L'amore.

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Quella notte nessuno dei due chiuse gli occhi.
Lui si stava rendendo conto che alla fine quella era la sua stirpe, e che gli piacesse o no doveva farlo. Ed io.. non riuscivo a smettere di sentire le urla delle ragazza che lo imploravano.

Aveva il braccio attorno al mio corpo ed eravamo sotto le coperte, tutta la notte siamo stati a guardare il soffitto, nessuno dei due aveva aperto bocca.. si sentiva soltanto il nostro respiro e gli uccellini del mattino.

Alzai subito lo sguardo sentendo la porta e girai il viso verso di lui che tolse il braccio attorno alla mia pancia per farmi alzare, infatti mi alzai e apri la porta guardando Chiara porgermi il vassoio con la colazione ma fermarsi subito quando guardò il mio viso che ancora non avevo visto allo specchio.
« Tutt'okay? »
Mi chiese con un filo di voce, e annuì subito sorridendole ringraziando per la colazione e la lasciai entrare mentre poggiava la colazione sul comodino al mio lato e poi lasciare la stanza.
Chiusi nuovamente la porta e tornai sul letto decidendo ad aprire bocca.
« Ti va di mangiare qualcosa? »
Lo guardai fare no con la testa, impossibile.. Ciro amava fare colazione, girai il viso a lui e lo vidi tirarsi busto e cambiare espressione guardandomi.
Notai che allungò la mano e con le dita cercò di toccare la mia guancia ma istintivamente allontanai il viso pensando volesse fare qualcosa:
« N..non voglio farti niente.. »
Annuì leggermente e chiusi gli occhi sentendo un leggero dolore quando le sue dita toccarono sotto al mio occhio e poi la mia guancia.
« Scusa.. o sacc non mi merito un cazzo, e non merito neanche che tu resti al mio fianco, quindi ti prego.. prima che divento ciò che sto diventando, vattene.. va lontano da me.. »

Rimasi in silenzio e poi abbassai lo sguardo scuotendo la testa in un no, sarei rimasta lì, con lui.
« Pe favor.. fallo per me.. »
Continuai a dire "no" con la testa e poi alzai subito il viso verso di lui.
« Dove sei stato in questi giorni? »
« In giro.. »
« A fare cosa? »
« Quello che hai visto ieri .. »
« Io non ho visto niente ieri! »
Lo guardai sorridere in modo ironico e poi annuire come per dire "vabbene, se vuoi fingere fingiamo." Sospirai appena guardandolo.

« Mangia tu qualcosa,  io vado a farmi una doccia e magari usciamo un po' insieme?.. »
« Non ho fame.. »
Lo guardai annuire ed entrare in bagno.

Mi tirai su dal letto e mi avvicinai allo specchio che avevamo in camera, alzai il viso piano e deglutì guardando l'enorme livido che avevo sotto all'occhio e un leggero grumo di sangue nell'occhio, poggiai la mano sull'occhio per nascondere con la mano e ingoiai il nodo che avevo alla gola.
Camminai fino alla porta del bagno e apri appena la porta chiudendola alle spalle, allungai le dita ai lembi della t-shirt bianca e mi liberai dei vestiti e dell'intimo avvicinandomi alla porta scorrevole della doccia, poggiai la mano sopra e apri appena notando lui girato di spalle.. e senza nemmeno chiederlo entrai.

Guardai i suoi occhi quando si voltò verso di me e restare fermo per qualche istante.
Lo so che non andava bene, niente andava bene, so che non era così che doveva andare, so che avevo una dignità.. ma io non riuscivo a vederci del male in lui.

Le sue mani accarezzarono piano il mio viso prima di poggiare le labbra sulle mie, credo sia stato uno dei baci più intimi che c'era stato tra di noi anche dopo 11 mesi di relazione..
Allungai la mano al suo petto e chiusi gli occhi quando l'acqua calda venne a contatto con la mia pelle, socchiusi le labbra contro le sue e istintivamente morsi il suo labbro inferiore, mentre le sue braccia avvolsero il mio corpo  nudo sollevandomi dal pavimento della doccia..
Avvolsi le gambe attorno al suo bacino e continuai a baciarlo finché entrambi non ci staccammo per respirare e alzai la testa sentendo l'acqua sul mio viso, mentre le labbra di Ciro toccavano il mio petto.. il mio seno e sentì l'enorme brivido alla mia schiena quando la sua lingua accarezzò il mio collo, prima di socchiudere le labbra e sentire il suo sospiro quando lo sentì penetrare in me.
Poggiai la mano sul vetro della doccia e la strinsi subito in un pugno alzando il collo quando sentì le sue spinte, cercai di aiutarlo e poggiai un piede a terra ricambiano subito il suo bacio quando le sue labbra ripresero a baciarmi.

Lo vidi allungare la mano alla porta scorrevole, uscendo dal bagno. Aprirla e fregandocene del fatto che fossimo bagnati la mia schiena toccò il materasso del nostro letto, quello ancora scombinato dalla sera prima in bianco che avevamo passato.
Alzai la testa sentendo le sue spinte e sorrisi subito sentendo l'enorme piacere, strinsi la mano libera sulle lenzuola bianche e l'altra nei suoi capelli, mentre sentivo i suoi ansimi al mio orecchio.

Per 15 di notti ho sognato di fare l'amore con lui, nessuna donna sulla terra ha mai odiato l'alba come la stavo odiando io.

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