5 Mesi.

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« Quando hai capito che la scrittura era il tuo mondo, quando hai iniziato a scrivere? »
« Avevo 13 anni.. relativamente "piccola", una ragazzina che stava combattendo contro i suoi genitori, così per elaborare la cosa mi sono ritrovata a scrivere. E.. questa passione è un po' come se avesse bussato alla mia porta, sai.. dicendomi "Sono qui, per te".
Così ho iniziato a scrivere. Così ho continuato per tanti anni, così sono arrivata a quasi 20'anni e sto per pubblicare il mio primo libro.
Per certi versi ho sempre creduto che fosse una cosa mia, che faceva parte del mio modo di essere, e non l'ho mai sentita come un "hobby".
Come un qualcosa in cui impegnarmi particolarmente, il bello di quando sei piccola e' che vivi le cose un po' per sogno, e un poco per concretezza. Ci credi con tutto te stessa e alla fine lo realizzi.. riguardando quel quaderno rosa ormai finito, che dell'esistenza ne conosce solo Lui. »

Cinque mesi.
Cinque mesi da quando le cose stavano andando avanti, da quando le cose naturavano così velocemente, tre mesi da quando io mi ero diplomata e da quando avevo preso a scrivere il mio primo libro, e tutto questo lo devo spostando a lui, al fatto che era l'unico ad aver creduto in me, l'unico ad amarmi così dannatamente tanto e a credere in ciò che nascondevo nel profondo del mio cuore.
E adesso era lì, seduto tra tante persone ad ascoltare l'anteprima del mio primo libro quasi pronto per uscire, ad ascoltare le domande che quella ragazza mi stava facendo da più o meno dieci minuti, ad ascoltare l'immenso imbarazzo e il tremolio nella mia voce e nei miei occhi che cercando spesso i suoi, e che con un sorriso placava ogni paura, ogni Timore.
Non vi nego che in amore ci vuole tanta pazienza anche, tanto pudore, tanto amore, e seppur noi litigavamo spesso le cose finivano sempre bene, perché nessuno dei due riusciva ad essere tanto orgoglioso da non parlarsi almeno per tre ore.

Vi ricordate quando mi disse di volermi sposare?
Ebbene sì, al matrimonio di Kim e mio fratello, mi chiese di sposarlo, ma non avanti a tutti, conoscendomi sapeva quanto fossi timida e con la scusa di farmi vedere la piscina del ristorante mi aveva fatto la proposta, da soli, senza che nessuno potesse immischiarsi, nella più pura intimità, e non gli avevo nemmeno fatto finire la
Domanda che stranamente la paura di un matrimonio era scomparsa, gli avevo detto si.

Kim era andata in Portogallo da mio fratello da quasi 2 mesi, stesso dopo il matrimonio, la sentivamo tramite videochiamate ecc, e avevamo saputo persino che aveva un ritardo ma che non aveva ancora fatto il test, non era pronta ad affrontare tutto da sola li, infatti aveva fatto promettere a suo fratello Edo che tutti saremmo andati da lei dopo l'uscita del mio libro.
Edo? Edo era perso di Teresa; anche se quella ragazza stava alla larga da noi, non riusciva davvero ad approcciare con nessuno di noi, era la migliore amica di quella Federica quindi vi lascio immaginare, è così Edo con Linda condivideva solo il piccolo Ciro.
Rosa? Rosa era in preda ad una crisi amorosa con Milos sotto le urla di Pietro che quasi quasi era perso di una ragazza che ancora conoscevamo il nome. Il papà di Ciro era tornato per il mio diploma, e ricordo che dopo il diploma avevano organizzato una cena a sorpresa tutto insieme,e ricordo persino la grande litigata che feci con Ciro perché non volevo che mia madre si presentasse, mentre mio Padre mi aveva mandato soltanto un messaggio di congratulazioni.
Ogni cosa stava andando per il verso giusto, ogni cosa sembrava essere un pezzo di puzzle, quasi da completarlo, anche se ci mancava ancora qualche pezzo, ma ci stavamo lavorando.

« Sei stata stupenda davvero.. »
« Davvero..? »
« Si, e poi.. mi sento davvero importante ad essere l'unico che conosce il tuo quaderno rosa! »
Soffiai una risata guardandolo mentre camminavano insieme per il lungo mare di Napoli, dove avevo lasciato con lui da poco la Feltrinelli, una "libreria" se vogliamo chiamarla così.
« Sarò il primo a comprare il tuo libro.. »
« Intendi.. questo? »
Apri la borsa prendendo il libro che mi avevano appena consegnato finito, la prima copia prima che venisse pubblicato per tutta l'Italia.
« Cazzo amore mio.. congratulazioni.. »
Sorrisi subito guardandolo e ricambiai subito il suo bacio guardando poi i suoi occhi fissare la copertina:
" Ho una proposta da farti "
« Due persone possono amarsi senza farsi del male? O meglio.. come andrà a finire la loro storia?»

Sentì la voce di Ciro leggere le prime due righe della trama e lo guardai chiudendogli subito il libro.
« Da solo! »
« Si okay, ma questo me lo firmi eh.. »
Soffiai una risata scuotendo la testa e lo seguì fino all'auto lasciandogli la mano quando entrammo in auto.

Senza di lui non sarei arrivata mai a questo.
Quel libro parlava di noi, ma con personaggi diversi, con nomi diversi, ma era la nostra storia, un po' nascosta dal mondo, volevo che ogni ragazza che amava un ragazzo come Ciro.. ogni ragazza che aveva il proprio fidanzato che aveva intrapreso questa vita, scelta o meno, volevo che sapessero che non erano sole, e che l'amore c'era anche per loro, che questi ragazzi come Ciro.. riuscivano ad amare più di chiunque altro.
Solo perché avevano deciso questa vita da camorra, non stava a significare che un cuore non l'avevano anche loro.
Volevo che sapessero che io ero una di loro, che io amano un ragazzo dannato, ma questo ragazzo aveva cambiato radicalmente la mia vita.

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