« Nessuno »
« Ma io ho visto che sei scesa dall'auto di un ragazzo. »
« Pietro non sono problemi tuoi. »
« Cora.. »
Lo guardai subito diventando seria e poggiai le mani sul tavolo aspettando che parlasse guardandolo avvicinarsi a me in modo serio.
« Se c'è qualcosa che questa famiglia non sopporta e' il rispetto, e tu vedi di non mancare di rispetto a mio fratello. »
Lo guardai deglutendo restando con lo sguardo nei suoi occhi.
« mi stai minacciando Pietro? »
« no, prendilo come un avviso. »
« Voi stessi mi avete insegnato che il rispetto porta rispetto no? Quindi di' a tuo fratello che inizia a farlo lui. »
« Ma iss è omm, può fare quello che vuole.. »
« Ancora con queste cazzate? Ma quanto siete ignoranti? »
Eravamo troppo vicini, forse entrambi con aria da sfida, e nessuno dei due si stava guardando in buon modo.« Oh, ma che sta succerenn ca? »
Pietro si allontanò subito senza togliere lo sguardo dai miei occhi e io feci la stessa cosa sotto la voce di Ciro che si infilava la giacca di pelle a chiodo nera
« Vir e sisitmà nu poc a sta uaglion si adda addivintá mugliert. »
« Non sono il cane di nessuno. »
« Te sta zitt! »
« Oh oh, ma cre? Ma c cazz vat mis ngap? »
Urlò Ciro guardando male suo fratello e poi me, scossi la testa facendo un sorriso ironico.
« Cora, non ti azzardare, o rispett lo sai.. »
« Lui mi ricatta e io devo avere rispetto.. »
« Rincell pecchè tagg ricattat! »
Lo guardai e senza problemi girai il viso a lui.
« Joseph il cugino di Linda quello della sera di Natale, mi ha dato un passaggio fino e qui. »Pietro mi guardò con aria schifata, come se già avessi messo le corna a suo fratello o qualcosa del genere, infatti se ne andò al piano di sopra mentre girai il viso a Ciro cercando di capire che intenzione avesse.
« E da quando ti fai dare passaggi? »
« Da quando il mio fidanzato e' inesistente »
« Coraline.. chiamavi Mauro.. »
« E' quello il punto, avrei dovuto chiamare te, o saresti dovuto essere lì ma invece come sempre non ci sei. Tu non ci sei mai quando si tratta di me, o di noi due. »
« Me rutt o cazz Cora!! » urlò sbattendo la mano sul tavolo e sussultai rimanendo in silenzio per qualche istante prima di alzare il viso a lui.
« Federica non ti rompe il cazzo eh? »
Guardai il suo sguardo cambiare subito e lo guardai capendo se centrava qualcosa questa con lui dopo la galera. Strinsi subito le braccia al petto rimanendo seria con lo sguardo forse.. deluso, nel momento in cui abbassò lo sguardo.« Lavora solo per me! »
« Si, tanto da sognartela pure la notte? »
« Cosa? »
« Ciro, ci manca solo che mentre scopiamo la chiami.. e io sicuramente non so se ti da più di ciò che provo a darti io.. ma.. »
« Cora basta.. »Abbassai lo sguardo al mio anello che lui mi aveva regalato la sera di Natale con le fedine e deglutì appena, forse stavo facendo la cazzata del secolo o forse no, forse stavo mandando quattro anni della mia vita a puttane, forse avevamo bisogno soltanto di allontanarci ma l'istinto tolse la fedina e l'anello dal mio anulare e le poggiai sul tavolo guardando la sua faccia.
« Cora, ma c cazz stai facenn.. »
« Riesco a vivere anche senza di te.. »
« per favore Coraline.. rimettili.. »
« Cosa cambia tenerli o meno? »
« Mancano almeno tre mesi al nostro matrimonio.. »
« Ciro, vuoi sposarmi perché mi ami o perché me l'hai promesso? »
Guardai i suoi occhi guardare gli anelli sul tavolo e prenderle con le sue dita, guardarmi per qualche istante forse mettendo a fuoco il gesto che avevo appena fatto. Ma non rispose alla mia domanda, non lo fece, se ne restò in silenzio.Annuì appena pensando che il silenzio fosse una risposta, che forse alla fine tutto ciò lo desideravo soltanto io, e che la più grande paura che qualcuna potesse riuscire ad essere meglio di me in qualsiasi cosa con lui si fosse avverata..
e po pensai a quanto amore avevo messo in ogni cosa che facevo per lui, delle notti insonni, delle parole, migliaia e centinaia di parole che avevo scritto per lui, delle canzoni che ascoltavo pensando Lui.. pensai a ogni volta che provavo a salvargli il culo, alla lontananza all'avvicinarsi ancora, la verità era che Ciro non sapeva ancora cosa voleva, forse avevamo soltanto accelerato le cose, tutto così velocemente eppure.. l'avevamo fatto perché c'è lo sentivamo nel profondo.
Ma la domanda era: forse sentivo solo io quelle cose?« Non.. non lasciarmi di nuovo per favore.. »
« Io non ti ho mai lasciato Ciro.. sei sempre stato tu ad allontanarti da me ogni volta.. »
« Io avrò pure sbagliato e continuo a farlo, ma io ti amo e amo tutto di te.. »
« Questo non basta.. »
« Sto provando ad essere migliore per te.. »
« Non lo stai facendo, e non devi farlo per me.. »
« Io non ci riesco.. »
« E mi odio nel profondo del mio cuore per non esserti stata d'aiuto, forse non mi perdonerò mai di non essere riuscita a cambiarti, ma la verità è che io non voglio che tu cambi.. perché io sono innamorata di te e voglio che tu sia tu.. »
« Io sono questo.. »
« Ciro è quello che fuori alla scuola mi tirava ovunque pur di baciarmi di nascosto.. quello che quando saltava la scuola alle 13:00 era sempre lì, sotto all'albero più grande del cortile col suo SH bianco, quello che anche se diceva che non gli piaceva studiare aprivi i libri insieme a me.. »
« Io non sono quello Cora.. »
« Allora credo di essermi fatta un idea sbagliata di te. »Indietreggiai appena girando il viso notando che sulla soglia della porta c'era Rosa, la scansai appena trattenendo gli occhi lucidi e alzai le spalle come per dirgli "Scusa, ci ho provato" afferrai la giacca prendendo il telefono lasciando casa.
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Una proposta da farti.
FanfictionƑorte come la morte è l'amore Quindi perché dici di amarmi se l'unica cosa che fai è distruggermi?