Io e te?

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Potevo sentire il rumore nelle mio orecchie dello schiaffo che aveva avuto Ciro, insomma, avevo visto il suo viso quasi volare.. i suoi occhi quasi supplicarmi di salire sopra e avevo subito fatto ciò che mi aveva detto, anche se quando mi ero fermata al penultimo gradino avevo sentito Pietro darmi della Puttanella.

« Non devi litigare per me okay? La prossima volta vado da sola a danza, hai le tue cose.. »
« Amo, nun te fa' problemi okay? Qui sono io che comando ormai. »
« Ma non devi litigare con la tua famiglia. »
« Non ci litigo, stai tranquilla. »

Mi disse a bassa voce mentre aveva le braccia attorno al mio corpo e io avevo le dita della mia mano sinistra che accarezzavano la sua guancia doveva aveva avuto lo schiaffo.
« Ti fa male? »
Gli chiesi guardandolo scuotere la testa in un no; ma io sapevo che mentiva, sapevo che ogni cosa gli facesse male ma che era così tanto abituato che ormai dire di no per lui era una cosa normale. Mi allungai lasciandogli un bacio sulle labbra a stampo e sospirai appena tornando con i piedi sul pavimento sentendo le sue labbra baciare la mia fronte.

Ero appena uscita dalla doccia, e quando sono uscita l'avevo ritrovato seduto a brodo del letto con le mani nelle mani a guardare il vuoto, perso nei suoi miliardi di pensieri, pensieri che un ragazzo di quasi 19 anni doveva solo non averli, e invece gli toccava prendere tutte le mille responsabilità.
« Ti va di andarcene a cena domani sera? »
« Io e te? »
« Solo io e te.. »
Annuì subito sorridendo appena e chiusi gli occhi beandomi dei suoi baci e subito dopo lascio' il mio corpo sussurrando.
« Torno da Edo, se vuoi andare da Rosa è in camera sua credo o chiama Giorgio esci un po', non stare a casa.. »
Quando era con me sembrava quel ragazzino di scuola che avevo incontrato giorni dopo della festa, quel ragazzino per bene che aveva mille sogni ma tutti nascosti benissimo.
Sorrisi appena guardandolo annuendo appena, ma non sarei uscita, avevo ancora un mese prima che ritornassi a scuola, quell'estate non era stata un granché ma sapevo che c'è ne sarebbero state mille altre ancora più carine adesso che ero con lui, e dovevo concentrarmi sulla tesi per il diploma.
Lo guardai baciarmi le labbra e poi uscire dalla nostra camera.

Sorrisi appena poggiando la mano sulla mia collana nonché le fedi dei miei nonni e mi buttai sul letto chiudendo gli occhi sbadigliando appena. Averlo lì in accademia con me era stato davvero strano, mi sentivo abbastanza osservata ma allo stesso tempo avevo sentito Sonia dirmi « È così innamorato, che gli hai fatto? » e sentirlo dire da lei era un vero miracolo.
Speravo davvero che ogni cosa andasse per il verso giusto, che il nostro amore, il nostro piccolo amore potesse crescere sempre di più, oltretutto.

Afferrai il mio cellulare guardando diversi messaggi tra cui avevo uno di Kim che diceva di mancargli e che voleva vedermi un questi giorni e che sarebbe venuta da Ciro, un'altro di mio fratello Cri che mi diceva che prima che iniziasse la scuola sarebbe tornato qui.
E poi guardai là chat "Mamma" non aveva risposto neanche ad un messaggio che gli avevo mandato, sospirai appena pensando a cosa stesse facendo e passai le mani sul viso posando subito il cellulare per non pensarci, anzi, lo ripresi collegando le cuffiette e dopo averle inserite nelle orecchie chiusi gli occhi mentre ascoltavo « Amati Sempre » di Ultimo.

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« Hey tu, sveglia sono le 19:20.. forza!! »
« Mh.. sono sveglia! »
« No che non lo sei, dai che ceniamo tra un po' »
Guardai Rosa saltare sulle ginocchia sul mio letto e le feci una smorfia alzandomi dal busto.
Cazzo, credo di aver ascoltato tutta la playlist di Ultimo visto che mi era addormentata con la musica accesa, infatti guardai il cellulare scarico e mi allungai a metterlo in carica sul comodino.
« Ma.. Ciro..? »
« È con Edo in giardino strafatto! »
« Che palle.. »
« Si.. andiamo a recuperarli forza! Stasera ci siamo solo tutti e quattro, Pietro è in piazza »
Annuì appena sbadigliando tirandomi su e sbuffai appena sistemandomi la t-shirt bianca lunga di Ciro che indossavo, infilai i calzini neri e la seguì fino al giardino.

C'era Edoardo disteso a bordo piscina mentre cantava qualche canzone che non avevo ben capito e aveva tra la bocca un ennesima canna che gli aveva appena dato Ciro, a dorso nudo.. aveva le mani poggiate sulle ginocchia e il busto piegato, che casino.
« Hey voi due, quanto cazzo puzzate! »
« Oh Rosa, non rompere il cazzo.. »
« Fratellone ti aspetta un doccia fredda »
« Nha, adesso ne ho bisogno di una calda! »
Si voltò verso di me e allungò la mano sulla patta dei suoi jeans neri, scossi la testa sbattendo la mano sulla fronte e guardai Rosa spingere Edoardo in piscina, non perché volesse, ma semplicemente per farlo riprendere.
« Amo, guarda come sei messo.. »
« Eh.. devi vedere sotto come sto messo.. »
« Ma che animale.. »
« Si.. è un gran animale.. »
« Ciro! »
« La smetto.. »
Guardai le sue labbra cercare un bacio mentre allungava le mani ad afferrare il mio viso nelle sue mani e infatti lasciai che mi baciasse.

« andiamo a fare una doccia così mangiamo? »
« eh, insieme pero.. »
« insieme, dai vieni stupido.. »
Lo spinsi appena per farlo camminare lo sentì sbuffare e rise subito quando Edo urló « Non fate rumore » mentre si asciugava con un asciugamano che gli aveva dato Rosa.

In realtà lasciai che facesse la doccia da solo è talmente che era fatto quasi non ricordava come si lavasse infatti l'aiutai tutto il tempo, seppur sentivo la delusione ogni volta che si riduceva così, sapevo che lo facesse soltanto perché non sfogava l'immensa rabbia che aveva.

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