28. Zia

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Fra circa una settimana avremmo ripreso l'allenamento per prepararci al meglio per il nuovo campionato.
Oggi con Simone decidemmo di andare a fare un giro per Verona, siccome Vanessa e Simone erano là trovammo l'occasione per andare a salutare, in più c'era anche Filippo Lanza, uno degli amici più stretti del mio ragazzo.
Partimmo la mattina verso le nove e arrivammo lì alle 11 circa, parcheggiammo vicino alla stazione e poi mano nella mano andammo al punto di ritrovo vicino all'Arena.
Riconobbi subito Simone, anche se con la mascherina non sembrava lui, però non vidi la mia migliore amica.

-buongiorno- disse appena ci vide.
-ciao amico- rispose Simone abbracciandolo.
-Vanessa?- chiesi non vedendola.
-è andata in bagno in un bar, penso che adesso arrivi- rispose grattandosi la testa.
-comunque mi ha scritto Filippo che sta arrivando con Costanza- disse il mio ragazzo.
-ehy- disse Vanessa comparendo davanti a noi.
-oh finalmente- dissi abbracciandola.

Vidi lo sguardo di Anzani su quello della sua fidanzata, come se volesse controllare che stesse bene, lei fece un cenno con la testa e poi mi guardarono.

-voi non me la raccontate giusta- constatai guardandoli.
-amore non incominciare a fare l'investigatrice privata- disse Simone.
-eh no tranquilla è che stiamo aspettando Filippo perché abbiamo fame e vorremmo mangiare- rispose Vanessa.

Dopo pochi minuti vedemmo un ragazzo con il codino accompagnato da una ragazza che venivano verso di noi.

-beh non si saluta più?- chiese il ragazzo allargando le braccia.
-ciao- dissero i due Simone contemporaneamente salutandosi come se non si vedessero da un sacco di tempo.
-beh allora, non ci presentate?- chiesi incrociando le braccia sotto al seno.
-si scusa amore- disse il mio ragazzo. -Filippo, lei è la mia ragazza Camilla, amore lui è uno dei miei più grandi amici, mentre lei è la sua ragazza Costanza- mi presentò ai due.
-mentre lei è la mia bellissima ragazza Vanessa- disse l'altro Simone.

Dopo le varie presentazioni andammo a farci un giro, poi appena ci venne un certo languorino andammo a cercare un ristorantino dove poter mangiare qualcosa.
Lo trovammo vicino all'Arena.

-salve, siete tutti insieme- chiese il cameriere.
-si- rispose Filippo.
-okay, fuori o dentro?- chiese.
-fuori- rispondemmo noi ragazze.
-va bene, seguitemi- disse facendoci sedere ad un tavolo sotto l'ombrellone.

Ci accomodammo tutti e sei, ci portarono il menù e cominciammo a consultarlo.
Quando arrivò nuovamente il cameriere, ordinammo e dopo poco ci portarono da bere, cioè una bottiglia di vino bianco e due bottiglie d'acqua.
Il signore cominciò a versare il vino a tutti, ma quando arrivò a Vanessa, quest'ultima declinò.

Dopo circa altri dieci se non venti minuti ci portarono i nostri piatti.
Io presi un mix di pesce, che comprendeva dei gamberetti in salsa cocktail, delle capesante, dell'insalata di polpo e della tartar di salmone con una base di avocado.

Chiacchierammo molto e di svariati argomenti, Costanza, scoprii essere una ragazza molto divertente e gentile.

A fine pasto ordinammo il caffè e nel mentre notai gli sguardi che si mandavano Simone e Vanessa, che erano seduti vicini, lei era un po' appoggiata a lui, mentre lui aveva il braccio che le circondava la vita e si poggiava sulla sua pancia.

-okay forse è arrivato il momento di dirvelo- disse Simone guardando Vanessa per farla parlare.
-vi sposate?- chiesi.
-vedi qualche anello?- chiese retorica la mia amica. -allora, lo so che sembra strano, che stiamo insieme da poco, che c'era tutta la vita, oddio tutta no, ma in parte si.- sospirò. -okay, vado dritta al sodo, io e Simone diventeremo genitori- continuò.
Mi bloccai a guardarli mentre tutti si andavano a congratulare.
-Cami, dì qualcosa- disse Vanessa mentre le lacrime le salivano agli occhi come anche a me.
Cominciai a piangere, mi alzai e andai ad abbracciarla.
-tesoro sono la persona più felice al mondo in questo momento- le sussurrai all'orecchio.
-e così mancano solo due coppie a diventare genitori- scherzò Filippo, che ricevette subito una gomitata da Costanza.
-ti correggo mancate solo voi- lo corressi, Simone mi guardò interrogativo.
-sei incinta anche tu?- mi chiese il mio ragazzo.
-io non voglio avere figli- risposi, mi guardò deluso a quell'affermazione.

QUALCHE ORA DOPO

-ora che siamo da soli, mi puoi dire perché non vuoi dei figli?- chiese Simone, mentre guidava.
-perché non voglio essere una mamma poco presente, che è sempre in trasferta da una città all'altra e che non ha un'abitazione stabile e che soffre di DPTS- risposi.
-beh anche io non avrò un'abitazione stabile, ma comunque vorrò dei figli in futuro.- rispose lui alzando le spalle e continuando a guardare la strada.
-tu vuoi diventare padre, io non voglio diventare madre, ma non sono discorsi da fare ora che non stiamo insieme nemmeno da un anno- constatai.
-prima o poi dovrai affrontarlo, non puoi scappare- rispose lui.

Perfetto, stavo rovinando quello che da poco avevamo costruito.

NEL BENE E NEL MALE - Simone GiannelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora