Joseph.

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« Io così non c'è la faccio.. »
« Tessa.. »
« Non mi hai amato abbastanza da lottare per me, ogni volta dopo un po' ti sei arreso.. »
« Ci ho provato, cazzo io ci ho provato, lo sai.. »
« Mi dispiace di non averti guarito.. »
« Anche a me.. »

Girai subito lo sguardo asciugando le lacrime mentre sentivo Sonia stesa sull'altro divano di casa sua piangere a dirotto, quel film, After, era così straziante in certe parti, e sembrava rivedere un po' me e lui.. a quanto stessi fallendo, a quanto ci stavamo prosciugando come un non so cosa, e odiavo tutto ciò.
Asciugai subito le lacrime, non era da me piangere per un film, infatti sentì Sonia mettere pausa.
« Prendiamoci una pausa prima che cadremo in depressione totale per un film.. »
Annuì appena soffiando una risata tenendo tra le mani la tazza col the che poggiai sul tavolino.
Avevamo cenato insieme come i vecchi tempi, con una pizza, Michele il suo fidanzato era a lavoro, o meglio lavorava sulle navi e quindi spesso lei tornava dai suoi genitori perché convivevano da più o meno 5/6 mesi.

« Cora stai bene? »
Mi chiese subito rivolgendomi lo sguardo.
Annuì appena ma lei non contenta si avvicinò subito sedendosi al mio fianco poggiando le mani sulle mie facendomi alzare il viso, non vi dico nemmeno che provai a nascondere le lacrime perché non ci riuscì.
« Che sta succedendo? »
« Io non lo so.. ancora devo sposarmi e sembra che già stia andando tutto a puttane.. »
« Hey.. ma perché dici così.. ? »
« Perché anche se so che mi ama alla follia, so anche nel profondo del mio cuore che c'è qualcosa che lui non mi dice.. »
« E quale sarebbe questa cosa? »
« C'è qualcun'altra Sonia.. »
« Non ci credo neanche morta, Ciro non ti tradirebbe mai.. »
La guardai deglutendo socchiudendo le labbra asciugando le lacrime e annuì appena girando il viso al vuoto.
« E se ti dicessi che è così..? »
« Cosa ne sai? »
« Lui ha spesso incubi di notte da un paio di mesi, e l'altra notte mentre parlava nel sonno continuava a dire cose senza senso.. finché non disse un nome.. Federica.. »
« Cosa? Federica? »
« L'amica di Teresa, quella che stava in galera con loro al padiglione femminile.. »
Sentì il sospiro di Sonia e girai lo sguardo mordendomi le labbra pensando che forse non era solo immaginazione mia, che forse qualcosa c'era, passai le mani sul viso alzandomi dal divano e mormorai.
« Vado dai, ti prego non dirlo a nessuno.. »
« Non parlerò con nessuno ma tu promettimi che ti riguarderai un po', sei dimagrita un botto »
« Sonia.. »
La guardai rivolgermi lo sguardo e sentì i miei occhi riempirsi ancora una volta di lacrime
« Ho paura di non potergli dare figli.. »
« Ma che cazzo dici Coraline.. »
« Sono mesi che lui ci prova anche se lo nasconde, ma non succede mai e sono andata dal ginecologo questa mattina dopo esser andata a casa e mi ha dato delle vitamine di merda che neanche prenderò.. »
« Ma lui cosa ti ha detto?? »
« Che le mie ovaie sono pigre ma che devo stare tranquilla.. »
« E di cosa ti preoccupi allora? »
« Lo sai meglio di me com'è fatta una famiglia mafiosa, Sonia.. »

La guardai abbassare lo sguardo e passando la manica della felpa sugli occhi presi la borsa e la giacca che non misi guardandola.
Spesso tornavamo quelle ragazzine di una volta che si confidavano ogni cosa, era bello tornare a quei tempi, a quando lei mi diceva di stare alla larga da Ciro, erano passati quasi quattro lunghi anni e io lontana da lui ancora non ci sapevo sta.
-

Lasciai casa di Sonia e andai nel solito minimarket che andavo per comprare qualcosa visto che non mi trovavo uscire senza comprare.
Sentì il cellulare e alzai subito il viso prendendolo dalla tasca facendo la fila alla cassa.
- Coco non ti vedo da ieri sera, ma dove sei, mi manchi devo raccontarti delle cose! -
Rosa, deglutì appena e non le risposi nemmeno, non apri neanche il messaggio lo lessi dalle notifiche, girai lo sguardo sentendo una mano sulla mia spalla e deglutì appena.
« Hey.. se non cammini la cassa rimarrà bloccata a vita.. e io vorrei tornare a lavoro »
Un ragazzo, forse un po' più grandicello di me, mulatto, cazzo ma lui era il cugino di Kimberly quello con gli occhi verdi, Joseph.
« Coraline?? »
« Joseph.. »
« Ma che ci fai qui? »
« Ci vivo a Napoli eh..? »
« No intendo, di solito non ti vedo mai in giro »
« Pensavo tu saresti tornato in America.. »
« un mio amico mi ha dato un lavoro pazzesco »
« ci vuole coraggio a lasciare l'America per Napoli.. »
Aspettai che pagasse le sue cose e uscì insieme a lui dal market camminando a passo lento per la strada.
« Davvero è strano vederti.. anche senza, il tuo ragazzo strano.. »
« Strano? »
« Si intendo.. lui e l'altro ragazzo parlavano solo di Mafia a Natale.. e mi guardava malissimo »
Deglutì appena capendo che forse non aveva capito chi fosse Ciro, annuì leggermente e gli sorrisi.
« No ma non è vero.. lui è simpatico »
« Ti serve un passaggio? »
« No chiamerò un taxi tranquillo »
« Insisto se non sali mi offendo.. »
Alzai le spalle sospirando appena entrando dopo di lui nella sua Smart nera opaca e tutto il tragitto parlammo della sua scelta di restare qui a Napoli, mi disse che sapeva del mio libro e che l'aveva letto tutto, ma che non mi aveva mai contattato sempre per il famoso "sguardo" di Ciro, faceva così tanta paura?
-

Usci dall'auto ma sentì la sua mano afferrare il mio braccio e lo guardai subito.
« Senti, io domani ho una festa al locale Horus, ti andrebbe di venire? »
« All'Horus?? »
« Si, se ti va per le 23:15 inizia.. »
Deglutì appena sorridendo e annuì salutandolo con la mano e apri il cancello entrando soltanto quando lo vidi andare via.

« Chi cazz è chill? »
Deglutì subito alzando lo sguardo e poggiai la borsa della spesa sul tavolo.

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