Ciro era cosi'

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A volte l'amore succede perché nell'altro troviamo ciò che abbiamo perso in noi stessi.
È come guardarsi allo specchio e vedere in quella persona il nostro "altro-io".
Ci innamoriamo del suo modo di fare, del suo carattere, di come affronta le cose, del coraggio che ha, del suo modo di vivere, del modo in cui ci guarda.
E in qualche modo questo ci ricorda qualcosa, un qualcosa che a noi manca!  È come se questo gridasse: " al complementare " all'affinità.
La famosa "affinità"  è strano perché le storie a volte insegnato persino l'amor proprio.
Ci guardiamo attraverso gli occhi di quella persona e diciamo:
"Cavolo, allora sono davvero così bella? "
Perché ciò che troviamo nell'altra persona è ciò che vorremmo trovare in noi stessi.

« Non voglio girarci intorno e nemmeno accusarti di niente, quindi.. Rosa sei stata tu a prendere i soldi dalla banca? »

Non volevo fare giri di parole e ne tanto incolparla o capire se fosse stata lei, anche perché se l'aveva fatto aveva i suoi motivi.
Ma il suo silenzio era così strana, vaga, mi guardò per qualche istante e poi sussurrò a bassa voce.
« Lo dirai a mio fratello vero? »
« Perché l'hai fatto? »
« Perché se non l'avessi fatto avrebbero ucciso Milos.. »
« Ucciso? »
« Sua madre.. si prostituiva, e finché col passar del tempo non so di preciso cosa sia successo ma.. per togliere sua madre dai guai ho dovuto farlo per forza.. ma lui non me li ha chiesti.. »
« Perché non ne hai parlato con Ciro? Pietro no perché sappiamo com'è ma perché non ne hai parlato con Lui? Avrebbe risolto tutto.. »
« Mi dispiace di aver rubato i soldi del vostro matrimonio.. »
« Rosa ma non hai rubato niente e poi i soldi non mancano affatto lo sai benissimo.. »
« Ciro mi odierà... »
« Lui non può mai odiarti, ci parleremo okay? »
« Cora.. »
« Mh? »
« Milos non c'entra niente, ti prego non fargli fare del male.. »
« Non gli succederà niente Rosa.. »
Le sue braccia avvolsero subito il mio collo e l'abbracciai sospirando appena lasciandola seduta sul letto dopo che lasciai la camera sua,
Chiusi la porta alle spalle guardandomi attorno.

Il mio sguardo cadde su Pietro che usciva dal bagno tenendo tra la mano l'asciugamano e indossava solo un paio di jeans, sospirai appena e feci per entrare in camera in camera mia e di Ciro
« Cora.. è stata mia sorella? »
« No. »
Pietro non era Ciro, Pietro si sarebbe incazzato di bruto e la prima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata picchiare sicuramente Milos, lui era istintivo, anche Ciro.. ma spesso quando ero io a parlargli del "problemi" riusciva a contare almeno fino a 10.
« Si okay, ma chi è stato? »
« Non lo so, e comunque mettiti qualcosa addosso prima che Ciro ti rompe l'è palle. »
« Ma nun o ra rett, tanto nemmeno mi guardi, la voglio pur io una ragazza che seppur vede a Diego Demme non lo cambierebbe col fidanzato attuale.. »
« Chi è Diego Demme?»
« Il calciatore del Napoli.. »
Lo guardai come per dire "ma dai" scossi la testa guardandolo ridere e entrai in camera chiudendo la porta alle spalle sentendo il rumore della doccia che era nel bagno di camera nostra.
Ciro e Pietro erano tanto diversi, Pietro era suo padre, nel carattere e anche di somiglianza, mentre invece Ciro e Rosa si assomigliavano abbastanza e guardando le foto della loro mamma capì che assomigliavano a lei.

« Amo..? »
« Amo sto in bagno »
Sospirai appena sentendo la sua voce e tolsi la giacca. Ero appena tornata da una lunga mattinata, era uscito il mio libro da tre giorni e sembrava che fossi più impegnata del solito, al mio ritorno ero corsa subito da Rosa, avrei voluto aiutare Ciro in ogni occasione, avere lui al mio fianco stava a dire anche prendere i suoi problemi come lui prendeva i miei e se potevo l'avrei aiutato costi quel che costi.
« Amo esci, ti devo dire una cosa.. »
« Cosa mi devi dire? »
Chiese uscendo dal bagno con l'asciugamano attorno alla vita e con la mano destra si stava asciugando i capelli con l'asciugamano, lo guardai per qualche istante mentre i miei occhi caddero sul suo petto.
« Oh amo.. allo? »
« mh?.. eh, il fatto che mi hai chiesto.. »
Lo guardai defluendo appena ancora e lo vidi sospirare buttando l'asciugamano sul lavandino e tornando sedendosi accanto a me sul letto sentendolo sospirare ancora.
« È stata lei eh? »
Annuì appena guardandolo e notai i suoi pugni chiudersi e le nocche diventare rosse, poggiai subito la mano su e lo guardai.
« Promettimi che non farai niente.. »
« Cora.. »
« È innamorata.. sai cosa vuol dire essere innamorati vero? »
Lo guardai abbassare lo sguardo, rialzarlo e poi guardarmi annuendo.
« Se ti capitasse qualcosa io non potrei mai perdonarmelo per non averti protetto, se un giorno avessi così tanto bisogno di me correrei subito da te, e se un giorno tu hai bisogno così tanto di qualcosa abbandonerei ogni cosa, venderei ogni mio bene per te.. »
Gli sussurrai a bassa voce per fargli capire come si sentisse Rosa.
« Ma perché non me l'ha detto? »
« Milos ha una questione vecchia alle spalle, e lei si è presentata da lui con questi soldi.. non te l'ha detto per paura.. che tu incazzato avresti.. »
« potuto fare qualcosa a Milos? »
« Giusto.. »
Lo guardai sbuffare e stringere la mia mano, quella che io poco prima avevo accarezzato quando aveva il pugno chiuso.
« Pietro non sa niente.. » continuai
« Hai fatto bene.. gli parlo io e poi vado da Rosa »
« Amo.. »
« Te lo prometto, lo giuro su te non faccio niente.. »

Sorrisi appena scuotendo il capo sentendo la sua frase, lui non giurava mai, ma quando giurava sulla madre o su rosa o su me.. giurava davvero.
« Adesso me lo dai un bacio? »
Alzai il viso a lui annuendo subito guardandolo chiudere la camera da letto e poi tornare da me, si avvicinò e allungai io le mani al suo viso prendendo a baciarlo.
Lo sentì sorridere e mi staccai appena guardandolo negli occhi.
« Vai troppo vestita per bene a lavoro.. »
« Cosa ti aspetti da una scrittrice? »
« Ti strapperei questa gonna.. »
« Che coglione.. »
Lo guardai sorridere e lo baciai ancora, prima di finire per fare l'amore.

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