Essere figli

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« Ma vattene a fanculo. »

Urlò così tanto forse, sembrava isterica o meglio presa da un panico esagerato.
Non pensavo che le facesse così tanto fatto del male averli contattati, ma se io riuscivo a perdonare i miei genitori poteva farlo anche lei.
Io volevo solo che nostro figlio crescesse diversamente da come siamo cresciuti noi, volevo che un giorno potesse dire di aver dei genitori e dei nonni spettacoli e non come noi.
La guardai urlare e sospirai appena restando in silenzio poggiandomi al mobile di casa,
Eravamo tornati a casa, lei non aveva parlato per tutto il tragitto e quando all'entrata avevo cercato di rivolgerle la parola mi aveva mandato a fanculo.

« non lo fatto per farti un torto.. »
« tu non sai un cazzo.. »
« l'ho fatto solo perché voglio che nostro figl.. »
« nostro figlio cosa? Ciro non esiste la famiglia del Mulino Bianco, mettitelo in quella cazzo di testa che ti ritrovi. » urlò così forte.
« io credo tu sia sbagliando.. »
« stai difendendo persone che ti volevano morto »
« perché faccio cose che non devo fare!! »
« no!! Perché vogliono sempre decidere la mia vita. »
« ma adesso non possono farlo più, hai quasi 20'anni stai per sposarti e una famiglia! »
« Tu non li conosci.. »
« Io credo tu sia sbagliando.. »
« Io credo tu debba farti i cazzi tuoi. »

La guardai alzando subito la testa a lei, cazzo, annuì appena abbassando lo sguardo e mi tirai su uscendo dalla camera chiudendo la porta alle spalle.
Non sembrava neanche lei quando si parlava dei suoi genitori, io sapevo lei volesse solo proteggere me, lei o il nostro matrimonio o persino il nostro bambino da suo padre e sua madre.. ma me
L'aveva detto lei, dare un'altra opportunità non poteva cambiare le cose, perché io sarei rimasto sempre al suo fianco costi quel che costi.

Sospirai appena entrando in cucina guardando Rosa alzare le spalle come per dirmi "Tutto bene?" Annuì guardandola e poi mi sussurrò.
« Posso andare a casa di Milos stasera? »
« Vai, tranquilla.. »
Girai il viso a mia madre seduta sul divano mentre Rosa se ne sali in camera sua, erano questi i piccoli dettagli.. mia sorella Rosa chiedeva il permesso ai suoi fratelli per ogni cosa e non a nostra madre..

Apri il frigo prendendo una lattina di birra e poi sentì la voce di mia madre.  La guardai e mi fece segno di sedermi accanto a lei, sospirai appena aprendo la lattina portandola alle labbra e la guardai poggiare il computer che aveva sulle gambe coperte da una coperta rossa.
« Perché state urlando così tanto? »
« Credo di aver fatto una cazzata.. »
Guai il suo sguardo come per dirmi "cosa?"
« Ho contattato i suoi genitori per dirgli del matrimonio.. »
« E che c'è di sbagliato? »

« eh.. vedi, all'inizio che io conobbi Cora.. nessuno voleva che stesse con me, infatti io le nascosi da che famiglia venivo ecc.. così ci vedevamo di nascosto.. passavamo giorni chiusi in camera sua, e spesso mi toccava anche nascondermi sotto al letto.. »
Guardai mia madre fare un sorriso e sorrisi appena abbassando lo sguardo.
« sua madre è un avvocato, l'avvocato di tutti i mafiosi qui napoletani, suo padre e' un dottore, primario.. lavorava al policlinico e si erano trasferiti da quattro anni quando io l'avevo conosciuta.. però una sera ci incontrammo ad una cena, sua madre aveva una cena con dei suoi "amici" e ci incontrammo a quella cena.. »
Guardai mia madre cambiare espressione e ascoltarmi con attenzione.
« Mamma.. papà per farmi stare lontana da lei mi disse che aveva avuto una storia con sua madre, e io non gli dissi nulla, poi feci una scommessa stupida su di lei , venne a scoprire della storia tra sua madre e papà, alla fine restammo lontani per un po'.. e i suoi divorziarono, suo padre è in Africa e sua madre abita in un appartamento qui al Vomero.. »
Girai lo sguardo a lei deglutendo.
« Sua madre ha sempre desiderato farle fare la vita che lei voleva, danza, studio, laurea.. qualche chiattillo che se la sposasse.. e diete a non finire, e se aumentava almeno un kg di nuovo senza una pizza.. »

Forse mamma resto' in silenzio per troppo tempo, perché a quella affermazione mi guardò subito capendo perché Cora avesse paura del cibo e tanto meno aveva paura di ingrassare in gravidanza. Forse si importò più dell'ultima cosa che della relazione tra papà e la madre.
« E adesso? »
« La madre mi ha aiutato ad uscire da galera, poi non ha più cercato la figlia e ne tanto meno lei l'ha fatto, suo padre non la chiama quasi mai, ha suo fratello Cristian il marito di Kim Conte.. però alla fine la sua famiglia sono io.. »
Notai gli occhi di mia madre, gli occhi scuri come i miei velarsi di un lucido, deglutì appena e guardai la sua mano poggiarsi sul mio ginocchio.

« Non credo tu abbia fatto una stronzata okay? Ma forse lei ha solo bisogno di tempo.. neanche tu all'inizio riuscivi a guardarmi negli occhi chissà come adesso stai parlando con me.. »
Rimasi in silenzio, restai a guardarla abbassando subito dopo lo sguardo.
« Ricordati che nel suo verte ha sempre il vostro bambino, tuo figlio.. spesso noi genitori non apprezziamo il dono che ci regala Dio.. spesso capiamo i nostri sbagli troppo tardi, e torniamo con la voglia di ricominciare senza sapere che dall'altra parte c'è solo un ragazzo/a che per tanti anni ha avuto bisogno di amore soltanto e noi nemmeno c'è ne accorgevamo.. »
Poggiai la mano sulla sua guardandola, annuì appena restando in silenzio.

« Io credo che tu non abbia potuto scegliere donna migliore al tuo fianco, e con tanti sbagli che hai fatto lei non te ne ha mai fatto una condanna, quindi.. aspetta i suoi tempi.. so che lo fai solo per voi ma spesso le cose affrettate vanno sempre male, amala.. rispettala e dalle l'affetto che ad entrambi è mancato per tanti anni. Tu più di chiunque altro la capisce.. ma ricordati che l'affetto materno o paterno non può mai essere colmato se viene mancato.. »

Annuì subito guardandola e d'istinto l'abbracciai. Cazzo sembrava essere passato una vita da quando queste braccia avevano abbracciato mia madre, lo faceva ogni mattina, prima di andare a scuola e ogni sera prima che dormivamo.
Era vero, io non sapevo com'era perdere un figlio e nemmeno volevo saperlo.. ma so com'è perdere un padre o una madre, ed è una merda.
I figli sono un dono del Signore, ma evidentemente i nostri genitori non hanno apprezzato il regalo..

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