Resti?

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18:30, un gran casino, un enorme casino.

Mi tirai su dal letto e sbadigliai appena poggiando le mani sul viso spostando i capelli e infiali il maglione di Ciro, mi affacciai al bancone e notai che era quest'ultimo con i suoi amici fuori al cancello di casa, lui era poggiato al suo motorino e i suoi amici erano attorno a lui mentre lo prendevano in giro del fatto che adesso era un uomo e che stava mettendo su famiglia.
Dimenticavo, gli avevo detto si sì, tra meno di due mesi ci saremmo sposati, infondo eravamo ancora in tempo.

Il giorno dopo che scoprì' della gravidanza andammo insieme dal ginecologo e infatti un mini fagiolino era lì, si vedeva già ma era minuscolo, per l'esattezza quasi due mesi, credo di averlo concepito con lui prima che succedesse tutto quel casino perché si, ci trovavamo con i conti, lo sapevano tutti, ma per il semplice fatto che Rosa non vedeva l'ora e l'aveva spifferato ovunque, gli unici a non sapere niente erano i miei genitori, mio fratello gli avevamo fatto una videochiamata insieme a Kim e avevano dato i numeri, anche perché Kim ancora non aveva avuto bambini e mi dispiace anche dirglielo.

Andai giù guardando Rosa con i libri sul tavolo e sua madre seduta di fronte mentre mangiava dei salatini con marmellata, alzai lo sguardo facendo una smorfia di disgusto. Andavamo d'accordo tutti e tre, Angela non era male, anzi, ci dava spesso consigli, stava cercando soltanto di riprendere i rapporti con i suoi figli, era lì da noi da almeno 5 giorni e tra meno di due sarebbe tornata via, anche se Pietro le aveva detto che voleva che tornasse a Napoli.
Le cose stavano andando bene alla fine, nella mattinata avevamo chiamato anche Salvatore il papà di Ciro, aveva specificato che avrebbe preferito dopo il matrimonio ma che era flicissimo che la "discendenza" dei Ricci avrebbe continuato, anche se Ciro sapeva perfettamente che mio figlio non avrebbe fatto la loro stessa fine, per questo anche speravo in una bambina.

« Ue, tu sei incinta ne vuoi uno? »
« Angela ma i salatini con la marmellata fanno schifo.. »
« Tu per questo sei così magra perché non ti piace niente, se stai con me un mese ti faccio tornare a casa con kg in più, giuro. »
« Allora se fossi in te non ci stare con lei.. »

Soffiai una risata guardando Rosa ridere e mi sedetti affianco ad Angela spingendo la cannuccia nel latte e cioccolato per berlo in quei cofanetti come quelli del succo di frutta, li Chiara quando andava a fare la spesa prendeva quei cioccolato e latte solo per me, perché diceva che non bevendo caffè almeno l'avrei bevuto così e soprattutto mi faceva bene visto che c'era il latte.
Anche se di nascosto io li condividevo con Rosa visto che Chiara avrebbe urlato "Sono per Cora, questa già non mangia".
Sorrisi pensandoci e abbassai gli occhi al mio cellulare leggendo il messaggio di Sonia.
- Non vedo l'ora di vederti, sabato perché non andiamo tutti a mangiare una pizza? -
Le risposi che andava bene e che avrei fatto sapere la sera visto che dovevo parlarne con Ciro.

Alzai subito lo testa guardando quest'ultimo, Edo e Pietro entrare dalla porta dell'entrata e con loro c'era una ragazza, bionda, alta quanto me forse, occhi scuri e labbra a canotto?!
« Oh che state facendo tutte e tre?? »
« Non vedi? Mamma mangia, Cora beve e io studio. » rispose rosa a Pietro
Girai la testa sentendo le braccia di Ciro avvolgere il mio corpo da dietro e sorrisi appena avvicinando la cannuccia alle sue labbra, anche lui amava quel latte, però non li beveva perché voleva che almeno quelli li bevessi io.
Lo guardai mentre succhió appena la cannuccia e gli lasciai un bacio sulla guancia sentendolo parlare mentre la sua mano accarezzò la mia pancia ancora inesistente.
« Mà, ma non puoi prolungarti fino al nostro matrimonio? »
In realtà sua madre si Stupì, non era da Ciro rivolgere così la parola, gli sorrisi subito e la guardai sorridere.
« Per papà non preoccuparti, ci pensiamo noi.. e comunque lei è Yara la mia ragazza.. »
Girai lo sguardo alla ragazza che sorrise e ricambiai appena guardandolo Rosa farle un occhiataccia, trattenni la risata e sentì la madre.
« Ragazzi.. vabbene, resterò ma solo per voi.. »
Guardai i tre e fratelli sorridere e sorrisi sentendo Edoardo.

« Ue io me ne vado.. »
« Non ti annoia stare a casa da solo adesso che non c'è Kim? » chiese Rosa
« In realtà sto stando a casa con Linda.. »
Tutti lo guardammo come per dire "allora?"
« Ci stiamo provando.. »
« Ma non dovete farlo per Il bambino Edo »
« No signora Angela, io credo di volerle davvero bene.. »
« Tu la devi amare non voler bene, e comunque fai il bravo.. »
« Oi mà, ma cadda fa chist che è un donnaiolo! »
« ciro.. va a cacà.. mi scusi signora.. »
Procuro' una risata di tutti e dopo poco andò via.

Era strano, essere lì tutti insieme, stare bene, e soprattutto adesso mi sentivo realizzata, un inizio.

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