Emma
Solo un ultimo respiro, per essere certa di non svenire di asfissia non appena quell'uscio sarà aperto. Fingo un'espressione rilassata e, finalmente, le mie gelide dita aprono ai miei occhi il mio vialetto oscurato da uno degli uomini più affascinanti che io abbia mai visto in vita mia.
Fortunatamente è girato di spalle quando, alla visione del suo fisico asciutto e muscoloso, faccio un sussulto stringendo il labbro inferiore in una morsa. Lo mangio con gli occhi in quei pochi secondi in cui cerco di riportare la grandezza delle mie pupille alla normalità e libero la bocca che allargo in un timido sorriso.
«Sergio...» Pronuncio con una sicurezza che non mi appartiene. Il suo capo completa il giro posizionando le sue iridi nere dritto nei miei occhi. Come potrebbe non essere lui quando vedo il mio riflesso in quel pozzo nero che potrebbe risucchiarmi. Ha un espressione divertita e le labbra carnose si aprono in un sorriso contagioso.
«Emma...» la sua mano corre ad accarezzare il ciuffo di capelli che torna, subito dopo, sulla sua fronte. Sono un po' più scuri di come li ricordavo e sicuramente più disordinati di come immaginavo. La mano finisce il percorso nei pantaloni grigi della tuta che indossa e che lo rendono molto più simile al ragazzo del mio passato che all'idea dell'avvocato rampante che mi ero fatta.
Un lieve suono alle mie spalle mi ridesta dall'analisi che stavo facendo al povero ragazzo che mi sta di fronte. «Ti vuoi accomodare? Magari ti offro un caffè prima di farti vedere la casa.» Mi sposto invitandolo con il braccio sinistro ad entrare.
«Sì, grazie.» Fa un passo avanti e il suo profumo speziato riempie l'aria intorno a me mandando in tilt tutti i miei sensi. Mi ritrovo a respirare quell'aroma e a ringraziare Luca per i jeans aderenti che spero mi rendano un po' di giustizia visto quanto il tempo è stato generoso con il mio ex.
Il tragitto verso la stanza piena dei miei amici è molto breve.
«Ciao.» Saluta amichevole Sergio avanzando imbarazzato nel mio salotto.
«Loro sono Luca e Rosi. Ragazzi, lui è Sergio.» Luca è rimasto a bocca aperta non appena il raggio di luce dalla finestra ha illuminato il nuovo arrivato, mentre, Rosi, comincia a tossire per via del biscotto che deve esserle andato di traverso.
«Piacere.» Fa in tempo a dire Sergio prima che l'attacco della mia amica mi faccia correre da lei per cercare di aiutarla a sopravvivere.
«Stai bene?» Le porgo un bicchiere d'acqua. Sergio se ne sta fermo sempre più imbarazzato per lo sguardo perverso del mio amico. Lo vedo riportare quel ciuffo scuro ancora una volta indietro prima che le sue dita tornino a nascondersi nella tuta.
«Accomodati pure.» Gli indico con il capo i divani mentre colpisco la schiena di Rosi che finalmente sembra respirare normalmente.
«Allora, faccio il caffè.» Giro la penisola mentre quegli occhi neri mi cercano preoccupati di rimanere soli con quell'idiota di Luca, che continua a fissarlo e a sbavare.
«Allora, Sergio, farai oggi stesso il trasloco?» Rosi si schiarisce la gola è inizia una conversazione, dopo che l'ho guardata con fare minaccioso non appena sapevo di essere celata alla vista del mio ex.
«Sì, il camion del trasloco dovrebbe arrivare a momenti. Come anche Enrico.» Sento il rumore di una sedia che striscia e penso che si sia finalmente seduto.
«Enrico?» ecco la curiosità di Luca prima che io stessa mi chieda chi possa essere. Non sarà davvero diventato gay come la speranza nella voce del mio amico fa credere.
«Enrico è il mio amico. Vivrà qui con me.» Mi scotto con la tazzina che stavo posizionando sul vassoio. Ho finito appena in tempo di preparare il caffè così da poter capire meglio questa sua affermazione.
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A volte l'amore fa dei giri immensi
ChickLitImmagina che il ragazzino con cui tua madre ti obbligava a passare le vacanze sia cresciuto dannatamente bene. Immagina che, per puro caso, i tuoi genitori decidano di affittare proprio a lui l'appartamento sopra al tuo. Immagina che, quest'ultimo...