Il giorno più brutto della mia vita.

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Apri appena gli occhi girando lo sguardo al muro, e deglutì capendo che non mi aveva nemmeno sfiorata, sospirai di sollievo e sentì le gambe venire meno ma resta in piedi con la schiena al muro guardando al mio fianco la pallottola conficcata nel muro, socchiusi le labbra e d'istinto iniziai a piangere come una bambina..

Sentì le sue braccia subito avvolgere il mio corpo facendo in modo che mi alzassi da terra siccome mi accovacciai, mi strinse così forte.
« Scusa, scusa, scusa amore.. scusa.. »
Continua a ripetere la stessa cosa, era fuori di se, riuscì a capire che aveva sniffato nel momento in cui da quando aveva iniziato a parlare tirava su col naso e soprattutto aveva così tanto le pupill dilatate.
Non avevo neanche le forze per farmi lasciare, infatti le sue braccia non mi lasciarono.
« Lasciami Ciro.. »
« Perdonami p favor.. »
Annuì soltanto restando in silenzio prima di lasciarlo in quel vicolo dopo aver portato con me la sua pistola, con la paura che potesse fare ancora cazzate.
-

« Hey! Era ora.. »
« Sonia, posso fare una doccia? »
La guardai annuire subito e guardarmi in modo preoccupato, forse aveva visto i miei occhi gonfi, ma non fece domande e apprezzai ciò.
Entrai in bagno, il suo appartamento non era così grande, alla fine nessuna casa era grande quanto quella dei Ricci o come quella che avevamo preso a Posillipo e che forse non l'avremmo mai toccata
-

« Non ti chiederò niente okay, so che non vuoi parlarne ma quella da dove l'hai presa? »
« Non e' mia, è di Ciro.. »
« Perché c'è l'hai tu? »
« Perchè non voglio faccia qualcosa.. »
« Falla scomparire.. »
Annuì appena sospirando prendendo la pistola nascondendola sotto al letto dove stavo dormendo io in quei giorni e poi entrambe decidemmo di prepararci per la serata.
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Musica ovunque, gente di ogni tipo, alcolici di ogni tipo, un vero e proprio quasi bordello, ognuno di loro prenotava un tavolo tra bottiglie e prive', mi guardai attorno, era abbastanza tardi come solito avevamo fatto tardi, 1:20.. anche perché il pizzaiolo era venuto con un ora e mezza di ritardo.
Entrai col nome di Joseph ma sembrava che già mi conoscessero, l'ultima volta che passai di qui era con Ciro ma mi disse semplicemente che doveva venire a ritirare un liquore per il padre.
Mi guardai attorno sentendo gli occhi addosso e camminai appena in mezzo alla folla, si avevamo esagerato un po' quella sera.

Dopo circa 10 minuti riuscimmo a trovare Joseph con i suoi amici e c'erano ragazze davvero simpatiche, Sonia posto' una foto nelle storie e io repostai e da quel momento in poi dovetti spegnere il telefono per tutti i messaggi che Ciro aveva iniziato a mandarmi.

- Ma aro cazz stai? -- Sei seria? Sto per cercarti per tutta Napoli -- tu mi fai dannare

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- Ma aro cazz stai? -
- Sei seria? Sto per cercarti per tutta Napoli -
- tu mi fai dannare. -
- Rispondi cazzo. -
Non risposi a nessun messaggio, volevo fare ciò che non avevo fatto in tutta mia metà di adolescenza visto che l'avevo passa con lui e non sapevo neanche andare a ballare che fosse tra lui e i miei genitori, alzai forse anche il gomito un po' di più ma non m'importó perché Sonia essendo astemia non beveva.

Stavo ballando con Joseph già da un bel po, avevo la schiena attaccata al suo petto e le sue mani erano attorno al mio corpo, sorrisi girandomi verso di lui e tenendo tra la mano destra il calice bevendo l'ennesimo drink, alzai appena il collo quando sentì le sue labbra toccare quest'ultimo e rabbrividì subito quando sentì l'umido della sua lingua accarezzare il mio collo.
Sorrisi scuotendo la testa e lo spinsi appena guardandolo ridere, morsi le labbra e mormorai al suo orecchio:
« Prendo un altro drink e torno! »
« Stai attenta! »
Annuì guardandolo e gli sorrisi spostando le labbra dal suo orecchio camminando fino al bancone.
« Gin grazie.. »
Guardai il Barman sorridere ed annuire e sorrisi per ringraziarlo girando lo sguardo.

Deglutì subito guardando Ciro seduta su uno dei diventi col calice tra le mani, girai subito la testa per non farmi vedere, infatti riuscì a camminare fino alle tende rosse che c'erano i privè, tenendo tra le mani il Gin che mi aveva dato il barman.
« Uagliu già sto così per il mio non vi mettete pure voi.. aggia capi aro sta Edoà.. »
« Fammi vedere la foto.. »
Edo gli porse il proprio telefono nuovo, perché il vecchio l'aveva massacrato, li guardai rimanendo nascosta dietro ad una delle tende e guardai Ciro abbassarsi al banco del biliardo.. sniffarsi ciò che era sul banco e poi accendersi la canna sedendosi a bordo del bancone.

Chiusi subito gli occhi pensando che era colpa dell'alcol o che era solo immaginazione, mi sentì spingere appena e girai subito la testa per non farmi vedere in viso.
« Non l'ha messo il luogo? »
« Si scem allo? »
« Oh sto tutt fatt che ne so.. »
« Eh me ne sono accorto.. »
Due ragazze entrarono nella camera e deglutì appena cercando di capire chi fossero e guardai il modo in cui erano vestite facendo una smorfia di disgusto.
« Federi pe favor nun è serata.. »
Alzai subito la testa sentendo il nome della ragazza e socchiusi le labbra.
« Ti faccio rilassare io vieni qui.. »
Lo fece sedere sul divanetti mentre i miei occhi caddero su Edoardo che stava baciando la rossa?! Già da quando era entrata, Teresa..
tornai a guardare Ciro, immobile mentre la ragazza si sedette a cavalcioni su di lui, prese le sue mani facendogliele mettere sul proprio sedere e poi torno' ad abbracciarlo.
« Fede.. »
« Ciro ma che c'è .. »
Senti l'accento romano della ragazza e strinsi la mano sulla tenda rossa.
« Nun o sacc.. »
« Non pensare a niente.. »
Lo guardai mentre annuiva e la ragazza poggió le labbra sulle sue, vi giuro, fu il giorno più brutto della mia vita, vederlo lì, seduto su uno dei divani nel privè di una discoteca, la sua discoteca, mentre lei aveva le mani nelle sue mutande e lui le toglieva i vestiti.

Edoardo e Teresa erano chiusi nei bagni dei Privè e fuori alla porta c'era uno dei bodyguard.
Ero rimasta a vedere tutta la scena, tutti i movimenti, tutti i rumori, e tutte le urla di lei.

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