Era strano.

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« Si ma secondo me dovresti comunque risolvere, intendo.. quattro anni non possono essere buttati così nel nulla, e poi voi due state per sposarvi Coraline.. »

La sua voce roca arrivò in ritardo alle mie orecchie, non sapevo perché ero lì con lui e ne tanto meno perché l'avevo chiamato, intendo, nemmeno quasi lo conoscevo, davvero avevo chiamato Joseph per farmi fare da psicologo?
« Hey.. mi ascolti? »
Alzai appena la testa a lui guardandolo.
« No okay, non mi ascolti.. cambiamo argomento? »
Annuì subito guardando poi il cielo, eravamo al parco dove io e Ciro spesso andavamo a correre, seduto sulle scale della casetta di legno,
Avvolsi le braccia al petto poggiando il mento sulle ginocchia e lo guardai con la coda dell'occhio.

« Stasera verrai alla festa? Almeno ti svaghi.. »
« Posso portare anche un amica? »
« Ovvio che si.. »
« Con chi hai parlato per organizzare la sera? »
« Quel ragazzo che era anche a Natale, M.. Milos mi sembra.. si, lui. Lavora lì per qualcuno ! »

Scossi la testa pensando che Milos lavorava per Ciro e annuì appena restando in silenzio senza dire niente, infatti fu lui a parlare.
« E comunque sono dell'opinione che questi occhi blu che ti ritrovi non dovrebbero essere così Rossi.. »
« Ma tu da chi hai preso questi occhi? »
« Mio nonno paterno, li ha così.. »
« Scurissimo sei.. »
« Anche fu non scherzi.. »
« In realtà da bambina ero bionda poi non so cosa mi sia successo.. »
Lo sentì ridere e soffiai una risata guardando il suo sorriso, sorrisi girando lo sguardo in lontananza Linda con Il piccolo Ciro.
« Ma quella non è linda? »
« Si e' lei.. Linda!! » alzó appena la voce Joseph
La ragazza si voltò subito e sorrise avvicinandosi
« Hey, voi due che ci fate insieme? »
« Stavamo un po' chiacchierando.. »
Mi tirai su subito dalle scale avvicinarmi al carrozzino baciando la manina di Ciro che subito sorrise e scossi la testa guardando a quanto somigliasse sempre di più a suo padre.
« Devo sapere qualcosa?? » chiese Linda
« No macché.. già sta in una sua situazione.. »
« Che succede?? »
« Niente, ho solo litigato con Ciro.. »
« Perché.. ah.. »
« Cosa? » chiesi
« Ancora lei? »
Deglutì capendo che la conosceva visto che l'amica aveva letteralmente tirato a se Edo, annuì subito abbassando lo sguardo al piccolo e gli sorrisi appena guardandolo toccare i miei capelli sciolti.

In realtà parlammo del più e del meno e poi Linda andò via e io inizia a camminare con Joseph, sarei sicuramente andata ancora da Sonia visto che la notte precedente l'avevo passata con Lei a casa sua, avevamo dormito insieme come i vecchi tempi, a piangere come disperate, lei perché le mancava Michele e io perché.. da settimane non facevo che fare ciò.
« Quindi vai dalla tua amica? »
Annuì subito sorridendogli.
« Allora ci vediamo stasera alla festa.. »
« A stasera.. »
Lo guardai sorridermi, allontanarsi appena ma tornare indietro spostando i miei capelli dalla mia guancia destra poggiando le sue labbra carnose su quest'ultima mentre le sue dita reggevano appena una ciocca dei miei capelli.
Deglutì appena chiudendo gli occhi e lo guardai sorridermi e poi allontanarsi davvero.
Era strano, un essere umano maschile non mi toccava da almeno quattro anni, da quando avevo conosciuto Ciro, qui tutti lo temevano e oltre a giocare con Edoardo o Pietro io non facevo, anche perché se scherzavo con i fidanzati delle mie amiche o con Milos a lui infastidiva.

Indietreggia appena camminando per la strada fino ad arrivare a Via Santa Maria una stradina piccola e scura siccome stava calando sera, la strada per tornare da Sonia e io continuavo a maledirmi per non andare a prendere quella maledetta patente.

Sussultai subito lasciando un urlo quando una mano afferrò il mio braccio sbattendomi contro il muro della stradina, la mano coprì la mia bocca e mi placati soltanto quando sentì quel profumo, e quella voce.
« Allor è over.. »
Sospirai appena sentendo le gambe molli, guardai i suoi occhi nella poca luce che c'era e notai la rabbia che gli si poteva leggere distante metri.
Allungai la mano sulla sua per farmi liberare le labbra e lo guardai negli occhi sentendo i miei pizzicare.
« Vero cosa? »
« Stai ascenn cu chill.. »
« Tu sei pazzo.. »
« Si tu ca m fai diventa' così Cora.. »
« Ciro basta, lasciami.. »
L'altra sua mano afferrò il mio viso tenendolo forse troppo stretto perché sentivo il dolore mentre stringeva con le dita le mie guancia.
Allungai subito l'altra mano sul suo polso guardandolo negli occhi e cercai di essere più forte di lui, sapevo che non mi avrebbe mai fatto niente.
« Tu si a mij, o vuo capi o no? »
« non sono di nessuno, cazzo.. »
Urlai quasi con voce ovattata a causa della sua mano che teneva ancora le mie guancia, lo supplicai quasi mentre il suo corpo era ormai spiaccicato contro al mio.
« Non mi conosci cattivo Coraline.. »
Abbassai gli occhi alla sua mano, aveva alzato appena la t-shirt nera e afferrò una pistola, serrai la mascella cercando di spingerlo con una mano e l'altra farmi lasciare il viso ma mi bloccai subito quando appoggio' l'inizio della pistola sulla mia tempia, senti' la gola così secca e il petto farsi pesante..
ma che cazzo stava facendo?
Lo spinsi così tanto forte con tutta la mia forza e rimasi ferma contro il muro quando guardai la pistola ancora puntata su me stavolta.

« A chi stai aspettando per farlo? »
« Statt zitt.. »
« Che Ciro.. prima mi punti la pistola e poi non hai le palle di continuare? »
« Cora statt zitt.. » mi supplico'
« No!! Non.. »

Chiusi subito gli occhi sentendo il rumore della pistola.

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