Un incubo.

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Se potessi dire qualcosa alla mia famiglia di direi sicuramente che l'amore non è zucchero filato, che non va nascosto come quando eravamo piccoli e non va proibito ne posticipato, non va dato soltanto alla fine come.. premio.
L'amore è un percorso, l'amore è qualcosa di cui hai bisogno per crescere nel modo giusto.
E l'amore non è un compromesso, non deve far diventare la vita un contratto, un contratto per portarti ad essere ciò che loro hanno sempre voluto.
Se potessi dire qualcosa alla mia famiglia di direi sicuramente che l'amore non è zucchero filato, e io non volevo che non asfidassero per poi darmelo soltanto alla fine. Perché alla fine magari non ci sarei neanche arrivata, e poi.. non l'avrei neanche più voluto.

I rumori erano così forti, quasi come se qualcuno stesse godendo di piacere, l'affanno potevo sentirlo come se fossero accanto a me.
Camminai appena lungo il corridoio buio che non avevo mai visto prima d'ora, era pieno di cancelli ed era tutto così cupo, non c'era nessuno, eppure potevo sentire quei lamenti o meglio gemiti.. ma non chiedevano aiuto, non erano gemiti di aiuto ma come quando qualcuno stesse scopando.
« C'è qualcuno?? Hey.. »
Appoggia la mano sulla porta che era alla fine di quel corridoio inquietante e apri appena alzando lo sguardo guardando la scena.

Alzai subito il viso cercando di capire chi fossero, rimasi sulla soglia della porta anche se sentivo una voce maschile che chiamava il mio nome

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Alzai subito il viso cercando di capire chi fossero, rimasi sulla soglia della porta anche se sentivo una voce maschile che chiamava il mio nome.
" Cora, Coraline torna indietro è pericolo! "
Mi guardai attorno cercando di capire chi fosse quella voce maschile ma non c'era nessuno, tornai a guardare la figura dei due ragazzi.
Poggiai subito la mano sulla maniglia della porta sentendo le gambe venir meno nel momento i cui guardai chi fosse.

Poggiai subito la mano sulla maniglia della porta sentendo le gambe venir meno nel momento i cui guardai chi fosse

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Sussultai appena sentendo gli occhi pieni di lacrime e le gambe tremare, era Ciro.. stava baciando una ragazza, non conoscevo quella ragazza.
" Cora!! Ti ho detto di tornare indietro, corri "
Anche se volevo scappare le mie gambe impedivano persino un piccolo passo.
Rimasi a guardarlo mentre Ciro baciava con voglia, come se non avesse mai visto un corpo quella ragazza che ricambiava tutto ciò.

 Rimasi a guardarlo mentre Ciro baciava con voglia, come se non avesse mai visto un corpo quella ragazza che ricambiava tutto ciò

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Alzó appena la testa, mi fissò.
Non si mosse di un centimetro, anzi, non sembrava neanche preoccuparsi del fatto che ero lì, mi sorrise e riprese a baciare quella ragazza.
-

« Oh.. amore.. è tutt'okay, è solo un brutto sogno, hey.. »
Deglutì appena alzandomi di scatto restando seduta e girai il viso a guardare il vuoto asciugando subito le lacrime che stavano cadendo dai miei occhi, allungai subito la mano alla sua per non farmi toccare e mi spostai quasi da lui restando nel letto seduta.
« Oh amo.. stai bene? »
Cercai di tornare in me muovendo appena le gambe e passai le mani sul viso..
Era soltanto un brutto sogno.. soltanto un brutto incubo che non volevo più fare..
Ma il suo viso.. mentre sorrideva nel fissarmi non riuscivo a toglierlo dalla mia vita.

Mi tirai su dal letto avvicinandomi al balcone che apri e uscì fuori abbassando la t-shirt che indossavo soltanto, poggiai i gomiti sulla ringhiera e le mani a coprire il viso, che lasciai per poter respirare.
Aver fatto quel discorso prima di andare a dormire con Ciro non era andato a buon fine..
sembrava che invece di andare avanti stavamo soltanto ricominciando tutto da capo ma il problema ero io perché lui non era al corrente di niente.

« Amore.. hey.. »
Mi voltai poggiando la schiena alla ringhiera abbassando gli occhi ai miei piedi coperti dal calzini e poi alzai lo sguardo a lui.
« Era solo un brutto sogno.. »
Lo guardai avvicinarsi e avvolgere il mio corpo nelle sue braccia, già.. solo un brutto sogno.
Allungai le braccia al suo collo alzandomi sulle punte e lo strinsi subito, proprio come quando una bambina aveva paura che un amichetta di scuola gli rubasse la Barbie nuova che aveva avuto dal papà. Forse mi accorsi di stringerlo un po' troppo quando la sua mano toccò il mio braccio e poggió la fronte sulla mia.
« Ti va di dirmi che hai sognato? »
Scossi subito la testa in un no e lo guardai annuire.
« Dai sono le 4:50.. torniamo a letto.. »
Annuì seguendolo fino al letto.
Nel letto dove passai sveglia tutta la notte, senza chiudere gli occhi, con la paura di poter rivedere la stessa scena.

Ciro aveva dormito tutta la notte ed io ero rimasta a guardarlo mentre dormiva,
Dio se era bello.
Erano le 8:30, lasciai che dormisse e mi andai a fare una doccia veloce, indossai i primi pantaloncini che trovai nel mio armadio con un top e un maglione a zip uscendo di casa.
Infilai le cuffiette e non appena arrivai al parco che era più in là di casa nostra mi misi a correre, spesso lo facevo insieme a lui quando volevo un po' rilassarci, la solita corsetta che il lunedì alle 23:30 andavamo insieme, lontano da tutto e tutti.

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