Quando sei bambino credi che il palloncino che lasci volare arrivi sulla luna o dagli angeli, dal sole che hai imparato a disegnare solo all'angolo del foglio. Credi che quel palloncino che lanci nel vuoto si metta a parlare con gli uccelli che saluti i passeggeri sugli aeri, che arrivi agli extraterrestri così che loro abbiamo qualcosa proprio di te e si palesino un giorno davanti a te con la loro navicella spaziale. Credi che quel palloncino possa arrivare ovunque perché l'hai lanciato tu.
Poi cresci, e ti insegnano che in realtà quella bolla di plastica che soffi via, scoppia non appena la pressione si fa più pesante per un indifeso pezzo di plastica sostenuto da un filo. E cosi crolla tutta l'illusione che tutti i palloncini che hai lanciato si siano rincontrati tutti a parlare bene di te.
A volare insieme verso le dimensioni in cui hanno ambientato i tuoi cartoni preferiti! Il mondo degli adulti ti schiaccia come un'atmosfera e mentre voli ti ammazza, ti decapita, di te rimane un filo. Quello che rimarrà di te per tutta la vita, il filo del tuo destino, il filo dei tuoi legami, il filo dell'amore della tua vita,il filo che ti lega al mondo anche quando la pressione ti cancellerà. E improvvisamente lo sai, sei il riflesso del tuo stesso palloncino, hai lo stesso identico destino, lo sai perché un giorno arriverà un peso, una pressione intensa sulla tua vita che ti farà esplodere , e poi non si sa.
Non sai se i tuoi rimasugli avranno la gloria di toccare il sole, come un icaro qualunque. Certo è che esploderai, imparerai che la vita è questa, che ogni cosa destinata a volare scoppia all'improvviso. E un giorno te ne accorgi, lo senti.. devi goderti il tuo volo, un giorno finirà.Rimasi a fissare la foto di me bambina appesa al muro di casa e deglutì appena sentendo i miei genitori parlare, ma in realtà non li stavo ascoltando per niente.
« Coraline Marì, puoi sederti un attimo? »
Annuì appena sedendomi di fronte a loro e guardai mio padre davvero assente e prendere subito parola quando mi sedetti.
« Io e tua madre stiamo per divorziare. E tu hai segnato il tuo fottuto destino, Coraline. »
Alzai subito lo sguardo a quelle parole e poggiai le mani sulla pelle del divano sentendo il mio cuore in frantumi.. allora già ne aveva parlato con loro?« Perché c'è l'hai tenuto nascosto? Perché con la famiglia Ricci? »
« Cosa vuol dire che state per div.. »
« Alessandra sei l'ultima che può fare ramanzine a tua figlia riguardo quella famiglia. »
« Io ho sbaglia.. »
« Che cazzo sta succedendo?? »
« Tua madre ha portato a letto Salvatore Ricci per tutto il periodo in cui io sono stato allo Stage in Australia. »Credo che da quel momento in poi ogni frase che era stata aggiunta non avevo ascoltato.
Ero rimasta tutto il tempo a fissare il vuoto, con le labbra socchiuse e il fiato corto, proprio come quando ero bambina. Ingoiai l'enorme voglia di piangere, l'enorme nodo alla gola che si era formato e mi tirai su andando in camera mia sentendo mia madre chiedermi di fermarmi, ma non l'ascoltai, entrai in camera spogliandomi infilando una tuta grigia veloce e le Nike prima di lasciare casa e camminare per qualche posto, basta che era lontano da casa.-
« Tu credi che Ciro lo sappia? »
« Ciro lo sa sicuramente Sonia.. »
« Perché non te l'ha detto lui? »
« Non ne ho idea, vorrei solo poter scomparire »
« Quindi appena compierai 18 anni andrai a vivere da loro? E l'università? »
« Sonia.. per favore basta.. »
« Scusa.. »Deglutì sentendo la testa scoppiare, avevo mal di testa forti e non avevo risposto nemmeno alle chiamate di Ciro, di mia madre e mio fratello che mi chiedeva cosa stesse succedendo, e che sabato sera sarebbe tornato a casa.
« Cora io torno che ho danza.. tu non vieni? »
« Non mi interessa più ballare! »
« Tu sei innamorata della da.. »
« Non più. »
La guardai annuire, avvicinarsi e baciare la mia guancia e andare via.
Chiusi gli occhi seduta sul muretto e girai gli occhi al panorama che avevo dietro di me, Napoli era bellissima, ma questa città mi stava portando così tanti guai.Afferrai subito il cellulare sentendo l'ennesima chiama ma in realtà non risposi, era Ciro.
" Rispondi per favore, dove sei? Ho saputo, mi dispiace. Tuo padre è venuto qui a casa e ha fatto un macello, però mio padre non ha fatto niente stavolta.. rispondimi per favore. "
Ma cosa dovevo dirgli? Cosa si aspettava?
Volevo soltanto tornare alla bambina di una volta, alla bambina che correva dalla sua nonna ogni volta che mamma mi urlava mentre mangiano un cucchiaio di nutella e al ritorno dalla nonna mi regalava pacchi enormi di biscotti al cioccolato. A quando il mio unico problema era decidere la merendina da portare all'asilo indecisa tra il Kinder bueno o un pacchetto di patatine.Scesi dal muretto camminando con lo sguardo basso e deglutì subito quando sentì un clacson alle mie spalle e camminai a passo veloce, ma mi fermai quando sentì « Coraline.. » girai la testa notando Edoardo alla guida e mi fermai appena.
« Sali dai.. »
« Non ci vengo da Ciro.. »
« Non andiamo da lui vieni.. »
« giura.. »
« Te lo giuro su mia madre.. »
Deglutì appena guardandolo e apri la portiera entrando in auto e la chiusi guardando fuori dal finestrino mentre lui guidava.
-« Ci vengo spesso qui, quando ho bisogno di sistemare le cose che ho in testa! »
« E cos'hai in testa? »
« Mh.. vediamo un po'.. quale delle tante.. mh, mio padre disteso in una pozzanghera di sangue mentre teneva la mia mano pronto ad andare a scuola? »
Lo guardai deglutendo e rimasi seduta sull'erba accanto a lui sotto ad una quercia, non conoscevo quei posti di Napoli, ma credo sia qualche provincia dov'eravamo.
« Ti manca tuo papà? »
« Mi manca di più mia madre credo.. »
« Perché hai scelto anche tu questa vita se hai perso tuo padre proprio per questo? »
« Perché a mia sorella non deve mancare niente, e perché non volevo che mia madre continuasse a lavare cessi.. »
Lo guardai per qualche istante e notai un Edoardo diverso, cresciuto troppo in fretta per le cose che aveva alle spalle.
« Dai basta parlare di me, ti sei calmata? Torniamo a casa? »
Annuì appena guardandolo e lo seguì fino all'auto.
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Una proposta da farti.
FanfictionƑorte come la morte è l'amore Quindi perché dici di amarmi se l'unica cosa che fai è distruggermi?