« Non mi toccare.. »
Ciro scansare subito la mano della madre che provo ad accarezzarlo.
« Possiamo parlare per favore? »
« Ma cosa vuoi dire? Vieni dopo anni e vuoi fingere che non sia successo niente? Sei seria? »
Urlò Pietro guardandola, era forse il più arrabbiato di tutti li.
Pietro li in casa Ricci era molto sottovalutato, lui era il primogenito e si era rimboccato le maniche proprio come aveva deciso suo padre anche se l'erede non era lui, ma se suo fratello Ciro e sua Sorella Rosa erano lì, era anche grazie a Pietro.
-Credo che quella fu la serata più lunga della vita di casa a Ricci, Rosa era l'unica che si era scelta con la mamma, Pietro stava sulle sue e Ciro aveva detto a stento una parola tutta la serata, perché a causa di Rosa avevano lasciato che la mamma cenasse li a casa loro.
Io volevo andare via per lasciarli in famiglia ma Ciro mi aveva detto che facevo parte anch'io della famiglia e quindi dovevo restare, la parte più strana era che non ero riuscita a dire a Ciro della gravidanza, non sapevo come la prendesse dopo l'accaduto di sua madre.« Quando ho iniziato a lavorare vostro padre non voleva e quindi abbiamo iniziato a litigare, io non volevo voi diventaste come lui, ho sempre cercato di tirarvi fuori.. »
« Papà è davvero un coglione.. »
« Rosa, è pur sempre tuo padre, porta rispetto »
« Mamma ma adesso andrai via? »
« Resto almeno un'altra settimana e poi torno in California, se tuo padre torna.. »
« Papà non torna, e' in America da quasi un anno. »
Disse Pietro guardandola male mentre Angela annuì girando poi lo sguardo a Ciro.
« Non mi hai degnato neanche di uno sguardo »
« Tu neanche di un messaggio per dirmi che stavi bene, mentre noi la notte non chiudevamo occhio per paura che fossi morta. »
Rispose Ciro sfacciatamente mentre giocava con la forchetta nel piatto ormai mezzo vuoto, c'era soltanto così tanto silenzio, deglutì appena passando le mani sul viso e spostai il piatto dal mio busto sul tavolo.Parlano di ogni cosa quella sera a cena, forse anche Pietro era riuscito a rivolgere la parola a sua madre in buon modo, l'unico che non ci riusciva davvero era Ciro, le avevamo chiesto di restare lì quella notte o almeno passare il giorno dopo, io dovevo tornare a casa mia e infatti stavo mettendo la giacca guardando Ciro seduto sul letto con lo sguardo nel vuoto.
« Hey.. io vado.. »
« non vuoi restare con me stanotte?»
« Non credo sia il caso, c'è tua mamma e.. »
« Mia mamma deve abituarsi a tutti noi adesso, e ti ho già detto che tu fai parte di questa famiglia e che se vuoi tra due mesi siamo ancora in tempo per dire Si.. »
Lo guardai deglutendo appena e mi abbassai alla sua altezza siccome era seduto sul letto e poggiai le mani sulle sue ginocchia coperte dai pantaloni neri.
« Che ne pensi di questa cosa? »
« Io non sapevo nemmeno fosse lei, ho scambiato poche parole con lei in clinica e non avrei mai immaginato che.. »
« che fosse mia mamma.. »
Annuì guardandolo e gli accarezzai la gamba con le dita guardandolo appena cercando di capire qualcosa, ma il suo sguardo era così indecifrabile.« Ho bisogno di te, per favore resta.. »
« D'accordo.. »
Annuì appena alzandomi dal busto togliendo la giacca che avevo messo poco prima e lo sentì.
« Scusami ma non ti ho chiesto o non mi hai risposto cosa hai nelle risposte delle analisi.. »
Girai il viso a lui mentre mi liberavo delle scarpe e deglutì appena girandomi di spalle guardandolo dallo specchio mormorando a bassa voce.
« Sono incinta.. »
« Cosa? »
Non riuscì a capire perché lo dissi così a bassa voce, infatti feci per ripeterlo ma la porta si aprì dopo che bussarono, c'era la mamma di Ciro.
« Scusa ma non vedi che stiamo parlando? »
« Ciro.. » lo guardai male girandomi
« Oh scusatemi volevo solo.. »
« Volevi solo cosa?? »
« Congratularmi con voi.. »
Alzai subito la testa guardandola, non sapeva che Ciro non sapesse credo, speravo che non intendesse quello ma del matrimonio e sentì Ciro
« ma non sappiamo nemmeno se ci sposer.. »
« no ma io intendevo per la gravidanza.. »
« cosa? »
Ciro girò subito lo sguardo a me, deglutì guardandola e poi guardai lui.
« Non glie l'hai ancora detto?? »
« Glie lo stavo dicendo prima che.. » sussurrai
« Oddio scusami, vi lascio soli.. »
Non lo fece con malizia, si vedeva, deglutì annuendo appena guardandola uscire e chiuderci la porta e Ciro fissarmi forse arrabbiato.« Perché non me l'hai detto? »
« Sto cercando di dirtelo da oggi.. poi ci hanno interrotto per tua madre e adesso te lo detto ma non hai capito e ha bussato tua madre.. »
« Cazzo.. »
« Io.. ci riuscirò da sola.. »
« Cosa? »
« Intendo.. se tu non sei pront.. »
Guardai Ciro avvicinarsi e prendere subito il mio viso accarezzandolo con i suoi pollici e guardarmi negli occhi, aveva gli occhi lucidi e deglutì appena, no, non era arrabbiato, poggiai le mani sui suoi polsi e lo sentì.
« Non vedo l'ora.. »
« Davvero..? »
« Cazzo, si amo.. »
Deglutì sentendo tutto quel peso sul petto andare via e ricambiai subito il suo bacio allungandomi sulle punte, forse questo era un nuovo inizio per noi, forse tutto questo buio stava per finire, e forse ci aspettava una vita stupenda, insieme.
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Una proposta da farti.
FanfictionƑorte come la morte è l'amore Quindi perché dici di amarmi se l'unica cosa che fai è distruggermi?