Emma
Non ho dormito molto questa notte e quando apro gli occhi il sole è già alto. Vorrei solo restare a letto, stringo le coperte nei palmi e mi nascondo sotto queste. Non mi interessa di sciare o altro, voglio solo che tutto finisca presto. Mi sento cosi fuori posto in questo freddo.
Tiro fuori la testa solo quando il brontolio del mio stomaco diviene insopportabile. Scanso le coperte e sempre in pigiama scendo al piano di sotto. Già per le scale sento le voci dei miei amici e capisco di non essere fortunata, speravo fossero già tutti andati via.
Girato l'angolo della cucina resto senza parole. Come se il caldo del sud fosse appena apparso in quel monte innevato, il mio labbro trema e credo di non riuscire a camuffare per niente la gioia che sento dentro.
«Buongiorno, dormigliona.» Luca si alza e viene ad abbracciarmi, fatto da lui quel gesto non stupisce nessuno ma so che lo ha fatto per aiutarmi, perché stavo per crollare. Gli occhi di Sergio si posano nei miei appena, ma mi basta quello per stare bene. In quel misero contatto fra noi ho scorto la sua necessità di sapere se stavo bene. «Hai visto chi è venuto. Non è meraviglioso, così avrai qualcuno con cui lamentarti di essere qua, Enrico ci ha appena finito di raccontare quanto Sergio odi il freddo.»
«Odiare è esagerato, visto che gli sport invernali mi piacciono ma volete paragonare questo a una splendida spiaggia dorata.» Il suo tono è così naturale e sentirlo dal vivo mi rigenera completamente.
Acconsento sedendomi finalmente a tavola. Non posso fare altro che stargli di fronte anche perché Rachele e Enrico hanno occupato i posti al suo fianco.
Allungo la mano per prendere la caffettiera e poi aggiungo anche il latte nella mia tazza. I ragazzi hanno ripreso a litigare sul luogo migliore per le vacanze e io cerco di non fissare Sergio tutto il tempo.
Dal bordo della tazza lo sguardo stanco di Enrico non mi lascia. Non ha dormito molto anche lui, lo vedo e riesco solo a fargli un mezzo sorriso che lui ricambia con altrettanta fatica.
«Va bene, però ora andiamo, o non riusciremo a fare neanche una sciata.» Rosi si lamenta alzandosi dalla sedia seguita da Luca, Enrico e Rachele. Le loro tute colorate mi fanno un po' ridere soprattutto quella arancione per niente sobria di Luca.
«Che hai da guardare, è bellissima e alla moda, si sa che in montagna quest'anno si usa questo colore.» Alzo le mani arrendendomi subito.
«Dai Sergio, va a cambiarti. Io ti aspetto.» Rachele, con il suo solito tono capriccioso si è attaccata al braccio dell'uomo come una piovra.
«No, va pure. Sono appena arrivato e perderò tempo.» Lei mette il broncio infastidita.
«Allora resto con te.» Che palle sta ragazza.
«Rachele vai a divertirti, andremo insieme nel pomeriggio.» Sergio sembra convincerla e riluttante inizia a indossare i guanti, il berretto il tutto sempre sbuffando.
Troppo concentrata a guardare quella scenetta non mi accorgo che Enrico si è avvicinato a me. Si abbassa alla mia altezza piegandosi sulle ginocchia.
«Come stai?» Non so cosa rispondergli anche perché dicendo la verità, in questo momento, lo deluderei ancora, perché da quando ho visto il suo amico io sto benissimo.
«Bene.» Mi limito a quello.
«Okay, mi spiace se ieri ho insistito troppo. Possiamo fare un giro più tardi?» Ancora una volta cerco una parola che mi permetta di rifiutare con gentilezza, ma non la trovo.
«Vedremo.» Potevo fare di meglio, anche perché cosi sembro illuderlo. Enrico mi fissa e alla fine mi bacia una guancia e accontenta finalmente Luca che urlando invita tutti ad andare via.
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A volte l'amore fa dei giri immensi
Literatura KobiecaImmagina che il ragazzino con cui tua madre ti obbligava a passare le vacanze sia cresciuto dannatamente bene. Immagina che, per puro caso, i tuoi genitori decidano di affittare proprio a lui l'appartamento sopra al tuo. Immagina che, quest'ultimo...