Emma
Cammino nervosamente aventi e indietro a casa di Luca. Praticamente fra tre ore io e Sergio abbiamo il volo e lui è da Enrico.
Stamattina si sono incontrati sul vialetto. La tensione era palpabile, forse perché per la prima volta lui ci vedeva come una coppia, ma poi Sergio lo ha salutato e gli ha chiesto di parlare e lui, sorprendendomi, ha acconsentito subito.
«Dai Emma siediti, siamo in salotto per una pausa tisana. Hai bisogno di rilassarti.» Tenta Luca di calmarmi.
Riprendo a bere dalla tazza che stringo in mano ma la testa non ha nessuna intenzione di collaborare. Immagini che io stessa so essere assurde mi agitano.
«Secondo te si staranno picchiando?» So che è impossibile.
«Purtroppo no, anche perché se così fosse vorrei assistere anche io. Tutti quei muscoli, pelle sudata...» si perde nei suoi pensieri.
«Luca!» Rosi lo richiama a noi e io torno a camminare dopo che la mia bocca si era spalancata e la mia corsa arrestata.
Quando ho capito che Enrico aveva accettato, era chiaro per me che non volevo rimanere a casa mia da sola ad attendere. Sergio mi ha guardata e credo abbia capito perché mi ha invitata ad andare da lui a preparargli la valigia, visto che non aveva avuto modo di farla con gli ultimi avvenimenti.
«Dai Emma, vediamo se abbiamo preso tutto, non vorrai lasciare Sergio nudo per Natale.» La voce dolce di Rosi mi riporta alla realtà.
«Certo che no.» Faccio come mi dice e la seguo in stanza del mio uomo.
Come ho fatto con le mie cose, ho disposto dei mucchietti sul letto dividendoli tra intimo, giorno, notte e festa.
Conto gli indumenti considerando i giorni che staremo giù.
«Stai tranquilla.» La mano di Rosi si poggia sulla mia spalla invitandomi ad abbracciarla. «Vedrai che andrà bene. Sono amici. Tu ieri hai già fatto il grosso spiegandogli come sono andate le cose, non resta loro che andare avanti. Cosa che credo faranno.» La stringo a me sperando che la sua calma arrivi ai miei nervi.
«Sì, hai ragione.» Ci stacchiamo sorridendo e riprendo il mio lavoro stavolta riempiendo la valigia blu che mi ha lasciato vicino all'armadio.
Soddisfatta chiudo la cerniera convinta di avere preso tutto. Più rilassata ascolto i miei amici parlare di Alberto e del famoso Giorgio che sembra continuare a essere presente nella vita della mia amica.
«Mi ha invitata per un weekend in montagna da lui. Ha una casa lì.» Abbassa gli occhi indecisa su cosa fare.
«Secondo me devi andarci.» Insisto io, alla fine questo Giorgio dovrà ringraziarmi, non so perché ma sono dalla sua parte e non l'ho neanche mai visto, forse perché apprezzo che sia sincero con lei.
«Certo che sì. Al minimo farai del buon sesso.» Luca e il suo romanticismo.
«Lui come te lo ha proposto?» Rosi arrossisce, mi informo non ascoltando il nostro amico.
«Beh, diciamo che il genere di attività fisica che intende Luca era nel pacchetto.» Ora è quasi color fragola. «Non so, mi confonde. È chiaro che non è una storia d'amore la nostra, però sono certa che non veda nessun'altra al momento e questo mi porta a illudermi.» Passa il dito sulle linee della trapunta dove è seduta.
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A volte l'amore fa dei giri immensi
ChickLitImmagina che il ragazzino con cui tua madre ti obbligava a passare le vacanze sia cresciuto dannatamente bene. Immagina che, per puro caso, i tuoi genitori decidano di affittare proprio a lui l'appartamento sopra al tuo. Immagina che, quest'ultimo...