Capitolo 90

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Emma

Enrico fa di tutto per evitarmi, come per magia, mentre fino a qualche settimana fa coincidevano perfettamente i nostri orari ora, invece, sembra che uno lavori di giorno e uno di notte.

So che non dovrei immischiarmi ma, nonostante, la storia con Sergio prosegue meravigliosamente e l'idea che lui sia pronto ad ufficializzare tutto, anche con i nostri genitori, mi rende immensamente felice, so che non è mai facile lasciare andare qualcuno di importante. Un amico più di tutti, perché te lo sei scelto fra tanti come confidente, come gestore dei tuoi segreti e come alleato nelle scorribande.

Sergio sembra tranquillo, ha anche stretto molto con Luca che, ovviamente, sa essere davvero un buon amico ma Enrico, per lui, era qualcosa di speciale e allora cresce in me il desiderio di parlargli, di cercare di spiegarli che in un certo senso è colpa mia.

«Devi semplicemente farti i fatti tuoi.» Rosi beve il suo cocktail è dichiara già chiuso il discorso ancor prima di iniziare a parlare.

Siamo in un locale in centro, molto carino e poco frequentato, per un aperitivo fra donne. Sergio è in palestra per l'ultimo turno della giornata e Luca aspettava Alberto per uscire a cena.

Giro la cannuccia nera nel mio Cosmopolitan non convinta affatto dal giudizio di Rosi. Prendo fiato per aggiungere delle argomentazioni che le faranno dire che ho ragione ma lei mi tappa le ali.

«Chiudi la bocca. E fatti i cazzi tuoi.» Stringo le sopracciglia fra loro.

«Ma non mi fai spiegare.» Con la mano destra mi zittisce ancora una volta.

«Non può che portare guai il fatto che tu possa incontrare Enrico per parlare, dammi retta. Lui è stato ferito.» Si avvicina portando i capelli dietro l'orecchio e io d'istinto faccio lo stesso. «Lo avete tradito, lascia che si lecchi le ferite da solo per un po', quando sarà pronto vedrai che Sergio lo capirà.»

«Ma io voglio dirgli che è tutta colpa mia.» Accorata difendo la mia ragione.

«Emma, non capisci che se il tuo ragazzo non ha ritenuto importante dirglielo è stato per non farti passare per una facile. Sergio ha agito correttamente prendendosi la colpa per ciò che ha fatto, che è il vero motivo per cui ora non si parlano, tu sei solo l'effetto collaterale.» Non è grazioso da sentirselo dire.

Stavolta resto in silenzio, torno a poggiarmi sullo schienale e mordicchio la cannuccia pensierosa.

«Hai per caso problemi con Sergio?» Rosi continua a tenere il braccio poggiato sul tavolo e a starmi più vicina, i suoi capelli biondi sono perfettamente lisci in un nuovo taglio a caschetto che la rendono ancora più bella, il trucco leggero e il suo solito gusto nel vestirsi hanno catturato già diversi sguardi.

«No.» Sospiro. «E che non vorrei avesse avuto questo problema, desidero che possa essere pienamente felice come lo sono io.» Ecco il punto, è tutto lì.

«Lascia che se la sbrighino loro. Se mai avessimo avuto un problema noi, pensi che terze persone avrebbero potuto sanare la cosa?» La sua mano si stringe al mio braccio.

«No.» Anche se mi sembra impossibile immaginare un'eventualità del genere mi è facile capire che ha ragione. «E ora perché sorridi?»

Mentre la mia testa continuava a rimuginare su me, Sergio e Enrico le è arrivato un messaggio che le sta facendo brillare gli occhi. «Dai parla?» Gira il telefono verso di me e mi fa leggere. È un invito per questa sera.

A volte l'amore fa dei giri immensiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora