Mi manchi.

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Ciro aveva dormito tutta la mattinata visto che aveva fatto la notte con incubi, era da tanto che non lo vedevo fare incubi o restare sveglio di notte, la verità era una.. era tornato suo padre e sicuramente sentiva tutta la pressione su di lui, con la paura che avesse sbagliato tutto dopo la lontananza di suo padre, o odiavo non poterlo aiutare, odiavo non poter far niente, e odiavo persino il fatto che a causa mia non ci fossimo allontanai un po' da tutto e tutti per le perdite di sangue che avevo avuto, non ero a rischio ma il ginecologo voleva che stessi a riposo.
Ma io odiavo persino stare a casa, l'unica che mi faceva compagnia era Chiara, ma lei aveva le sue cose da fare e mi ritrovavo sempre a fare web con le ragazze, anche se quel giorno sarei sicuramente uscita a comprare qualcosa al piccolo con Rosa, dopo che Ciro sarebbe andato da suo padre. Precisando il fatto che non sapevamo ancora il sesso di questo fagiolino.

« Ma quale metto le Nike o quelle della Gucci? »
« Amo ci stanno meglio le Nike, dai da tuo padre devi andare.. »
« Lo so ma mica posso vestirmi di merda.. »
« Ciro, hai una tuta addosso.. »
Lo guardai farmi una smorfia e scossi la testa asciugando i capelli siccome ero appena uscita dalla doccia, erano le 11:40, non avrebbe pranzato con le perché era già in ritardo per andare da suo padre infatti era ancora mezzo nudo che girava per camera da letto nel cercare il suo orologio.
« Amo muoviti che poi ti rompe le scatole.. »
« Ma da quando non dici parolacce? »
« Da quando sto cercando di essere una moglie sistemata?! »
« Sistemata? »
Lo guardai ridere e rivolgermi lo sguardo mentre indossava il suo Rolex al polso.

 »« Ma da quando non dici parolacce? » « Da quando sto cercando di essere una moglie sistemata?! »« Sistemata? » Lo guardai ridere e rivolgermi lo sguardo mentre indossava il suo Rolex al polso

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Cazzo, quant'era bello.
Sorrisi appena scuotendo la testa sedendomi sul letto e sbadigliai appena, avevo passato la mattinata sveglia soltanto per vedere se sognava ancora, volevo che lui dormisse tranquillo per questo ero rimasta sveglia ad aspettare che lui si addormentasse senza pensare che non avrei dormito, e sapete quanto amavo dormire.

Rimasi a guardarlo mentre si preparava e volta pronto infiló nelle tasche della giacca il portafoglio e sistemarsi il rosario che aveva al collo nella t-shirt, infilarsi il cellulare nella tasca destra quella libera e poi avvicinarsi a me.
« Ti amo, ci vediamo più tardi, tu stai attenta.. »
Fece per baciarmi ma mi spostai appena.
« Aspe amo ma io dopo scendo con Rosa.. »
« Dove andate? »
« A comprare qualcosa per il piccolo.. »
« Amo se trovi qualcosa di bello prendimelo.. »
« Ma tu sei antipatico sui vestiti.. »
« Mandami le foto, ti rispondo! »
« Okay, però tu mangia qualcosa.. »
« Mangio da papà, stai tranquilla »
« Stai attento amo.. »
Annuì guardandomi e alzai la testa ricambiando subito il bacio che mi diede, sorrisi guardandolo sorridere e accarezzò con le dita il pancino prima di scomparire dalla stanza da letto.
Soffiai una risata sentendo urlare "Ciao Chià" a Chiara che era in lavanderia a fare qualche lavatrice forse.

Ecco cosa intendevo quando le cose tra noi due erano cambiate, sentivo che oltre alla mia età, oltre ad avare soltanto quasi 21 anni e lui 23, sembrava aver fatto una vita insieme, un inizio di tanti anni, ero cresciuta con lui.
E sentivo così tanto la diversità tra l'essere soltanto una fidanzata e una moglie, sentivo la preoccupazione verso lui persino se andava in bagno più di un ora, si, perché Ciro nel cesso ci metteva di sicuro un ora ogni volta che entrava.
Non che prima non lo fossi, ma adesso sembrava che ogni cosa fosse collegata tra noi due, e sentire l'emozione di avere qualcosa di lui dentro me..

Aveva fatto si che amassi ogni cosa di me, ogni dettaglio, perché amando me sembrava di amare ancora di più lui, ogni mia passione l'aveva fatta diventare sogno, come quella di scrivere..
adesso che ci penso e' da tanto che non scrivo.

Allungai la mano al pc che era sul comodino e l'apri entrando nelle note che avevo salvato, poi ne apri una nuova, notai la data e deglutì appena pensando che era passati ben due anni da quando nonna Adele era andata via, sembrava ieri esser partita per Roma e al ritorno trovare Ciro sotto casa mia col suo enorme abbraccio.

" Cara Nonna Adele.
Sto amando quest'uomo, e lo sto mandato con tutta me stessa, con tutta la serenità possibile.
Ora capisco che l'amore è questo, quello che mi raccontavi sempre tu parlando del nonno!
Mettere in fila giorni di felicità non per forza conquistata con continue lotte. Lui è bellissimo, è coerente, anche se spesso litighiamo là lui è così, e la magia della coerenza è così stupefacente che non saprei nemmeno descriverla.
Sto bene nonna, lui ha preso in mano la mia vita e la mia testa, e ha fatto combaciare ogni cosa.
Ha dato un ordine e un senso alla mia casa, è stato il posto in cui mi sono salvata. Ci sono giorni di sole e tutte le mie amiche mi dicono spesso che sembro un'altra persona, e io mi sento come se potessi mangiare le nuvole. Aspetto sempre che torni a casa perché sembra di aver bisogno di vederlo e perché mi manca non vederlo, abitiamo insieme adesso, quando lo abbraccio sembra che posso salvare il mondo, quindi adesso comprendi perché ogni volta corro ad abbracciarlo.
Una sera, mi disse che ero bella.. aveva gli occhi sinceri e me l'ha detto senza che io glie l'avessi chiesto. Eravamo sul marciapiede di fronte alla scuola che andavamo insieme, ed era pieno di gente; eppure lui ha guardato me, Nonna.
E io quel pomeriggio dopo la scuola avevo gli occhi stanchi, i capelli spettinati perché ricordo che quel giorno il prof di italiano manco' le ultime due ore e rimasi a dormire con la testa sul banco e il cappuccio sulla testa, e avevo anche il trucco un po' colato, e tremavo dal freddo.  No, probabilmente non ero bella per davvero quel pomeriggio, eppure lui mi ha detto che ero bella, e forse a lui non sembrava niente di che ma, ma la verità è che lui non sapeva che io di solito ai complimenti della gente non ci credo mai, e probabilmente non sa nemmeno che solo con lui, solo con il suo "Sei Bella" io mi sono sentita bella davvero.
Adesso lo sa, sa che non credo ai complimenti della gente, e ne è felice perché spera sempre che io creda soltanto ai suoi di complimenti, e ogni giorno mi rammenta quanto sono bella nonna, persino in pigiama..
Credo tu saresti felice, dell'uomo che ho al mio fianco, del marito che ho scelto, e dell'amore che porterò sempre con me.
Mi manchi, Coraline. "

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