« Coraline.. »
« Coraline un cazzo.. dove sei stato? Dov'eri quando ero io quella ad averne bisogno? »
« Cora io.. »« Sta zitto, per giorni interni ti ho aspettato, per mesi, per settimane ho aspettato di diventare maggiorenne per poter correre da te, per poter riabbracciati, per mesi ho aspettato una tua lettera che non è mai arrivata, e per mesi ti ho mandato lettere sperando che tu un giorno rispondessi a quelle maledette lettere.
E cazzo, maledetta io che continuavo a crederci dando tutta me stessa a te, maledetto tu che sei un coglione di merda e maledetti noi che un noi non è mai esistito!
E ti odio, ti odio a morte, odio ogni cazzo che ti riguarda, sono arrivata ad odiare il tuo profumo e ho odiato a morte il tuo nome quando ogni notte mi alzavo di botto e urlavo il tuo cazzo di nome sperando che fosse soltanto un fottuto incubo. E ti ho odiato quando il giorno del mio compleanno aspettavano un tuo messaggio, aspettavo sentire la tua voce che tanto mi mancava, e invece ti sei presentato con una cazzo di villa di merda che neanche la voglio, così grande e immensa per una stupida come me. Ti odio.. e odio il fatto che non riesco davvero ad odiarti. Quindi per favore, stammi lontana. »Stavo piangendo, stavo davvero piangendo per la prima volta di fronte a lui.. e mi sentì così tanto stupida, sapevo che lui mi amava perché lo sentivo, sapevo che non gli ero indifferente e vederlo lì avanti a me mentre i suoi occhi erano così rossi e dalle sue labbra non usciva nemmeno una parola, lo vidi socchiuderle quelle labbra che tanto amava e guardai sulla sua guancia destra una lacrima piccolissima che subito asciugo' con il dorso della mano. Lo guardai annuire.
« Io.. »
« Sai cosa odio di più? »
Lo guardai fissarmi e scuotere la testa..
« Odio il fatto di non essere stata brava, odio il fatto che.. tu non ti sei sforzato a combattere per noi due, ti sei sempre fermato al primo ostacolo senza pensare a niente.. »Sussurrai tra i singhiozzi.
Odiavo tante cose di me, ma la cosa più grande era che quando accumulano fino ad un tot e scoppiavo, non riuscivo più a smettere.« Entra, ti riporto a casa.. »
« Non ho bisogno di te, sono andata avanti per ben 10 mesi e posso ancora farcela, anche se il tuo incolmabile vuoto mi logora dentro, posso farcela, mi hai insegnato tu che nessuno muore per un'altro, anche se la trovo una cazzata perché io morire per le persone che amo. »Indietreggiai appena e lo guardai fare passi avanti, mi voltai.
« Non azzardarti a seguirmi. »
Lo guardai annuire e restare fermo lì, avanti alla macchina con le braccia appese lungo al suo corpo.
-In realtà da quel giorno in poi non lo vidi più, né tanto meno ero andata a casa da Rosa, non rispondevo neanche più ai suoi messaggi.
Sapevo di non dovermela prendere con tutti e soprattutto con Rosa ma se non uscivano tutti dalla mia vita non potevo dimenticarmi di lui.
Erano passate esattamente 2 settimane da quando era successo l'accaduto tra noi due, gli avevo fatto mandare le chiavi di casa e avevo lasciato la villa che mi aveva regalato.
Niente più doveva parlare di lui, niente di niente, anche se questa settimana l'avevo visto due volte a casa di Kimberly perché Edo ovviamente abitava lì e lui ci andava per lui.Lo evitavo sempre, come quella sera, non uscivo con loro da una vita e dopo che Kim quasi mi supplico' siccome gli mancava Mio fratello l'avevo accontenta.
E c'eravamo la vecchia "comitiva" se vogliamo chiamarla così di tempo fa.
Kim, Io, Edo, Linda, Sonia con il suo nuovo ragazzo Michele, Milos che stranamente l'avevamo accolto in casa con Rosa, e un ragazzo che stava lavorando per Ciro, si chiamava Filippo si era trasferito qui a Napoli da un annetto era Milanese e poi c'era lui..
Era seduto di fronte dopo Edo e Linda, avevo guardato più volte Linda, aveva un pancione enorme, e al solo pensiero che un giorno sarebbe successo anche a me mi metteva l'ansia, per questo a sento la guardavo.« Allora Linda, quando hai la scadenza? »
« Il 15 Dicembre, credo che per il 20 nasce.. »
« Sai che dolore partorire.. »Guardai Linda e Kim parlare con un commento di Rosa, rimasi in silenzio girando il cucchiaino nel mio solito cappuccino e sbadigliai appena guardandolo nella tazza.
« Hey hey, qualcuno ha sonno.. »
Alzai subito lo sguardo sentendo Edo e gli sorrisi appena scuotendo la testa in un no.
« Ovvio ormai vive sui libri.. » Kim
« Vuoi diplomarti tu al mio posto? »
« no, io ho già dato! » mi rispose.
Girai lo sguardo portando la tazza alle labbra bevendone un po' sentendo i ragazzi parlare tra di loro e girai appena il viso guardando Ciro chiudersi una canna, girai subito lo sguardo quando sentì i suoi occhi spostarsi su di me.
Mi mancava, me non riuscivo a dimenticare.
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Una proposta da farti.
FanfictionƑorte come la morte è l'amore Quindi perché dici di amarmi se l'unica cosa che fai è distruggermi?