe la voce e deglutì appena capendo chi fosse, Edo..

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