Avrei rischiato per Lui.

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« Ma o sai che non devi andare in giro da solo e tu che fai? Ciro fai sempre le stesse cose.. »
« Edo nun me rompr o cazz, posso essere normale per una sera? »
« sai che ci è permesso essere normali? »
« Io m so rutt o cazz e sta vit l'hai capito o no? »
« Non devi decidere tu, e nemmeno io! »

Li guardai mentre si urlavano contro e rimasi appoggiata al muro restando in silenzio con le braccia lungo al mio corpo senza fiatare.

« Mo camma fa? Chi glie l'ho dice a tuo padre? »
« Edo ma tieni paura di papà? »
« Stiamo parlando del mio capo.. »
« Prima di lavorare per lui io sono come tuo fratello, e non devi avere paura della mia famiglia. »
« Cirù tra un paio di mesi vorrai il rispetto da me come deve essere. »

Ciro non rispose, abbassó lo sguardo tenendo tra le dita la sua Merit, l'ennesima che fumava.
« dobbiamo accompagnare Cora.. »
« entrate in macchina mia, il motorino ho chiamato Totó mo viene a prenderlo lui. »
Ciro sospirò annuendo abbassando poi lo sguardo entrando nell'auto di Edo dietro con me.
Tutto il tragitto non fiatai, avevo l'immagine di quel ragazzo disteso sull'asfalto e c'era una pozzanghera di sangue.
Lui mi strinse le dita e mi guardava come per chiedermi scusa.. e infatti quando arrivammo fuori casa mia Ciro fece per scendere ma Edo lo bloccó subito.
« Aro vai.. l'accompagno io che sono quasi l'1. »
« Ma devo accompagn.. »
« Ciro, statt ca. »
« Posso andare anche da sol.. »
« Scendi Cora.. »
Annuì appena zittendomi subito e quando Edo scese dall'auto girai lo sguardo facendo per scendere ma la mano di Ciro mi bloccò.

« Mi dispiace, scusa per quello che hai visto.. »
Scossi la testa in un no come per dire tranquillo
« Io.. non voglio diventare come loro tu lo sai vero? »
Annuì ancora una volta guardandolo negli occhi.
« Non mi odi? Ci rivediamo.. domani passo da te.. ?»
Sembrava quasi preoccupato dalla mia reazione anzi, lo era.. mi avvicinai a lui e allungandomi gli lasciai un leggero bacio per paura che gli facessi male al labbro spaccato, lui ricambiò subito afferrando il mio viso nelle sue mani.
« Io credo di.. amarti Coraline! »
Mi sussurrò a bassissima voce, quasi in un lamento. Strinsi le dita attorno al suo polso e chiusi gli occhi avvicinandomi per baciarlo ma fu lui ad allontanarsi appena e poi a riavvicinarsi e sorridendo bacio' le mie labbra.
-

« Signor Tavarni mi dispiace di averle fatto fare tardi ma era con Kimberly e hanno appena finito di studiare, infatti ha lasciato lo zaino a casa.. non volevo farla venire da sola e l'ho accompagnata.. »
« Edoardo, stai tranquillo anzi grazie.. mi fa piacere che stia studiando a questo progetto con tua sorella, davvero.. »
« per noi è solo un piacere avere la sorella di Cristian a casa, davvero.. adesso vado, buonanotte.. notte Cora! »
Mi bació la testa come se fosse mio fratello e rimasi quasi stupida da come si era comportato e da come parlava italiano Edoardo.
Lo guardai lasciare casa e guardai mia madre in vestaglia da notte che se la chiudeva mezza assonnata.

« È davvero un bravo ragazzo, staresti davvero bene e poi la loro famiglia è eccezionale, tra laureati ecc.. »
Si come no.. guardai mia madre parlare e annuì appena pensando che quando avrebbe scoperto la verità mia fratello doveva andare via dall'Italia quasi in modo ironico e deglutì guardando che l'aveva presa bene.
« Buonanotte Mà.. »
La guardai sorridere e scomparire in camera sua, infatti corsi subito in camera mia togliendomi la giacca affacciandomi alla finestra ma l'auto non c'era più, erano già andati via..
Afferrai subito il cellulare e notai di avere già un suo messaggio:

" Stai bene? Se la sono presi molto i tuoi? "
" Al contrario.. penano che Edo sia figlio di un ricco sfondato laureato in giurisprudenza.. "
" Si come no.. con un padre morto è una madre che li ha lasciati non si sa dove.. peggio di me sta "
" domani i miei vanno via per le 10:00.. "
" salti la scuola? C'è ne andiamo al mare? "
" magari.. ho il penultimo compito di storia.. "
" vabene allora ti vengo a prendere fuori scuola"
"Vabbene, buonanotte.. "
" Buonanotte Cora "

Sorrisi appena chiudendo il mio cellulare prima di liberarmi dei miei vestiti e restare in intimo, infilarmi sotto le coperte e cercare di chiudere occhio. Ma in realtà non fu così, tutta la notte non avevo nemmeno un po' dormito, la scena di quella sera era ancora avanti ai miei occhi e seppur cercavo di non pensarci mi ritrovavo avanti agli occhi la scena di quel ragazzo disteso sull'asfalto e Edo che gli puntava una pistola contro.
Che vita di merda che avevano.
Deglutì appena passando le mani sul viso girandomi e rigirandomi nel letto e mi tirai dal busto allungando la mano al mio pc aperto che era sul comodino, entrai sulle news e c'era proprio una che attiro' la mia attenzione:
" Omicidio colposo a Napoli, muore un 22enne armato. Chi sia stato ancora non si sa, ma sicuramente si tratta di camorra, le indagini sono aperte "
Chiusi subito il pc e deglutì passando le mani sul viso riposandolo da dove l'avevo preso.

Era ciò che volevo? Vivere con la costante paura di perdere qualcuno a cui tenevo così tanto?
Era davvero ciò che volevo per me?
Ma adesso ne ero dentro, e Ciro aveva un influenza su me davvero grande, ancora nascosta ma non del tutto, perché persino Sonia si era accorta dei miei occhi quando lo guardavo o solo quando mi nominava il suo nome.
Ma Ciro cosa avrebbe fatto per me? Sarebbe scomparso da Napoli insieme a me e avrebbe cambiato vita se tanto voleva?
Avevo mille domanda ma senza una risposta valida, perché io si, avrei rischiato per lui..

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