L'unica.

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A me piacciono le cose che non cambiano..
Gli occhi che rimangono sempre uguali, il sorriso che rimane lo stesso!
Mi piacciono le cose che non cambiano, le abitudini che non riusciamo a perdere..
Il caffè alla mattina, il riposino di pomeriggio, il mio quaderno rosa che apriamo la sera..
quei particolari che restano nel tempo anche quando tutto cambia, che ti solcano e formano, di cui non puoi fare a meno perché ormai sei tu.
Proprio perché c'è li hai.. quelle cose che rendono te.. te. Che la gente se le ricorda perché le ha viste addosso a te, quei modi di fare che ci portiamo per tutta la vita.
Come spostiamo i capelli, come parliamo se siamo nervosi, come tiri su gli occhiali quelle rare volte che li indossi sembrano un professore sexy che tutte le ragazzine sognano nella propria scuola.
Come reagiamo alla rabbia, all'imbarazzo, tutte queste cose che restano. A me piacciono le cose che non cambiano, perché mi ricordano chi sono, da dove vengo, perché un giorno mi sono svegliata e ho scelto di diventare ciò che sto diventando ora.
È per questo che chi ti chiede di cambiare in fondo, non ha capito niente di tutto quello che ti rende quello che sei.
Una volta la mia nonna mi disse che di una persona si ricordano i modi di fare..
Tu sei un modo di fare nel mondo, e te lo devi tenere stretto. Perché è unico, e perché è il Tuo.

Molto spesso crediamo che le cose vadano benissimo, perché l'apparenza, l'amore ci sovrappone ogni cosa, ogni problema ci fa pensare che ogni cosa vada nel verso giusto.
La verità era che per quanto questo amore potesse essere così forte a distanza di ben quasi due anni e mezzo, avevo paura, paura di affrontare ma che con coraggio riuscivo a non dimostrate un minimo di preoccupazione.

« Amore, non vieni a letto? »
« Arrivo.. »

Sussurrai chiudendo la porta alle mie spalle del balcone dove ero fino a pochi istanti dopo.
Era la notte del 26 e eravamo tornati a casa da poco visto che avevamo passato le feste da Edo.
« Ma che succede, ti vedo pensierosa? »
Alzai il viso a lui guardandolo per qualche istante e poi mi infilai sotto le coperte al suo fianco poggiando la testa sul suo petto abbracciandolo subito, sentendo il suo calore e la sua mano nei miei capelli scuri.
« Il giorno di Natale quando papà mi chiamo', ho beccato Edoardo e Teresa fuori al cancello.. »
Sentì il sospiro di Ciro e alzai subito la testa a lui.

« Gli ho parlato mille volte, gli ho detto che adesso ha una famiglia ma non mi ascolta.. »
« Cì, al cuore non si comanda.. »
« Ma gli e' appena nato il suo bambino e se tu mi regalassi un bambino io ti amerei più di prima »
« Non parlare così, non sei in quella situazione può succedere a tutti.. credo sia innamorato.. »
« È anche vedo che di Linda non l'ho mai visto così preso, preso credo sia meglio mettere in chiaro le cose prima di farla soffrire.. »
« È stato brutto, ed è brutto guardate Linda e sapere che forse è l'unica che non sa la verità »
« Amore.. noi non possiamo farci niente, per quanto bene io abbia nei confronti di Edoardo.. ma sta sbagliando.. »

Annuì appena restando in silenzio e accarezzai con le dita il suo petto nudo e caldo tornando poi a guardare infondo alla nostra camera da letto.
Deglutì appena e socchiudendo le labbra sussurrai a bassa voce:

« Tu sei innamorato di me? »
« Che domande sono.. ovvio »
« e hai mai provato qualcosa per un'altra? »
Ci fu silenzio per un bel po, infatti lo sentì sospirare ancora e poi sussurrare.
« Ti mentirei se ti dicessi che non ho provato sentimenti per altre intendo.. »
« Parli di Federica la ragazza del carcere? »
« Lei.. sembrava te, nel suo accento, nei suoi occhi azzurri, peró era solo attrazione fisica perchè io quando io quando ci stavo a letto credevo e immaginavo fossi tu.. »

Deglutì appena togliendo la mano dal suo petto, non avevamo mai superato questo "argomento".
Guardai il suo petto pensando l'avesse toccato qualcun'altra che non ero io e mi appoggiai con la testa sul mio cuscino girando il viso a lui guardandolo.

« Non ho mai fatto l'amore con nessuno e nessun uomo ha mai toccato il mio corpo se non tu.. »
« E deve essere così, tutto ciò che riguarda te e' mio, e di nessun altro. »

Restai a fissarlo per qualche istante mentre si tirava appena dal busto e deglutì appena.
Avrei voluto dirgli di no, che io non ero sua, che non ero in possesso di nessuno, che se anche era l'amore della mia vita io non ero proprietà di nessuna se non mia. Ma Ciro su ciò era davvero ignorante spesso, per questo annuì appena e girai il viso al soffitto chiudendo gli occhi appena.

« Cora.. ma nun me crir? »

Sentì la sua voce, deglutì appena e mi limitai ad annuire come per dire "si ti credo" anche se non credevo neanche a me stessa, sapevo che con quella ragazza ci aveva messo dei sentimenti, sapevo che lui le cose non le faceva tanto per farle, anche se si trattasse di donne.
Non sapevo con quante ragazze lui fosse stato, ma sapevo che non ero l'unica e non lo sarei mai stata, forse.

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