IO SONO.

11.3K 85 3
                                    

Non riesco a dormire di notte da non so quanto ormai, è un problema che hanno in molti, ma che non viene preso abbastanza in considerazione...
Stai li che dici "tanto riesco a addormentarmi" ma appena chiudi gli occhi nella testa incomincia l'orchestra.
" Pensare troppo fa male " si ma perché succede di più quando magari si dovrebbe dormire? Magari è la notte e il silenzio visto che dormono tutti tranne te, magari è questo che ti porta a pensare mentre magari ti fanno compagnia i cani e i pipistrelli, anche perché alla fine chi ti dovrebbe far compagnia alle 4 passate di notte.

Tirai un sospiro profondo e ascoltai il vecchio cantare con tutto il suo cuore: "Io sono, io sono, io sono".
Mi alzai dalla panchina afferrando il mio zaino color verde militare e portai il cellulare nella tasca destra salendo sul motorino che avevo proprio accanto alla panchina.

Riuscirò mai a placare la mia inquietudine, i dubbi su me stesso, il mio insaziabile desiderio d'ignoto? Perché io sono di quelli che sempre, nel profondo, hanno l'impressione di sentire il mormorio di una fonte nascosta.

-

« Oh Ciro.. ma sei uscito adesso da scuola.. aspetta non dirmi che hai di nuovo saltato la scuola.. -»
« Chiara non iniziare.. »
« Sei al quarto superiore e non capisco perché non vuoi farti il penultimo anno tranquillo! »
« Perché a me non me ne frega un cazzo di questi libri di merda! »
« si invece! O non saresti dove sei ora.. »
« Chiara mi hanno promosso soltanto perché papà paga i professori.. »

La guardai smettere di parlare e buttai lo zaino sul divano in salotto tornando in cucina e sedendomi a tavola notando che ero da solo.

« Dove sono gli altri? »
« Tuo padre è uscito dopo di te, tua sorella da vostra cugina Eleonora e tuo fratello con tuo padre! »
« E quindi devo mangiare da solo? »
« Si! Ti ho già preparato la past.. »
« Non ho fame Chià, grazie mille. »

Da quando mia madre era scomparsa dal nulla casa non sembrava più la stessa, noi soprattutto non sembrano più gli stessi.
Se ve lo stesse chiedendo.. mio padre era ciò che io odiavo ma anche ciò che lui sperava io diventassi, il suo erede.. quello che quando morirà lui avrà tutta Napoli tra le mani, si, un mafioso.
La verità era che io non avevo mai imputato nemmeno una pistola, e non l'avrei fatto assolutamente.
Guardai Chiara la governante di casa e restai a fissarla per qualche istante prima di ritirarmi in camera mia e chiudere la porta alle spalle togliendomi le scarpe, mi liberai della t-shirt azzurra e mi buttai a peso morto sul letto prendendo il cellulare tra le mani.

La verità era che noi sapevamo infondo dov'era mia madre, forse era semplicemente scappata perché lei non amava questa vita, e dopo 30'anni non credo che reggeva più "gli affari" di mio padre, con la paura di perdere ogni membro della sua famiglia. Avevo provato più volte a mandarle messaggi a chiamarla ma niente, aveva sicuramente buttato scheda e anche cellulare.
Qui, a Napoli ci conoscevano tutti, e sicuramente lei era andata via da Napoli.
Passai le mani sul viso sbadigliando appena pensando alla litigata che avevo fatto col Prof Esposito, un tipo abbastanza strano che voleva a tutti i costi che mi mettessi a correre per tutta la palestra, che idiota.

Guardai diverse chat e notai che Edoardo, il mio migliore amico, mi aveva mandato più o meno 4 messaggi, e non ne avevo risposto neanche ad uno. Una delle mie tante giornate NO che stavo passando da 8 mesi a questa parte, dal giorno in cui l'unica cosa bella della mia vita aveva lasciato ogni cosa decidendo di lasciare anche me, qui.
Notai diverse chat con diverse ragazze, si, su questo ero davvero una merda, promettevo e ripromettevo a tutte le stesse cose. Ma la verità erano che tutte mi annoiavano, non c'era mai stata una ragazza che mi aveva fatto innamorare sul serio, forse semplicemente ero io quello sbagliato?! Visto che la maggior parte mi vedeva come "il figlio del boss Ricci" ma non credo perché era proprio quello il motivo per il quale riuscivo a portamele a letto.. anche se non ne andavo fiero, ma sembrava che su questo ero davvero bravo. Infondo non che me la tiri, ma sono davvero un bel ragazzo.

" Ciro, ma t vuó movr o no? Ti sto contattando da stamattina, ma c fin e fatt? "
Contorsi il naso facendo una smorfia sentendo il vocale di Edoardo che in preda ad uno dei suoi attacchi mi chiedeva dov'ero.. odiavo quando si preoccupava. Ero abbastanza grande da badare a me stesso, e poi qui nessuno poteva farmi niente.

Edoardo era il mio opposto, aveva già avuto a che fare con mio padre, aveva già le mani sporche di sangue e aveva i suoi bei soldi facili e sporchi nella tasca.. aveva provato anche "l'adrenalina" come la chiamava lui della galera, ma per solo 6 mesi.
Anch'io sapevo fare tutte quelle cose, mio padre al mio 16esimo compleanno mi aveva regalato una Calibro38 e mi aveva fatto sparare un uccello, e ricordo di non aver mangiato per una settimana.. mio fratello era l'opposto, come Edoardo.. noi qui eravamo stati "addestrati" per diventare persone di camorra.
E io desideravo tutt'altro.

Io non so ancora chi sono, però sto cercando di capirlo, anche se infondo so chi sono, ma non sono libero di sicuro.

Una proposta da farti. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora