Capitolo 63

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Sergio

Proseguiamo il pomeriggio sul divano chiacchierando con Luca e Rosi. I due, dopo le attenzioni iniziali per ciò che è accaduto tra me e Emma, se ne stanno, ora, tranquilli a guardare un film in televisione.

Osservo dalla finestra il cielo ormai buio, le luci gialle della sera hanno il classico alone bianco per la temperatura che è scesa, una leggera pioggerella si infrange sul vetro per poi scivolare giù lentamente. Non è da me stare qui ad ammirare il panorama, sono un tipo pratico, non amo le smancerie romantiche, nè lo stare su un divano tutto il giorno, ma invece sono qua a poltrire, incantato dalla natura fuori e dalla sensazione che provo a stringere Emma fra le braccia. Ho anche riorganizzato il lavoro per non andare.

Luca e Rosi commentano una scena comica appena trasmessa e io mi ritrovo ad annusare i capelli della donna appoggiata al mio petto con l'animo in subbuglio.

«Ti piace il film?» La sento mormorare prima di girarsi leggermente verso di me.

«Non so, non ho seguito molto.» Il pensiero di Enrico e di noi non mi ha lasciato un attimo.

«Anche io.» Alza la mano e con le dita mi sfiora il ciuffo di capelli, spostandolo un po' indietro. I nostri occhi si legano dandomi la certezza che questa è una follia ma è anche, forse purtroppo, la cosa che mi ritrovo più a desidero in questo momento. «Non so ancora come fare domani.» Seguo le sue labbra parlare lentamente. «E poi il fatto che ci sia sua sorella non aiuta, come posso dirgli qualunque cosa proprio quando porta sua sorella a conoscermi.» Il bisbiglio è concitato. Le accarezzo la schiena per farla calmare.

«Sì, lo pensavo anche io.» Non riesco a dire molto perché penso che, se non lo facessimo subito, lui continuerebbe a comportarsi come in questi giorni e quindi a toccarla, baciarla, sarebbe normale e non so come potrei reagire in questa eventualità. In appena ventiquattro ore mi viene spontaneo considerarla mia. La guardo e inevitabilmente sento un intenso legame fra noi. Mi sembra di percepirla come non mi era mai capitato con nessuno e il desiderio di tenerla qui, vicina a me è il primo sintomo del mio cambiamento. Non ho mai tenuto nessuna così, solo per il desiderio di farlo, non mi veniva spontaneo, se invece lei si alzasse sentirei una mancanza. Mi sento così confuso, eppure fino a ieri avevo la mia vita sottocontrollo.

Lei torna a guardare il film ma io non riesco a sopportare la possibilità di continuare come se niente fosse, ma non mi viene in mente nessuna alternativa, perché alla fine preferisco non far soffrire Enrico più di quanto non lo stia già facendo.

Torno a spingere il mio viso sul suo capo fino a quando le sposto di lato alcune ciocche e non resistendo più alla tentazione, le bacio il collo che mi si mostra bianco e invitante. La ragazza sussulta stringendo il braccio che le circonda le spalle fino a posarsi quasi sul suo seno.

Da quando me la sono tirata sopra, non le ho più permesso di andare via. So che è stato un azzardo dire tutto ai ragazzi ma in realtà ne sono sollevato, perché almeno davanti a loro non devo fingere ed è un grande sollievo. Inizialmente, quando hanno varcato la porta, avevo intenzione di mantenere il segreto ma il guardare Emma da lontano, senza poterla toccare mi è risultato impossibile, poi loro sono sempre presenti nella sua vita e quindi questo significava non avere più la possibilità di sentirla così come la sento ora.

Il suo corpo sul mio, il suo sapore sulla mia lingua, il suo calore che mi tenta.

Perso nei miei giri mentali non mi accorgo degli occhi su di noi. Riesco solo a pensare che è mia.

«Sergio... Sergio...» la sua voce tenue ma roca, cerca di distogliermi dalle attenzioni che le sto riservando. La mia mano destra sale lungo il suo braccio per poi scendere fino alla coscia che stringe desiderosa.

A volte l'amore fa dei giri immensiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora