Colleghi di mia madre.

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« Coraline.. smettila di aspettarlo, non tornerà, non ti chiamerà, sapevi sarebbe successo lui te l'ha sempre detto. »

Sospirai appena ascoltando la voce di Sonia arrivare alle mie orecchie. Si, era vero, mi aveva sempre detto che forse un giorno non sarebbe più tornato da me, ma non dopo sabato sera, dopo che mi aveva detto di essere innamorato, e mi aveva confessato di non voler fare quella vita.
Qualcosa doveva essere successo, e anche se avevo chiesto a Kimberly mi aveva risposto semplicemente "Ciro fa così sempre, scompare e poi ritorna." Ma io non ci credevo, non credevo minimamente alle parole che tutti mi dicevano.
« È il nostro ultimo giorno di scuola questo! »
« Lo so, me lo ricordo.. vado, ci vediamo domani »
« Non usciamo stasera? »
« Ho una cena con i colleghi dei miei genitori! »
La guardai annuire e sospirai appena prendendo lo zaino e entrando in macchina di mia madre che era più in là.

Era stata davvero una giornata pessima, l'estate stava iniziando e non poteva iniziare nei peggior modi. Ma cosa mi aspettavo?
Non lo sentivo da quel sabato sera a casa quando avevamo pitturato tutta la mia camera, e adesso eravamo a venerdì, una settimana dove non l'avevo ne visto e ne sentito, dove non mi aveva più mandato un messaggio, e nemmeno una chiamata come era sua solito fate ogni sera prima di dormire quando non ci vedevamo.

« Hey! Com'è andata l'ultimo giorno di scuola? »
« Tutto apposto! »
« Potresti dirmi qualcosa in più.. »
« Tipo? »
« Non lo so, tipo che non vedevi l'ora finisse, che ti è piaciuto quest'anno.. »
« vuoi sentirti dire cazzate? »
« Coraline! Le parole, moderati! »

Sospirai appena guardandola in malo modo e tornai a guardare fuori dal finestrino come era mio solito fare ogni volta che mamma veniva a prendermi da scuola, e spesso il mio sguardo cadeva sul mio cellulare sperando che si illuminasse e che arrivasse un suo messaggio.
« Questa sera abbiamo la cena, mi raccomando, il vestito è pronto sul tuo letto e per le 19:30 devi essere pronta. »
Disse mia madre rivolgendomi lo sguardo intenta a guidare.
Sospirai appena serrando la mascella pensando che aveva deciso persino cosa dovevo indossare.
Non appena arrivammo a casa mi precipitai in camera mia sotto le urla di mia madre che mi diceva che stava odiando il fatto che non mangiassi a pranzo e che forse per lei mi stessi ingozzando si schifezze a scuola.

Passai la giornata in camera mia cercando in tema ben preciso per il prossimo anno visto che mi sarei diplomata; si era appena finita la scuola e io già pensavo a questo, ma non sapevo più a cosa aggrapparmi per non pensare a lui.
Erano le 18:40 e inizia a prepararmi, apri l'armadio guardando il vestito che mia madre aveva scelto e sospirai appena facendo una smorfia pensando che soltanto lei potesse indossare quel vestito, bianco con dei fiorellini Rossi all'interno.. non che fosse brutto ma non era da me per niente.
-

« Prego accomodatevi pure.. »
Mi guardai attorno restando affianco ai miei genitori, era una villa enorme, c'erano cose oro di ogni tipo.. sembrano quei set di quei film di Gomorra, feci una smorfia tenendo la borsetta sulla mia spalla e sentì mio padre parlare.
« Amore non mi avevo detto che i tuoi colleghi hanno queste case enormi.. »
« In realtà non credo sia sua, e comunque sia ben venga no? »
Sentì i miei genitori parlare e deglutì appena notando con lo sguardo più in là una ragazza con i capelli neri lunghi, occhi che sembrano già aver visto da qualche parte, venne affiancata da un'altro ragazzo e si somigliavano.. forse erano fratelli, un signore sulla cinquantina si avvicinó ai ragazzi facendo segno di farli sedere, aveva in aria da duro, preciso e composto, infatti appena si voltò guardó subito mia madre:

« Alessandra..che piacere vederti! »
« Salvatore! Piacere è tutto mio, grazie per l'invito.. »
Ci fu una veloce presentazione tra tutti e sei e mi guardai attorno sentendo lo sguardo del ragazzo che era vicino a Rosa.. era così che si chiamava, e lui era Pietro.
« Arriva il mio terzo figlio e iniziamo a cenare? »
« Non preoccuparti Salvatore »
Gli rispose mio padre con un sorriso.

« Hey, vieni ti faccio vedere una cosa.. »
Sentì la voce della ragazza rivolgersi a me col suo accento napoletano e le sorrisi appena seguendola fino al giardino.
« Spero ti piacciano le Rose, questa pianta l'ha fatta la mia mamma prima che andasse via.. »
Guardai la pianta con tantissime rosse rosse enormi, sorrisi appena sentendola e deglutì.
« È morta? »
« Eh? Nono.. ha deciso di andarsene »
« Ah.. benissimo.. »
« assai.. »
» Rosa, tuo padre ti cerca, a tavola!  «
Disse una ragazza con i capelli mori, non proprio ragazza, era grandicella di età.
« Si Chiara, arriviamo! »
Le disse Rosa e capì che fosse la loro governante, avevano una governante? Alzai lo sguardo seguendo Rosa fino al tavolo e notai che c'erano più gente di prima ad una tavola lunga, feci per sedermi accanto a Roma ma il mio sguardo si spostò su una persona seduta di fronte..
Mi cadde la borsetta dalle mani e deglutì appena, Ciro.. abbassai subito lo sguardo notando il suo sorriso andare via e non dire una parola.
« Cora, stai più attenta.. scusatela.. »
Deglutì sentendo l'immenso imbarazzo e sussurrai un "scusatemi" sedendomi accanto a Rosa prendendo la borsetta dal pavimento prendendo a cenare con gli altri ma senza fiatare tutta la sera.

« Coraline, giusto? Che scuola frequenti? »
« Mazzini.. »
« Ah si? Anche mio figlio Ciro andava li qualche mese fa! Vero? »
Disse l'evidente ormai padre di Ciro rivolgendo lo sguardo a lui avendo un si con la testa.

Non riuscivo a capire cosa c'entrasse mia madre con tutto questo, questa famiglia era una famiglia di mafiosi e la conoscevano tutti, impossibile che mia madre non sapesse.

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