Non voglio..

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« Si ma, dove sta lo zucchero? »
Anche se provavo a dirgli che stavo bene si era convinto nel farmi la sua famosa acqua e zucchero, convinto che potesse cambiare qualcosa, ma forse era solo la fame.
Lo guardai girare lo zucchero nell'acqua e porgermi il bicchiere facendomi segno di bere.
Aveva sempre quell'aria da stupido impacciato, e seppur non volessi sorridere, non potevo nasconderlo.

Afferrai il bicchiere nelle dita e portai alle labbra bevendo tutto ad un sorso sentendolo parlare.
« E comunque sei dimagrita tanto.. »
« Non credo sia così evidente la differenza »
« le mie dita si chiudono attorno al tuo polso e posso farlo per bene due volte. »
Non risposi, sospirai appena girando lo sguardo e rimasi seduta sullo sgabello guardandolo in piedi di fronte aspettando che prendessi colorito in viso. Tossì appena posando il bicchiere sul tavolo e poi lo sentì appena avvicinarsi.
« Credi che di sarà mai un ritorno tra me e te? »
« Non lo so, ma per ora stiamo bene così.. »
« Cora tra due mesi sarebbe il nostro mat.. »
« E tu pensavi che mancavano sempre meno? »
« Tutti i fottuti giorni.. »
« Eppure guarda dove siamo adesso.. »
Lo guardai e sospirai appena alzandomi, per quanto potessi allungarmi non arrivavo mai alla sua altezza, lo guardai per qualche istante ancora e sentì il suo viso quasi vicino al mio.
« Ti aspetterò per il resto della mia vita, e se un giorno deciderai di amare qualcuno che non sono io.. non me lo perdonerei mai.. »
Restai in silenzio e sussultai sentendo le sue mani poggiarsi sui miei fianchi coperti dal maglione nero che indossavo.

Indietreggiai appena, non lo nego, quelle mani avevano toccato un corpo che non era il mio, e quelle labbra avevano toccato labbra che non erano le mie, lo guardai deglutire e spostarsi subito come per dire "scusami" annuì appena girando lo sguardo e poi fui io ad avvicinarmi a lui. Che cazzo stavo facendo ?
Le sue dita toccarono le mie guancia calda che stavano prendendo colorito e le sue dita sposarono i miei capelli sciolti sulle spalle.
« Sei così bella, e io sono così un gran figlio d.. »
« sai cosa mi diceva nonna Adele? che ti rendi conto di amare qualcuno con tutto te stesso quando l'hai perso.. »
« assolutamente si.. »
« Pero' tu non mi hai persa.. »
« Cosa? »
« Ti amerò sempre.. »
Neanche mi fece finire, le sue labbra.. quelle labbra che per giorni avevo odiato erano  sulle mie, sembrava di non toccarle da una vita, alzai appena il collo per allungarmi perché si, stavo ricambiando.. le sue mani lasciarono il mio viso e in men che non si dica eravamo nudi a fare l'amore sul tavolo della cucina di casa mia, e poi nella mia vecchia stanzetta..

Ecco, noi due eravamo questi, ed era tutto così sbagliato ma non riuscivo a farne a meno.
L'avevo visto con un'altra donna eppure questo non aveva colmato l'amore che provavo nei suoi confronti, avevo davvero la dignità sotto terra.

Erano le 17:45, ero rimasta sotto le coperte mentre lui era seduto dandomi le spalle, se ne stava in silenzio e mi tirai appena su dal busto coprendomi il petto guardandolo dallo specchio.
« Hai mai pensato di stare con un'altro? Avresti una vita un po' più facile.. per quanto possa provare a cambiare alla fine non lo faccio mai, il pensiero di perderti di averti persa ormai mi perseguita ogni giorno.. »
Deglutì alzandomi dal letto andando al suo lato e rimasi con il lenzuolo attorno al corpo e deglutì appena infinocchiandomi a lui poggiando la mano sulle sue ginocchia scoperte dai jeans.
Alzai gli occhi ai suoi guardandolo per qualche istante e socchiusi le labbra sussurrando a bassa voce.
« Non riesco a smetterti di amarti.. »
Chiusi gli occhi quando la sua mano tocco' la mia guancia e morsi il labbro inferiore poggiando la mano sulla sua aprendo gli occhi lucidi.
« È che.. finisco sempre per farti del male.. »
Scossi la testa come per dirgli "non mi importa",
Mi tirai su tenendo la coperta attorno al mio corpo e guardai lui poggiare la testa sulla mia pancia, allungai subito le dita nei suoi capelli e chiusi gli occhi nel momento in cui lo sentì..
piangeva, deglutì subito e portai la mano dietro la sua nuca stringendolo appena..

Il vero amore è quando non puoi vivere senza qualcuno e preferiresti morire che stargli lontano, e tutto il mondo diventa buio e t'importa solo della persona difronte a te.
Mi ero innamorata di lui perché infondo non era come gli altri, riuscivo sempre a vedere del buono in lui, e non cercava nemmeno di essere come gli altri quando eravamo solo io e lui.

« Io non voglio tornarci in galera »
« Non ci tornerai, perché dovresti? »
« C'era una ragazza con noi quella sera.. Ginevra, quella che hai letto sul giornale.. »
« Cosa centri tu? »
« Niente.. ma è morta avanti a noi e noi non abbiamo fatto niente per aiutarla.. »
« Ciro non possiamo aiutare chi non vuole essere aiutato! Lo capisci o no? »
Asciugai subito le sue lacrime con le mie dita e gli accarezzai il viso con una leggera barba.
« Ma tu non mi lasci solo.. »
« Io non l'ho mai fatto.. »
« La smetterò okay? Smetterò con la droga, con le canne, non ti prometto di chiudere con tutti gli affari ma ti prometto che non toccherò più nulla.. »
« Non lo devi fare solo per me ma in primis per te.. »
Lo guardai annuire e sorrisi appena asciugandogli le lacrime, era strano vederlo piangere.. eppure ero lì, a credere di nuovo alle sue parole ad amare ogni centimetro del suo cuore, della sua pelle.

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