Capitolo 70

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Emma

Torno indietro sui miei passi e mi sorprende il silenzio intorno al tavolo. Lentamente Luca addenta un biscotto mentre Rosi beve ancora il suo caffellatte, entrambi hanno gli occhi puntati sul tavolo.

«Forza, dai. So che entrambi state per esplodere.» Dò loro il via libera e mi risiedo al posto che avevo lasciato riprendendo la colazione.

«Cioè... Sergio.» Luca spalanca la bocca. Sapevo sarebbe stato il primo a cedere.

«È tutto così romantico.» Rosi sospira portando le mani al petto. I loro sguardi ora non mi lasciano un attimo e ovviamente non posso che arrossire perché qualunque cosa stanno pensando, è davvero accaduta.

«Cioè, sono entrambi fichi, ma Sergio.» Non riesce proprio a scordare i suoi addominali.

«Ma hai visto come l'ha salutata.» Ora invece parlano tra loro come se io non ci fossi.

«Oh sì, le labbra che si posano sul suo capo. Lo sguardo dolce. Quando lo fa Alberto io vengo nei pantaloni.» Come faccio a non sentirli?

«E poi non le stacca gli occhi di dosso. Ah ah e "Statele vicino".» Rosi imita pure la sua voce. Vorrei chiedere a cosa si riferisce ma forse è meglio lasciar perdere.

«È tutto un fuoco. Quando sono entrato c'erano almeno venti gradi in più.» Il solito esagerato.

«Sono senza parole, in due giorni hanno rivoluzionato tutto ed è come se lo sapessero da sempre.» Alzo gli occhi verso Rosi. Ha ragione, è questa la cosa strana. Anche Luca annuisce e poi guarda me intenerito.

«Ma ora come faremo con Enrico e sua sorella?» Cerco conforto nei due. Perché sono stata così stupida.

«Ti abbiamo già detto di non preoccuparti.» Rosi mi accarezza una spalla. «Ci siamo qua noi. Vi aiuteremo a gestire la cosa.» Mi sembra impossibile.

«Vuole essere lui quello che gli racconterà tutto. Non vuole mentirgli su niente.» Luca imita la nostra amica e posa la sua mano sul mio braccio.

«È giusto così. Non sarà facile Emma e sicuramente litigheranno ma sono certo che Enrico capirà. Non eri certo la sua anima gemella. Sarà più che altro il suo ego a essere ferito e sapere che è per colpa del suo migliore amico lo farà esagerare all'inizio.» Penso abbia ragione su tutto. Abbiamo appena iniziato a frequentarci. Okay, è molto coinvolto, ma eravamo sbagliati insieme. «Dovrete avere pazienza, tanta pazienza. Lasciategli il tempo di metabolizzare.» E anche questo è vero.

«Sei felice?» Rosi mi sorprende con quella domanda. Un sorriso nasce spontaneo sulle mie labbra se penso a Sergio.

«Credo non sia neanche necessario che tu risponda.» Luca mi prende in giro e ora stiamo tutti sorridendo, è la classica complicità fra amici, se uno è felice lo sono tutti di riflesso.

«Io mi sento viva.» Stringo le braccia al petto e le sensazioni che mi investono sono il ricordo pallido dell'abbraccio di Sergio.

«È questo che ho sempre desiderato per te, per voi, per noi.» Finisce Rosi poggiando il gomito sul tavolo e incastrando il mento sul palmo della mano. «È per questo che vale la pena vivere.» Sospira.

Non avevo idea di cosa mi raccontassero le persone, mia madre, i miei amici, i libri ma ora si e mi dispiace per me stessa, per il tempo che ho perso e per tutti quelli che non si rendono conto di quanto sia stupido accontentarsi in una cosa così importante come l'amore. È il sacrificio più grande che chiediamo a noi stessi e non ce ne rendiamo neanche conto.

Un messaggio illumina lo schermo del mio telefono. Vedo già il mittente ma sono determinata a non lasciarmi più andare all'ansia, è Sergio che ha bisogno di sostegno e io glielo darò qualunque cosa alla fine possa pensare di me Enrico.

A volte l'amore fa dei giri immensiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora