Sergio
Costringo me stesso ad allontanarmi da quella casa, dopo che ho corso come un matto per arrivare da lei il prima possibile. Non ho sopportato la chiamata di ieri e ora che il ricordo della nostra mattinata mi riempie i polmoni sono certo di avere fatto la scelta giusta.
La montagna non mi è mai sembrata così bella e interessante. Il profumo dei pini, l'aria frizzante della neve mi gratto il mento e sorrido da solo come uno stupido.
Inizio a vedere le persone affollarsi, sono arrivato, e di mala voglia affretto il passo. Ho perso più tempo di quanto fosse lecito e lo sguardo di Rosi me lo fa ben capire non appena arrivo alle piste.
«Ma come devo fare con voi, doveva essere un saluto breve, al massimo un bacio...» Mi urla praticamente sottovoce mentre siamo in fila.
«Non dovevate scopare, non c'è tempo.» Mi volto scioccato verso Luca che vedo trattenere un improprio quando la sua amica gli rifila una gomitata.
«A parte che io non scopo con Emma.» Non sono tipo da perdermi in dettagli ma quel gergo volgare associato a lei mi da molto fastidio. Lo sguardo di Luca mi fa bloccare. Se fosse un emoticon, sarebbe quella con gli occhi commossi. «Piantala di guardarmi così. Allora com'è la situazione? Dove sono Enrico e Rachele?»
«Però lo avete fatto, eh? Certo che non ricordavo che Emma fosse così passionale.» Scuoto la testa ignorandolo e mi concentro su Rosi che fa lo stesso.
«Sono appena ridiscesi. Diciamo che non è Enrico a lamentarsi ma la tua spasimante che sottolinea praticamente ogni minuto: che non arrivi, cosa stai facendo, perché perdi tempo. È stata esasperante, pure suo fratello le ha chiesto di tacere. Senza molto ascolto, in realtà.» Guardo il cielo in cerca di pazienza.
«Al diavolo. L'avrò attaccata tutto il giorno, immagino.» Entrambi annuisco decisi e quindi non mi resta che arrendermi al mio triste destino e pensare che avrei una sexy ragazza con cui stare poco distante da qua, dentro tiepida acqua piena di bollicine. Tentato di mandare tutto al diavolo torno alla realtà. Solo lo sport può salvarmi.
«Okay, allora iniziamo. Voi avete finito?» Mi sistemo il berretto e gli occhiali.
«No, penso che faremo qualche altro giro.» Rosi si allaccia gli sci e anche Luca.
«Ora che sei qui possiamo rilassarci scivolando via.» E così fanno salutando con la mano.
Affitto un snowboard e proprio quando finisco di allacciare le cinghie, il mio amico arriva tutto rosso in viso, per il gelo che colpisce la faccia in piena velocità. «Ce l'hai fatta, finalmente.» Mi rifila una pacca e io abbasso gli occhi, strategicamente, ai piedi. «Credo che mia sorella non ti lascerà in pace.» E per dirlo lui è grave. Faccio una smorfia.
«Tranquillo, non mi interessa.» Lui sorride soddisfatto.
«Allora, scendiamo insieme?» La sua proposta non mi dispiace affatto, ci divertiamo molto a sfidarci e sicuramente questo renderà la giornata meno noiosa.
Alla fine facciamo almeno un paio d'ore di discese e risalite. Sono stanco ma soddisfatto e rido con Enrico come se non avessi un peso sullo stomaco per quello che gli devo dire. Sento già la malinconia per tutto questo, perché non avrà torto quando si allontanerà.
«Non riesco a credere a quello che è accaduto oggi, sei proprio fuori forma che ti succede?» Vorrei parlare, non è il momento giusto lo so, ma cazzo, sembra non esistere mai quell'attimo. Sorrido a fatica e mi schiarisco la voce mentre entrambi ci togliamo lo snowboard e lo riconsegnamo al negoziante.
«Veramente sì, sono distratto, anche se tu andavi forte amico.» Faccio fatica a parlare. Cerco piu aria tirando giù la zip del maglione a collo alto, che mi stringe.
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A volte l'amore fa dei giri immensi
ChickLitImmagina che il ragazzino con cui tua madre ti obbligava a passare le vacanze sia cresciuto dannatamente bene. Immagina che, per puro caso, i tuoi genitori decidano di affittare proprio a lui l'appartamento sopra al tuo. Immagina che, quest'ultimo...