Federica.

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« Possiamo pur sempre fare una rosa qui.. »
La guardai parlare mentre indicava il mio disegno che era sulle mie gambe, ogni suo movimento, e il suo sorriso, i suoi occhi blu e i suoi capelli biondi, se avesse avuto i capelli scuri di sicuro l'avrei scambiata per una sorella gemella di Coraline.
« Perchè mi fissi? »
« Mi ricordi una persona.. »
« E chi è questa persona? »
« Qualcuno di importante.. »
La guardai sorridere e annuì appena senza sorrider, restando serio, spostai lo sguardo guardando poi il disegno che stavo riprendendo a disegnare.

Eravamo nella sala comunale e eravamo entrambi seduti sul divanetto che c'era li, in quei giorni stavamo spesso insieme, e lei si confidava spesso con me, ma non sapevo ancora perché fosse lì, ecco perché poggiai la matita e gli rivolsi lo sguardo.
« Ma perché sei qui dentro? »
« Ho..mi hanno trovato con della droga.. »
Ammise e notai la sua espressione cambiare, eppure non sembrava così.. deglutì appena annuendo e girai il viso ancora una volta.
« Vabbè, torno in camera mh? »
« Si tra un po' vado anch'io.. »
La guardai annuire e sorridere, le sorrisi appena anch'io guardandola allontanarsi e quando non la vidi più mi guardai attorno notando che Edoardo giocava a biliardo con altri ragazzi lì presenti.

Sospirai appena chiudendo l'album da disegno e mi ritirai in cella ricambiando il saluto dei ragazzi fuori, passai la mano nei miei capelli che avevo sistemato prima di uscire dalla cella e notai una busta quelle delle lettere sul tavolo, l'afferrai subito salendo sul mio letto di sopra e apri la busta leggendo, capì che era lei soltanto dal "Mi manchi, qui senza di te le cose non vanno bene" deglutì appena stringendo la lettera tra la mano e poggiai la testa sul cuscino.
Sentivo la sua mancanza finì a dentro le ossa.. era sempre così, mi ritrovavo solo nella mia cella e spesso mi isolavo da tutti.

Avrei voluto trovare le parole giuste per spiegare quello che succedeva dentro di me, ma non ne sono mai capace. Avrei voluto sapere, cosa ci fosse di tanto sbagliato in me, e avrei voluto capire perché ad ogni mia scelta sembrava essere quella sbagliata. E poi, mi sarebbe tanto piaciuto per una volta avere la risposta giusta al momento giusto, e invece no, le risposte arrivavano sempre troppo tardi quando ormai non servivano più.
E quindi, come si fa a spiegare tutto questo? Per quanto gli altri mi vedessero felice io dentro di me, avevo un senso di vuoto incolmabile.. perché non sapevo cosa mancasse, e io non ero capace di riempire quel vuoto.
Ma quel vuoto si stava riempendo di lei, da quasi un anno, e seppur io non meritassi neanche una virgola al suo amore, per quanto provassi a starle lontano, c'era sempre quel qualcosa che mi teneva legato a lei.
Non le avrei scritto più lettere, non adesso, e non domani.

-

« Cirù, alzati che dobbiamo andare in laboratorio »
« Edo, vatten a fancul tu e il laboratorio.. »
« ma almeno facimm coccos.. »
« Tu si tutt scem! »

Lo sentì sbuffare alzando la testa dal cuscino sbadigliando appena spostando lo sguardo sulla colazione che era sul comodino e scesi dal lettino fatto a castello, io dormivo sopra e Edo sotto.
« Ma chi schif e sta rob? Voglio la roba di Chiara »
« Magari.. »
Sospirai appena passando le mani sul viso e andai in bagno sbadigliando appena sciacquandomi il viso e alzai lo sguardo allo specchio, feci una smorfia toccandomi la guancia e poi mi lavai i denti infilando la t-shirt nera da sopra ai pantaloni della tuta dello stesso colore.

« Alla buon ora voi due.. »
« abbiamo le nostre cose.. »
Guardai Edoardo e Massimiliano uno delle guardie parlare e sospirai sedendomi al banco dove avremmo fatto laboratorio anche se io non avrei fatto un cazzo come mio solito, li c'erano anche corsi di studio che ti aiutavano a scontare più velocemente la pena.
Sbadigliai appena guardandomi attorno e afferrai il tabacco con le cartine.
« Hey Ricci, non si fuma qui dentro.. »
« Ma chi ha detto che fumerò? »
Sospirai guardandolo in malo modo leccando con la punta della lingua la cartina e chiudere la sigaretta.

Passammo mezza giornata in laboratorio e in realtà non pranzai neanche, non avevo fame e ne tanto meno c'era qualcosa di buono da mangiare.
Notai Federica alzata da sola avanti alla finestra mentre guardava fuori, spesso nel pomeriggio di aria noi tutti sia maschi che femmine potevamo stare insieme, e quando non giocavo a calcio o fumano passavo il pomeriggio con lei.
Mi avvicinai poggiando la mano sul muro e mormorai tenendo la sigaretta tra le labbra che avevo appena acceso.
« Bello vero? »
« Mh? »
« Il mare intendo.. »
La guardai annuire e sorridermi abbassando poi lo sguardo, alzai un sopracciglio e allungai le dita alla sua guancia spostandole i capelli dal viso.
« Ma che cazzo hai fatto? »
« Niente.. »
Per un istante pensai a quando quell'enorme livido lo procurai io a Cora e deglutì guardandola.
« Che cazzo hai fatto Fede? »
« Niente, sono caduta.. »
« Chi te l'ha fatto? »
« Nessuno.. »
« Federica!! »
« Ma che cazzo te ne importa?? »
« Mi importa invece!! »
« Perché?? Perché assomiglio a qualche ragazza che hai scopato prima di entrare qui?? »
« Perché.. »

Afferrai il suo viso piano nelle mie mani e poggiai subito le labbra sulle sue, non sapevo cosa stessi facendo ma sapevo di doverlo fare.. all'inizio fu strano ma poi anche lei ricambio', baciai il suo labbro inferiore e deglutì appena toccandole piano il zigomo viola.
« Il tuo ex..? »
Mi aveva detto più volte che un suo ex gli stava sempre dietro e per questo aveva della droga, perché la droga era del suo ex, e quindi per coprilo avevano preso lei.
La guardai annuire e deglutì appena abbracciandola sentendo il suo calore, la strinsi baciandole la testa.

Cosa stavo combinando?

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