Benedico la mia vita.

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« È troppo bella la principessa di papà.. »

Guardai Ciro torturare il viso di Faith mentre lei cercava in tutti i modi di non farsi toccare siccome gli andava fastidio la ricrescita di barba che aveva sul viso.
Eravamo a casa da tre giorni,
Stavo bene, stavamo bene, Faith era in salute, era aumentata anche di peso almeno 700gm in più, e io stavo cercando di riprendermi da un Cesario visto che avevo i punti.

Se mi avessero detto ciò un paio di giorni fa prima che nascesse Faith, sicuramente avrei preferito un parto normale, però era andata così e andava bene lo stesso, i dolori erano un po' più frequenti ma andava comunque bene.

Faith era la fotocopia di Ciro, una mini lui, aveva soltanto il mio naso e sembrava avesse gli occhi grigi, speravo con tutta me stessa che si sarebbero schiariti, ma per il resto bastava guardarla da lontano per capire a chi fosse figlia.
« L'hai fatta con lo stampino? »
Mi chiese Alessandra la mamma di Ciro quando al ritorno a casa Rosa aveva organizzato una piccola festa di benvenuto.
Ciro era proprio perso, innamorato pazzo, aveva gli occhi così raggianti e sembrava rinato.
Suo padre era così strano in quei giorni, l'avevamo visto persino con Faith in braccio e ricordo che la mattina del ritorno a casa era venuto anche lui con Alessandra per venire a prendere me e Ciro dalla clinica, però stavolta aveva guidato Ciro.
Erano tutti così presi, la prima nipotina Ricci.

« Come ti senti tu? »
« Sto bene Ale, davvero.. »
« però stai attenta okay? Hai i punti.. »
Sorrisi guardandola preoccuparsi per me.

Fu una giornata così intesta che credo di non essere mai stata così felice in vita mia.
Erano le 22:30 e avevo appena finito di allattare Faith, l'avevo data a Ciro ed ero riuscita a farmi una doccia.

Appena finì' asciugai i capelli e una volta pronta uscì dal bagno fermandomi sulla soglia della porta guardando Ciro cercare di farla dormire.
« Dai piccolo esserino, papà ha davvero tanto sonno e la mamma è stanca.. che ne dici di dormire? »
Sorrisi subito guardandolo parlare con lei mentre lei rimase ferma sorridendo subito quando lui inizio' a parlare.
« Oh no, smettila di sorridere che poi non dormiamo più perché papà è innamorato di te e non riuscirà a farti dormire.. dai occhioni blu.. »
Sorrisi scuotendo la testa. Sembrava essere nato proprio per quello, per essere papà di quella meravigliosa bambina che Dio aveva donato nella nostra vita.

Non li disturbai, tornai in bagno e ne approfittai per stirarmi i capelli anche se mi era difficile visto che non riuscivo ad alzare tanto le braccia a causa dei punti.
Alzai subito la testa sentendo la voce:
« Hai bisogno di aiuto? »
Sorrisi subito guardandolo e socchiusi le labbra.
« tu non sai stirarmi i capelli.. »
« lo so.. ma hai bisogno di aiuto.. »
Girai il viso a lui posando la piastra e il suo corpo aderì al mio mentre le sue mani toccarono i miei fianchi coperti da una t-shirt nera larga.
Lo guardai abbassare la testa e poggiarla sulla mia fronte sospirando appena.
« Ho avuto così tanta paura di perderti.. »
Sorrisi appena guardandolo e allungai la mano dietro la sua nuca accarezzandola appena.
« Ti amo.. » mi sussurrò
« Ti amo..  » gli sussurrai
Poggió le labbra sulle mie e mi beai di quel bacio che davvero sembrava non poterne fare a meno.
Eravamo da soli, dopo tempo, mentre le labbra di staccarsi non ne avevamo proprio invenzione.

Stavo per rimetterci la pelle per far nascere questo spettacolo, ma l'avrei persa la vita pur di mettere al mondo un dono così perfetto.
Perché sapevo che da quel momento in poi avrei avuto con me sempre la mia bambina, la mia migliore amica, il mio tutto, il nostro tutto.
L'amore della mia famiglia mi rendeva così felice e Ciro sembrava un'altra persona, un uomo,
Un uomo migliore, quell'uomo che mi aveva sempre promesso di restare al mio fianco.. ma che quando lo guardavo negli occhi riuscivo a vedere lui, le sue tute, il suo SH bianco, il suo zaino verde militare e i suoi ricci, fuori scuola, ad aspettare che uscissi dopo di lui da scuola per correre al Mc insieme infrangere un paio di regole stando contro tutto e tutti pur di amarci.
Ho imparato che per saper condividere il tempo con qualcuno, devi saper condividere prima di tutto com la tua solitudine.
Benedico tutte le volte in cui ho pianto per lui, in cui ho sofferto per amarlo, in cui ho sperato che cambiasse, benedico tutte le volte in cui disperava aspettavo il suo ritorno.. benedico le volte in cui mi sentivo sola senza di lui, perché stavo preparando me stessa a non esserlo più.

Grazie amore mio.

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