Fede.

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Credo di non aver mai avuto così tanta paura in vita mai, nemmeno quando mio padre per farmi dormire all'età di 5 anni mi diceva che se non avessi dormito la polizia mi avrebbe portato via.
Avevo perso credo almeno anni di vita quando pensai di aver fallito a non averla fatta restare sveglia.

Non erano riusciti a farla partorire in modo normale perché Cora aveva perso i sensi ed era rimasta sotto per almeno un paio di ore.
Era stata trasferita in sala operatoria e da quello che mi aveva spiegato la ginecologa avevano fatto un taglio Cesario, Faith era nata con cinque settimane di anticipo, non l'avevo ancora vista, non volevo vederla, non finché Cora non si sarebbe svegliata.
Avevo avvisato la mia famiglia, mia madre aveva avvisato la sua ma più di tanto non avevo fatto.
Ero rimasto con lei in camera aspettando che si svegliasse.

Alzai la testa guardando l'infermiera entrare con mia madre dietro di lei e avvicinarsi a Cora, sistemargli una delle flebo che aveva attaccato alla mano e poi infilarsi un braccialetto dove c'era scritto il suo nome e quello della piccola.
« Signor Ricci, dovrebbe firmare dei documenti per dichiarare la nascita della piccola, è lei il suo papà.. »
« Non posso farlo dopo? » chiesi guardandola porgermi dei fogli.
« La bambina già è nata da 5 ore.. »
Sospirai appena prendendo la penna dalla sua mano e tornai a guardare i fogli.

Nome: Faith Adele Ricci.
Nata: 10 Settembre 2022, 19:30.
Al Vomero, nella clinica delle Querce a Napoli.
3,060 kg. 45 cm.

Deglutì appena leggendo tutto ciò che c'era scritto e poi abbassai la testa al foglio firmando tutti e tre fogli che mi aveva dato.
Gli diedi di nuovo i fogli con la penna e poi l'ascoltai mentre mi guardò.
« Se vuole vederla e' in cubatrice, il peso è stabile ma è un po' piccolina quindi abbiamo deciso di tenerla in osservazione almeno per stasera poi se volete più tardi la portiamo in camera.. »
Scossi subito la testa in un no guardandola male, come se mi avesse detto chissà che cosa.
La guardai annuire e lasciare la camera guardando mia madre accarezzare I capelli di Cora e poi sedersi al mio fianco.

« È la tua bambina.. devi vederla.. »
« e Coraline è mia moglie.. »
« Tesoro.. Cora sta bene ha solo perso un po' di sangue in più ma si riprenderà.. »
« Quando lo farà andremo a vederla insieme! »
« Ciro.. e' bellissima, ha tanti capelli e scurissima come te.. ha il tuo sorriso e il taglio di occhi, ma credo siano chiari.. »

Sospirai sentendola parlare e girai lo sguardo alla posta chiusa mormorando subito dopo.
« Sua madre non è venuta? »
« Fuori ci sono Rosa, Pietro, tua papà.. »
« Papà? »
« Appena ha saputo per primo ha preso l'auto ed è corso qui.. »
« Ma papà non guida mai.. »
« E sua nipote è riuscita a farlo guidare! »
La guardai deglutendo e morsi il labbro inferiore abbassando lo sguardo, c'erano cose carine ma dall'altra parte mi ero promesso che se i genitori di Cora non si facevano vivi nemmeno li potevano scordarsi di noi o meglio di Cora e Faith.
« Ma voi li avete avvisati? »
« Sisi, ho chiamato io Alessandra.. mi ha detto che era a lavoro.. e poi Kim e Cristian stanno prendendo il primo aereo.. »
Annuì appena scuotendo la testa alzandomi dal busto e mi avvicinai al lettino baciandole il viso più volte guardando mia madre alzarsi.

« Quant'è bella eh mà? »
« Lo è, ma è perfetta ancora di più da sveglia »
« Si.. e' si deve muovere a svegliarsi.. »
« C'è una bambola che vi aspetta.. »

Annuì appena abbassando lo sguardo baciandole la tempia e poi uscì con lei dalla camera chiudendo mi la pronta alle spalle e andai dai ragazzi che erano nel corridoio.
Abbracciai subito Rosa quando mi abbracciò e gli baciai la testa stringendo la mano si Edo e poi di Pietro alzando lo sguardo a mio padre.
Rosa mi lasciò il busto e mia madre fece segno agli altri di seguirla facendo in modo che rimanessimo soltanto io e papà.
« E quindi hai guidato.. » lo presi in giro
« Eh.. chi l'avrebbe mai immaginato eh? »
Annuì appena sorridendo abbassando il viso.
« Cirù a papà.. adesso sei un uomo.. sii ciò che devi essere ma diventa pure o paté ca nun so mai stat per te e i tuoi fratelli.. »
Lo guardai deglutendo e restai in silenzio restando con lo sguardo basso sentendo un leggero calore al viso.

« Papà.. »
« Ho sempre cercato di farti diventare come me, ho sempre pensato che tu sei l'unico che può portare la famiglia Ricci avanti, però so pure che adesso hai una famiglia.. hai due donne adesso in casa tua.. »
« Papà tu non hai sbagliato niente e che.. »
« Ciro, stai tranquillo.. goditi questi giorni con loro e appena sarai pronto tornerai a prendere le redini in mano.. »
Annuì guardandolo, non sembrava vero, deglutì per qualche minuto e poi gli sorrisi leggermente.
Feci per allontanarmi ma lo sentì chiamarmi.
« Vir e t movr che devi fare il maschio eh.. Salvatore Ricci deve continuare a vivere! »
Sorrisi notando che l'aveva detto in modo tranquillo perché stava sorridendo, annuì appena allontanandomi e apri la porta della camera.

Alzai subito la testa notando Cora seduta sul letto, aveva le gambe fuori dal lettino e si stava guardando attorno, come se stesse cercando di capire cosa fosse successo.
Mi rivolse lo sguardo, mi sorrise, quel suo solito sorriso perfetto.

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