Questa mattina non avremmo avuto lezione perché il professore era ammalato, così decisi di andare a fare un giro per Trento e poi fermarmi al bar vicino all'università a fare colazione.
Entrai all'interno e mi sedetti ad un tavolino, aspettando che arrivasse qualcuno a prendere la mia ordinazione e quando la cameriera arrivò ordinai un cappuccino e un cornetto vuoto.
Tornò dopo qualche minuto con la mia ordinazione e cominciai a bere la bevanda calda.-Camilla Lavia, giusto?- chiese una ragazza, in piedi davanti al mio tavolino.
-si, sono io.- risposi sorridendo, pensando fosse una fan.
-posso sedermi?- chiese e annuii, così spostò la sedia e si sedette difronte a me. -piacere Selly- disse porgendomi la mano che strinsi cordialmente.
-a cosa devo questo? Se vuoi una foto o un autografo non mi tiro indietro, anzi mi fa molto piacere.- dissi.
-oh no no, non sono qui per questo. Sono qui per parlarti di Simone Giannelli- dichiarò e il sorriso sulle mie labbra sparì, deglutì a fatica.
-senti non so cosa ti abbia detto, ma è stato un errore, non sapevo neanche che fosse fidanzato.- dissi la prima cosa che mi passò per la testa.
-no, ma che hai capito, si beh io e Simone eravamo fidanzati ma ormai ci siamo lasciati da quasi due mesi, siamo comunque buoni amici e mi ha parlato di te.- disse.
-oh- fu l'unica parola che uscì dalle mie labbra.
-non sono venuta qua per dirti di stargli lontano o cose del genere, non sono quel tipo di persona, ma so com'è fatto. Dagli tempo, mi ha detto quello che ha fatto, è una cosa bruttissima e si è molto pentito, mi ha chiesto aiuto, ma lui non sa che ti stia parlando. Ascoltalo, è un ragazzo che non si riesce a capire subito e la maggior parte delle cavolate che fa fuori dal campo sono dettate dalla paura.- disse,
-e cosa dovrei fare? Sono stata malissimo quando se n'è andato, stavo posando l'ascia di guerra. risposi.
-lui è fatto così, non posso dirti perché, visto che è lui, quando vorrà te lo dirà, ma posso solo dirti di provare a perdonarlo.- disse.
-ci proverò, grazie mille- dissi -posso abbracciarti?- chiesi.
-certo- rispose sorridendo. Così mi alzai dal mio posto e l'abbracciai.
-grazie- sussurrai.
-di nulla, ora ti lascio fare colazione in pace, ci vediamo in giro. Ciao Camilla- disse prima di uscire definitivamente dal locale.
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NEL BENE E NEL MALE - Simone Giannelli
FanfictionDal capitolo 4: -Il gatto ti ha mangiato la lingua?- chiese scherzando, non risposi.-hey, stai bene?- chiese un po' preoccupato. -mi sento morire- risposi con un filo di voce sentendo il fiato corto -non ti preoccupare, ci sono io- disse abbraccian...