Capitolo 74

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Emma

Alla fine Sergio non è riuscito a parlare con Enrico né quella sera né quella dopo ancora e ora mi trovo in auto, con lui e sua sorella, diretti alla nostra casa delle vacanze. Luca ci segue a poca distanza e io avrei voluto tanto andare con loro, ma non ho trovato una scusa valida e quindi eccomi qua.

Guardo fuori dal finestrino forse nella speranza di vedere apparire Sergio ma so bene, con mio grande fastidio, che non sarà con noi se non venerdì mattina. Gioco con la mia coda distrattamente.

Questa cosa mi rende molto nervosa e fino alla fine volevo inventarmi di stare male, non l'ho fatto solo perché sono certa che Enrico, per come è dolce, sarebbe sicuramente rimasto con me a curarmi e non lo avrei saputo gestire.

Rachele ha scelto la stazione radio più chiassosa che possa esistere a mio avviso, sento il mal di testa farsi sempre più pulsante e seduta dietro a Enrico, lo sbircio dallo specchietto e mi domando come i due possano essere fratelli. Lei è l'esatto opposto di lui, eccessiva praticamente in tutto mentre, al contrario, lui è l'equilibrio secondo definizione.

Come pensavo anche a Enrico non piace quella stazione e i due cominciano a battibeccare. È palese l'affetto che li unisce e che lei è la sorella viziata. Il fratello l'accontenta in tutto.

Vorrei scrivere qualcosa a Sergio, sentirlo più vicino, ma mi sembra fuoriluogo questo atteggiamento, non sto mica andando in guerra, è solo una vacanza la nostra e poi non voglio neanche assillarlo, non so come gestirlo ancora. Non voglio essere pesante.

Come chiamato in causa, il viso di Sergio dal suo profilo WhatsApp mi sorride sul mio schermo e io leggo subito il messaggio, felice che lui non abbia resistito a contattarmi.

Mi chiede: se siamo arrivati, se sto bene e scusa per non essere qui con me. Lieta leggo quelle poche parole. Devono essere costate molto, al giovane uomo, che odia scrivere ed esporsi. Lo immagino prendere e posare il telefono ma per fortuna poi si è deciso e io ne avevo davvero bisogno.

Gli rispondo subito che ho mal di testa e che ancora siamo in viaggio.

Ovviamente lui conoscendo il suo amico e la sorella mi descrive perfettamente la scena o le scene a cui sto assistendo da ore ormai, facendomi sorridere, nonostante tutto.

Grazie a quel piccolo diversivo il resto del viaggio mi sembra più leggero.

Quando siamo, finalmente, allo chalet io e Rosi, seguite da Rachele, raggiungiamo la nostra stanza. Nel percorso esploriamo la nuova casa e devo dire che Enrico aveva ragione, è stata davvero un'occasione perche è stupenda.

Le montagne innevate sembrano entrare dentro l'enorme vetrata che ricopre un'intera facciata. La neve bianca rende ancora più splendente il riflesso del sole e magica l'atmosfera.

Inizio a disfare la mia valigia mentre le mie compagne di stanza indossano direttamente i doposci e la tuta per salire allo skyline. È appena metà mattinata e per loro, che amano sciare, è irresistibile quella splendida giornata.

Rosi si attarda un attimo per parlare con me in privato.

«Sei sicura di non voler salire con noi?» È preoccupata a lasciarmi qui da sola.

«Vai tranquilla, sai che io preferisco fare una passeggiata e non appena voi mi chiamate per il pranzo vi raggiungo.» Poco convinta cede.

«No, non potete capire: c'è la jacuzzi all'esterno. Ma questo è il paradiso.» Trafelato Luca ci raggiunge per darci la notizia. «E ho controllato, ci sono anche dei costumi nuovi impacchettati, penso che non andrò più via.» Sognante il mio amico appoggia il viso sulla finestra come ad abbracciare quel luogo.

A volte l'amore fa dei giri immensiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora