Cosa c'è di sbagliato?

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2 Ottobre, ieri era il suo Diciottesimo.

Non avevo risposto ad una sola lettera che mi aveva mandato, a nessuna, non le avevo mandato regali o rose al suo risveglio come forse lei si aspettava, né tanto meno l'avevo chiamata col mio cellulare di nascosto per dirle un semplice "Auguri", il mio obbiettivo era che mi odiasse, e che scappasse via da me al più presto possibile.

Chissà cosa stava facendo, chissà se aveva organizzato qualcosa, conoscendo Rosa gli aveva fatto una festa a sorpresa e conoscendo lei non avrà sicuramente voluto festeggiare senza di me, ma per non offendere Rosa sicuramente aveva accettato quella festa, le conoscevo così bene..

« Oh, sto parlando con te mi ascolti? »
Annuì con la testa guardando Pietro seduto di fronte a me, era l'ora del colloquio e lui continuava a parlarmi di cose che non mi imporravano realmente anche se dovevano.
« Hai l'udienza lunedì, abbiamo parlato con la madre di Coraline e sicuramente farà il suo lavoro per far uscire te e Edo da qui dentro »
« La mamma di Cora? »
« si, non si parlavano ma l'ha fatto per te.. »
Annuì subito abbassando lo sguardo e guardai lo zaino che mi stava porgendo.
« Rosa gli ha organizzato una festa, non ne era entusiasta ma la fatta lo stesso. »
Mi porse il suo cellulare per farmi vedere delle story su Instagram e delle foto, era bellissima..
« Adesso che è maggiorenne può venire da t.. »
« Non la devi far venire qua nemmeno morto »
« Ma ha fatto anche i documenti.. »
« Non ti azzardare a farla venire. »
Lo guardai annuire e feci la stessa cosa alzandomi prendendo lo zaino con dei vestiti puliti e lo salutai con un cenno di tasta prima di tornarmene in cella.

Apri lo zaino e afferrai i vestiti mettendoli sul letto, mentre con l'altra mano fumano l'ennesima canna della giornata, finché qualcosa attirò la mia attenzione, era un piccolo peluche, Nemo, quello che gli regalai al parco giochi quella sera.. deglutì appena facendo una smorfia e annusai subito il pesciolino sentendo il suo profumo.
" Non so cosa ti stia succedendo, ma mi manchi. »
Guardai il foglietto attaccato al peluche e sospirai appena stropicciandolo tra le mani e buttandolo sul pavimento della cella.

« Oh, che stai facendo? »
« Niente di che.. »
« Ma che fai lo butti? »
« Edo te fa e cazz tuoi.. »
« Veramente non ti capisco. Ch'ella Uaglion si sta facendo in quattto per una vita che non è la sua, e solo perché ti ama alla follia.. E tu la ripaghi tradendola e non cagandola più?? Perché glie l'hai detto vero?? »
Serrai la mascella sentendo il mal di testa e strinsi i pugni sbattendo un pugno forte sul letto e spinsi appena il lettino con un calcio.

« Non ti riconosco più.. »
« Nun m rompr o cazz.. »

Uscì dalla cella camminando a passo veloce fino al magazzino dove c'era la camera della musica dove spesso ci andavo per stare a solo.
Sbattei la porta alle mie spalle e sentì un sussulto provenire dal divano che c'era li.
Soltanto dopo capì che si trattasse di Fede, si, spesso venivamo da soli qui ma non era mai successo niente oltre baci.
« Oh.. che ci fai qui? »
In realtà non la lasciai nemmeno finire la frase, la faci alzare e spingendola contro la parete dietro ad uno scaffale iniziai a baciarla togliendole la maglia, in realtà non nego' la cosa lei, anzi, finimmo per fare sesso sul tavolo della camera della musica.
-

« Che hai combinato Cirù? »
Non gli risposi, restai steso sul mio lettino guardando il soffitto sentendo Edoardo chiedermi più volte cosa avessi fatto, ma non gli diedi nessuna spiegazione anzi, mi guardai attorno facendogli segno di stare zitto scendendo dal letto e mi sedetti avanti al tavolo guardando Pino il ragazzo di fronte alla nostra cella fare un po' da palo per vedere se arrivava qualche guardia, cercai una bustina di cocaina che vendevo di tanto in tanto lì in carcere e l'appoggiai sul tavolino.
« Ma c sfaccim stai facenn Cii ?? »
« Me rutt o cazz, te fatt e cazz tuoi le capit? »
« Pat't ti ucciderebbe.. »
« Farebbe la miglior cosa. »

Abbassai la testa arrotolando la carta e sniffai le due strisce che ero riuscito a fare velocemente prima di sistemare tutto e tornarmene a letto.
Chiusi gli occhi sentendomi davvero strano, non l'avevo mai fatto prima.. sentivo la voce di Edoardo così lontana e chiusi gli occhi sorridendo appena sentendo ogni cosa placarsi.
Wow, mi penti di non averla provato prima.
-

Le sue urla mi chiedevano aiuto, la sua voce urlava il mio nome, e poi uno sparo.
Mi alzai subito di scatto sentendo il fiatone e toccai subito il mio petto nudo e sudato passando le mani nei capelli capendo che era soltanto un incubo, deglutì serrando la mascella e per un istante sentì l'immensa voglia di piangere ma non potevo farlo.
« Oh Ci.. stai bene? »
« Si Edo.. »
Lo guardai alzarsi dal suo letto e poggiare le mani sul mio restando a guardarmi per qualche istante prima di decidere nel parlare, e gli chiesi.

« Che ore sono? »
« Sono le 4:30.. »
« Edo.. »
« Ciro.. amma ascì da qua.. »

Annuì subito guardando fuori dalla finestra e pensai a lui, al fatto che stesse per diventare padre e che non poteva godersi a pieno ogni cosa.
Quei 8 mesi lì dentro sembrano un eternità..
mi tirai su dal letto andando in bagno e presi il mio cellulare sedendomi sulla tavola del bagno e cercai di ricordare il suo numero.
Cazzo, rispondi..
« Pronto?? » sentì la sua voce, stava dormendo, sorrisi subito abbassando lo sguardo e poggiai le dita sugli occhi sentendo quella voce che mi era mancata un casino.. rimasi in silenzio.
« Ciro, amore.. sei tu? »
Sorrisi sentendo che aveva capito e velocemente muovevo le mie gambe sentendo l'immensa voglia di scappare e correre da lei.
« No, ovvio che non sei tu.. »
Smisi di sorridere subito e deglutì sentendo che staccó la chiamata, forse era arrabbiata.. non la sentivo da quasi un mese e soprattutto avevo scopato con un'altra più di una volta.

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