Di quella sera ricordo ogni minimo dettaglio, il suo profumo, la mia paura, il suo sapore, la mia timidezza scomparsa.. e adesso ogni volta che ci vedevamo finivamo per fare sesso.
Non so precisamente cosa eravamo, ma sapevo che qualcosa c'era, e non ero l'unica stupida a pensarlo.La 4D aveva organizzato un faló e non so perché avevano invitato anche un paio di miei amici tra cui anche Sonia, e si chiedeva com'era possibile, e poi collegò che era semplicemente perché l'aveva detto Ciro, sicuramente.
Io e lei non ci parlavamo ancora molto, ma per il semplice fatto che lei continuava a dirmi di stare attenta, e lei non sapeva perfettamente niente, gli unici a sapere quello che facevamo eravamo io e lui.
L'avevo visto ridere con i suoi amici, era abbastanza diverso in pubblico e sembrava che quasi tutti lo rispettassero, come se avesse timore di lui. Che stupido, allora anche qui c'erano i più popolari di scuola?
Sistemai la fascia che avevo nei capelli e restai in costume seduta sull'asciugamano, eravamo tutti in costume e il fatto che quella sarebbe stata l'ultima settimana di scuola mi elettrizzava alla grande, perché potevo tornare a Roma dalla nonna, dai miei amici.Mi aveva sorriso solo un paio di volte ma non si era mai avvicinato a me, infatti ciò mi dava a pensare diverse cose.
Guardai Sonia seduta sulla sua asciugamano e mi avvicinai piano a lei sospirando appena.
« So.. posso? »
La guardai annuire e mi sedetti accanto a lei.
« Come stai? »
« Sto bene! Tu? »
« Sto bene.. come va a danza? »
« Non lo so, dimmelo tu.. ci manchi da 2 mesi? »
« E che.. faccio guai su guai e la puniz.. »
« Che stronzata Coraline.. sei quasi tutti i weekend con Ciro Ricci, ovvio che non puoi.. »
« Che ne sai? »
La guardai deglutendo e alzai un sopracciglio.
« Tutto ciò che fa Ciro si sa, subito. »Restai a guardarla per qualche istante prima che mi tirai su dall'asciugamano e mi guardai attorno cercandolo con lo sguardo, dove cazzo era?
camminai velocemente per la spiaggia notando che era dietro ad uno dei scogli con Edoardo quel ragazzo strano della festa, il fratello di Kim.. stavano fumando una canna e Edoardo sulla sabbia accanto a lui aveva una pistola..
deglutì appena avvicinandomi ma mi fermai sentendoli parlare.« La calibro intanto me la torni indietro perché ho vinto la scommessa, mi dispiace.. »
« Ua Cirù pero' prestamela qualche volta! »
« Si accussi papà mi uccide.. »
« Ma comunque mo devo trovare un modo per farti scompare con la Milf di Milos.. »
« Strunz non ho bisogno del tuo aiuto già me la sono fatto alla festa di Kimberly.. »
« credevo che ti eri un po' arrugginito invece sei riuscito a portarti anche la piccolina a letto! »
« Si.. »
« comunque non so se tuo padre te l'ha detto ma l'ho sentito parlare con Pietro che tu lunedì non vai più a scuola ma andrai con lui dagli americani! »
« e che devo fare? »
« Ciro.. si tu il figlio del boss di Napoli mica io? »Deglutì subito sentendo le gambe deboli ma restai lo stesso alzata, afferrai il cellulare dalla sabbia che avevo appena perso dalla mano sinistra e entrambi si voltarono.
« Coraline.. » disse Ciro sorridendomi ma smettendo di farlo subito notando il mio sguardo serio e i miei occhi forse abbastanza lucidi, perché Edoardo abbassó subito lo sguardo e si tiró su portando con se la Calibro e lasciandoci soli.« Cora.. aspetta non è proprio come pensi.. »
Non parlai neanche, annuì semplicemente e capì di aver aperto il mio cuore alla persona sbagliata, adesso si spiegava tutto.. i suoi comportamenti, i comportamenti degli altri, il chiedermi di stare alla larga.. quindi anche la famiglia della fidanzata di mio fratello faceva parte di questa bella gang.. ma soprattutto ero stata una scommessa per lui..
Indietreggiai appena guardandolo facendogli segno di non seguimi con scarse risultanze e afferrai i sandali con la borsa e l'asciugamano camminando fino al parcheggio senza nemmeno sentire Sonia che pronunciava il mio nome: lei me l'aveva sempre detto, me l'aveva sempre cercato di far capire..
Restai con lo sguardo perso nel vuoto e mi appoggiai ad un auto infilando il vestitino bianco che indossavo poco prima chiudendo i sandali e mi guardai attorno aspettando che passasse l'ultimo buss della sera, il notturno, sarei sicuramente tornata a casa così.« CORALINE!! »
Mi girai di scatto guardandolo in malo modo.
« Fammi spiegare per favore.. »
« Cosa? Cosa devi spiegarmi che non sei chi credevo che tu fossi?? Che sei un figlio di puttana? Eh? »
« ho sbagliato okay? Scusami, ma.. se ti avessi detto la verità tu non mi avrei mai guardato! »
« No..non è per questo cazzo! A me non me ne frega di chi cazzo sei tu o di chi è tuo padre!! Hai scommesso sulla mia verginità su me!! »
« E' stato un fottuto sbaglio, me ne sono pentito okay? Ma i miei sentimenti verso te sono davvero reali.. »
« sentimenti? Tu non hai sentimenti.. tu sei soltanto un malato di merda che si scopa persino i cani. »
Urlai guardandolo e il mio sguardo cadde sul pullman che era arrivato.« Fammi un favore.. fa finta che io non esista più per te okay? Nemmeno lontanamente. »
Mi allontanai subito entrando nel pullman e quando le porte si chiusero lo guardai restare in piedi fermo e senza parlare.
Avrei voluto così tanto scappare lontano, ma di cosa mi lamentavo? Sono sempre io che faccio cazzate, e adesso dovevo stare zitta perché la colpa era soltanto mia se avevo lasciato che questo accadesse.
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Una proposta da farti.
FanfictionƑorte come la morte è l'amore Quindi perché dici di amarmi se l'unica cosa che fai è distruggermi?