La notte.

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Essere me spesso equivale soprattutto a mancare da casa molte volte, soprattutto la notte, non perché volessi, semplicemente perché il mio "bel lavoro" era la sera, la notte, quando il mondo dormiva e non c'era nessuno di scomodo da rompere le palle a tutti i miei piani, come quella notte nel solito privè, che ormai ero riuscito a comprare tutto. Avevo comprato quella discoteca già da un mesetto, nessuno lo sapeva se non mio fratello Pietro e Edo, non perché lo facessi apposta a lasciare Lei fuori da questi argomenti, ma non volevo che si preoccupasse più del dovuto.

« Uagliu' ma voi siete sicuri di farcela? »
« Ciro, non ti fidi di noi? »
« AG2356, la targa è questa, il camion sarà al confine della strada per l'autostrada, voi prima vi fate riconoscere e poi fate quello che dovete fare. D'accordo? »

Guardai in modo serio Michele e Aldo due dei ragazzi che lavoravano per me, restai a guardarli e gli spinsi le due pistole sul tavolo del biliardo, lo guardai prendere le armi e infialarsele nei pantaloni dei loro jeans.

« Qualsiasi cosa, chiamate Pietro mh? »
Li guardai annuire e girai il viso verso Edoardo e poi di nuovo su loro continuando:
« Buon Lavoro. »
Lo vidi annuire in silenzio prendendo le ultime cose e poi andarono via sotto lo sguardo di tutti e tre, Pietro li segui e io rimasi nel Privè con Edo.

« Cirù andrà tutto bene no? »
« Edo, me par ca è la prima volta che lo fai.. »
« Nono, hai ragione.. »
Lo guardai annuendo sospirando appena e mi tirai su facendogli segno di iniziare la partita prendendo una delle stecche del biliardo.
Mi appoggiai e iniziai io per primo e quando fu il turno di Edo mi appoggiai all'altro tavolo mettendo tra le labbra una canna che accesi già due volte guardandomi attorno notando la porta aprirsi.
« Ciro, stanno tre ragazze qua fuori.. »
« Chi sono? Fall è trasi ja.. »
Lo guardai annuire e sospirai appena guardando che prima era Teresa, andò subito da Edo che appena finì di riuscire ad imbucare una delle palline che non riuscì, la bacio' subito.
Scossi la testa e deglutì appena, come faceva a non pensare a Linda e il piccolo ogni volta che la baciava? Forse davvero era innamorato di Teresa

Mi abbassai alla tavola da biliardo e riuscì ad imbucare il 3 e il 4, girai subito il viso guardando una delle due ragazze poggiarsi al bigliardo e notai che era Federica, era uscita di galera?
Sbagliai e infatti riprese Edo e la guardai per qualche istante prima di sentirla parlare.
« Non mi saluti? »
« Che devo dirti? »
« Da quanto tempo..? »
« Da quanto sei fuori? »
« Tre giorni.. »
« E che ci fai qui? »
« Lo sai, non so stare lontana dai guai.. »
Sospirai sentendo il suo accento Romano e sentì il fischio di Edoardo, lo guardai e presi il mio turno, sbagliai ancora e serrai la mascella lasciando che lui continuasse, la guardai di nuovo.
« Chi è la biondina? »
Chiesi guardando la ragazza che aveva la testa sul tavolo affianco che stava sniffando la coca che avevamo li dall'inizio.
« Oh cazzo, Ginevra.. »
« Lasciala perdere.. »
Mormorai scuotendo la testa, poggiai le mani sul biliardo e poi tornai a giocare io riuscendo ad imbucare tre palline una dietro l'altra.

« Sei bravo ad imbucare? »
« Abbastanza.. »
« centri bene il buco dai.. »

La guardai alzando un sopracciglio e capì subito dove voleva arrivare, sospirai appena poggiando la stecca sul pavimento e guardai Edoardo giocare al suo turno.
« Uhm, okay.. mettiamo in chiaro una cosa.. sto per sposarmi, le cose sono cambiate abbastanza da quando sono uscito da galera.. quindi per favore, se credi di poter venire ancora a letto con me, puoi tornare dov'eri.. »
La guardai per qualche istante prima di vederla ridere e poggiai subito la stessa sul tavolo del biliardo facendo segno ad Edo di non voler giocare più, mi girai verso di lei guardandola.

« Che cazz rir affa? »
« Sei cosi stronzo che credi io voglia ancora scoparti, avresti potuto benissimamemte dirmi che eri impegnato fuori dal carcere e non l'hai fatto, questo è tutto l'amore che hai per la tua ragazza? »
« questi non sono problemi tuoi.. »
« Ah quindi non erano nemmeno problemi miei quando nei bagni della galera mi scopavi come un animale in calore? »
« Non rivolgerti a me così.. »
« Io non ho paura di te Ciro.. »

Girai subito la testa a lei afferrandola per il collo e la spinsi sul tavolo del biliardo libero che c'era dietro di no tenendola il collo in modo stretto.
« Mi eccita il tavolo da biliardo.. »
La guardai deglutendo e guardai la sua mano sulla patta dei miei jeans con un sorriso stampato sul viso mentre la musica del locale veniva alzata ancora di più a causa dell'orario che inizia la serata, YONOSÈ - RVFV.
La spinsi appena per farmi lasciare e andai a sedermi sui divanetti lì presenti guardando la bionda aver finito tutta la poca roba che avevamo lasciato sul tavolo, cazzo, la vidi bere dal una bottiglia di vodka che si era prontato indietro già da quando era entrata e guardai Edoardo.

« Sta male.. »
« Cazzi suoi.. »

Lo guardai sedersi al mio fianco sul divano sospirando e feci la stessa cosa spostando il ciuffo dei capelli dai miei occhi mentre senti l'ennesimo fischio il solito di Edoardo che si mise e sguardate Teresa e Federica ballare, quasi seminude. Mentre Federica alzava appena la gonna corta che indossava, deglutì appena guardando in malo modo Edo e lui fare spallucce come per dire "che vuoi da me", girai il viso e deglutì guardandole le gambe.
Abbassai gli occhi al mio cellulare che vibrava "Amore mio", deglutì appena e staccai la chiamata infilando il telefono di nuovo in tasca.

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