Non si sta bene senza te.

1.3K 33 2
                                    

Ogni giorno era diverso, ogni giorno era faticoso e per quanto provassi a concentrarmi sullo studio non era facile. Qui le cose a casa Ricci anche avendo Pietro non erano facili, lui era sempre in giro per Napoli ad occuparsi delle cose che doveva fare Ciro e a casa arrivano diverse persone e io cercavo di tenere Rosa sempre fuori da queste cose, troppo piccola per iniziare, non che io fossi grande mi spiego.. ma stavo facendo solo ciò che mi aveva chiesto di fare Ciro, di prendermi cura di lei anche se la sua mancanza si sentiva così dannatamente tanto, e il non poterlo vedere non mi aiutava affatto.
Non lo sentivo da piu di due giorni ed era strano perché lui mi mandava sempre le sue solite leggere, e li che avevo scoperto quanto fosse bravo a scrivere.. e spesso andavo fuori all'edificio e riuscivo a sentire solo la sua voce, ma mai riuscivo a vedere il suo volto.

« Mi scusi, c'è qualcosa per me? »
« Si, tenga signorina.. »

Ero di ritorno da scuola e reggendo le chiavi di casa in una mano afferrai ciò che mi porse il postino, gli sorrisi e apri la porta di casa lasciando entrare prima Rosa.
In quel mese ero riuscita ad inscrivermi a scuola guida visto che tra meno di un mese avrei compiuto 18 anni.
Desideravo così tanto diventare maggiorenne non perché volevo crescere, ma perché volevo vederlo, volevo correre da lui e avrei parlato sicuramente con il suo avvocato non appena potevo.
« Hey, ti sta cadendo la bava vedi.. »
« Che simpatici.. »
Sorrisi in modo ironico guardando Pietro già seduto a tavola mentre Io e Rosa ci liberavamo dagli zaini, si, perché tornavamo insieme da scuola con Mauro il nostro autista, quello che Pietro aveva deciso che doveva stare con noi h24.

Poggiai la lettera sul tavolo sedendomi di fronte a Rosa e alzai subito lo sguardo sentendo la voce:
« Ragazze, qui le cose si stanno facendo serie ok? Papà non è riuscito a scendere perché ci sono le frontiere pieni di merda.. »
E con merda intendeva "polizia", lo guardai sospirando appena e portai la forchetta in bocca.
« Quindi dobbiamo unire le nostre forze e far uscire Ciro da lì dentro, io mi occuperò di fuori e degli affari.. mh? Abbiamo già due avvocati migliori per lui, ma ci serve.. tua mamma »
Poggiai subito la forchetta nel piatto e deglutì appena, no, non sarei andata da lei a chiedergli aiuto quando era da quasi un anno che non sapevo un cazzo e nemmeno come stava.
« Io non posso chied.. »
« Lo stai facendo per Ciro non per te.. »
Rimasi in silenzio e abbassai subito lo sguardo, annuì appena e lo guardai annuire.
« Non so se l'avete saputo ma Linda la fidanzata di Chicco è incinta! »
Alzai subito lo sguardo a Pietro e poi spostai lo sguardo su Rosa, lei abbassó subito lo sguardo e pensai a ciò di cui mi aveva informato o meglio confidato.. era sempre stata innamorata di lui.
« Cre nun sit cuntent? »
Entrambe annuimmo e guardai subito dopo Pietro finire di mangiare, alzarsi ed andare via.

Era tutto così diverso, persino mangiare a tavola ormai era scontato, quando c'era Ciro a tavola ridevamo come pazzi perché faceva stronzate di ogni tipo, e.. ogni cosa non sembrava più la stessa
« Vado in camera mia a studiare.. »
La guardai annuendo subito e rimasi da sola vicino alla tavola ancora apparecchiata, mentre Chiara mi chiese il permesso di sparecchiare e gli annuí con la testa.
Spostai gli occhi sulla lettera che apri e iniziai a leggere, mi chiedeva come si stesse senza di lui, una vera merda.
Senti gli occhi pizzicare e sospirai appena legando i miei capelli in una cosa di cavallo bassa prima di alzarmi dalla tavola prendere il mio zaino che avevo messo in salone e correre in camera nostra, nella camera dove mi rifugiavo per sentirlo al mio fianco ogni volta che sentivo la sua mancanza.
Afferrai il foglio dal mio zaino e la penna e mi appoggiai al tavolino che avevamo fuori al balcone.

- Non si sta bene senza di te. Ogni cosa qui sembra non avere senso, non si vive senza te Ciro. Mi manchi, mi mancano persino le nostre litigate. Qui a tavola non riusciamo neanche a stare dieci minuti in più, e spesso ceniamo divisi.
Mi manchi, ma riesco a prendermi cura di ciò che mi hai donato, mi manchi ma riesco ad andare avanti soltanto per far sì che tu esca da lì.
So che non è ingiusto, ma è ingiusto il fatto che debba vivere mezza vita senza di te.
Mi manchi, mi manda fare ogni cosa con te e si mi manca la tua risata, il tuo essere, mi manca il tuo profumo che ogni giorno annuso al lato del nostro letto dove dormi tu, ma Chiara oggi ha cambiato le lenzuola e sento che quel profumo sta andando via, così spesso indosso i tuoi vestiti per sentirti più vicino.
Le giornate a scuola sono così faticose, per arrivare al diploma non pensavo fosse così faticoso, ma ci sto riuscendo, devo farcela anche per noi due.. e poi, voglio diventare avvocato, così ogni volta che mi capita qualcosa posso aiutarti.
So che adesso dirai di no perché non è il mio sogno ma.. non mi importa, farò sempre di testa mia. Mi manchi, mi manchi come l'aria, mi manchi come quando il Napoli non gioca ad agosto e tu sei sempre arrabbiato.. si okay, sto cercando di essere solo un po' meno malinconia ma non ci riesco, Mi manchi e non smetterai mai di mancarmi, perché ogni cosa parla di te, Ti Amo.
X la tua Cora. -

Chiusi la lettera, presi il mio cellulare cercando il numero che Ciro mi aveva detto di chiamare per qualsiasi cosa e gli mandai un messaggio "Puoi venire?" Era un ragazzino che era ai comandi della famiglia Ricci, non volevo approfittare ma.. era l'unico modo per essere più vicino a Ciro.
infilai la giacca e presi la borsa mettendola sulla spalla e uscì di casa, mi guardai attorno e me ne fregai che ad accompagnarmi non fu Mauro.
Uscì di casa guardandomi attorno e aspettai il ragazzo che appena si avvicinò lo guardai scendere dal motorino.
« Signorì che succede? »
« Niente, puoi portarmi questa a Ciro? »
« Vabbene.. »
Mi sorrise e annuì appena sorridendogli a mia volta guardandolo andare via e tornai in casa.

Una proposta da farti. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora