Capitolo 72

868 32 36
                                    

Emma

Quando Rachele invita suo fratello ad accompagnarla sopra tiro un sospiro di sollievo, non ce la faccio già più. Sono pronta a chiudere loro la porta alle spalle se non fosse che la bella mora allaccia il suo braccio a quello di Sergio obbligandolo a seguirla.

La sua figura perfetta si accosta a quella del ragazzo. Alta quasi quanto suo fratello e quindi almeno venticentimetri più di me, lo mostra, elegantemente, in un jeans stretch che sembra iniziare e non finire. Il maglione a dolce vita evidenzia il suo seno piccolo ma invitante e infine i lunghi capelli castani sono perfettamente pettinati, non posso non ammettere che sono la versione da salone dei miei, se solo avessi la decenza di curarmi un po' di più, magari ora non la starei guardando come se lei fosse una dea e io... e io.

Li vedo passare la soglia di casa mia, impotente, lui la guarda e lei gli si stringe contro senza vergogna. Si levano almeno dieci anni ma a lei sembra non importare e come darle torto, quel braccio che stringe ti fa venire voglia di non lasciarlo più.

Sorrido ancora a Enrico e sento male alle guance per quante volte ho fatto quel gesto senza desiderarlo davvero, mi accarezza il viso per poi baciarmi una guancia. Quando Rosi chiude la porta dietro a tutti mi butto sfinita sul divano.

«Tu lo sai vero che quella farà di tutto per infilarsi nel suo letto.» Luca indica la porta e a me non resta che portarmi le mani sugli occhi.

«Sì, lo so bene.» Non ha lasciato alcun dubbio a nessuno, nemmeno a lui ne sono certa.

«Stai tranquilla, lui non cederà.» Libero appena un occhio per guardarla in viso. Forse sta scherzando.

«È un uomo amica mia, non un santo.» Luca si lascia andare sul cuscino ai miei piedi. Ricopro la mia vista.

«La vuoi smettere. Non scherzare, perché Emma non è nelle condizioni di capire.» Questo è vero. Porto le mani alla pancia.

«Ma l'avete vista, sono due me una sopra l'altra.» Il tetto bianco non mi consola.

«Esagerata. Ha i geni del fratello questo è vero, ma Sergio se avesse voluto avrebbe già approfittato da tempo.» Giusto. Forse posso rilassarmi.

«Grazie Rosi.» Che cara amica.

«E poi le tue tette sono più grosse.» Sembra pure serio quando dice certe cose.

«Pensa piuttosto al tuo di letto perché Enrico credo che immagini una vacanza con te e lui che...» La mia amica non ha bisogno di continuare e ben chiaro cosa intende.

«Lo so.» Me lo ha sussurrato senza vergogna davanti a tutti e ora mi è chiaro come lui sia più coinvolto di me. È triste pensare che forse questa è stata la realtà di tutte le mie storie. «Troverò un modo.» Questo viaggio non ci voleva, come possiamo parlare con lui proprio prima di partire.

«Pensi che Sergio gliene parlerà stasera?» La mia amica da voce ai miei pensieri.

«Era confuso anche lui, non sarebbe un bel momento.» Scuoto il capo.

«Già, va bene, andrà come deve andare.» Lei riesce sempre a confortarmi perché è sempre fiduciosa.

Continuiamo a parlare dei miei guai ancora un po' ma poi io stessa cambio l'argomento chiedendo a Luca se Alberto verrà. Ho bisogno di pensare ad altro, anche perché in questo momento Sergio è sopra con Rachele pronta a saltargli addosso. Chissà se in due giorni siamo davvero riusciti a creare qualcosa fra noi.

Mentre Luca dispiaciuto ci racconta che Alberto è fuori città per lavoro per tutta la settimana, guardo il mio telefono forse nella speranza di una notifica. Speranza vana, perché Sergio non è il tipo da messaggi romantici, proprio il contrario di Enrico, che fin da subito mi ha corteggiata anche in quel modo.

A volte l'amore fa dei giri immensiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora